Capitolo 77.

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CLARISSA'S POV:


E' passata una settimana esatta da quando è iniziata la favola più bella di tutte, ed io stento ancora a crederci. Tutto sembra combaciare alla perfezione: ho il fidanzato migliore del mondo, la gravidanza procede benissimo ed i miei genitori hanno accettato Ciro e la nostra relazione . Certo sono ancora chiusa nell'IPM ma non mi pesa più ormai perchè ho Ciro con me, e poi ci sono anche Anita ed Edoardo che sono diventati fondamentali per me.
So che non è un bel momento per lei, ha affrontato anche lei una battaglia con i propri sentimenti e quando finalmente l'ha vinta, Edoardo l'ha ferita. So che lui sta cercando di rimediare all'errore commesso, la sta riempendo di regali, ma lei è così tanto orgogliosa, non lo perdonerà così facilmente, anche se le luccicano gli occhi ogni volta che le arriva un regalo diverso.
Io cerco di starle il più vicino possibile, come lei ha fatto con me, ma convincere Anita a fare qualcosa che non vuole e come sbattere contro un muro più volte.

"E questi che so?"- mi chiede proprio la mia migliore amica mentre siamo nel bagno comune con tutte e dopo aver fatto una doccia sto avvolgendo il mio corpo con un'accappatoio, lei ha già finito e si sta rivestendo.
"Niente."- le rispondo diventando rossa come un pomodoro, cercando di coprirmi il collo come meglio posso. Stamattina avevo già notato i succhiotti che mi aveva lasciato Ciro, ma sapere che li ha notati anche qualcun altro mi imbarazza così tanto.
"So' succhiotti? Ma veramente?"- mi chiede ancora lei ridacchiando, attirando l'attenzione delle ragazze intorno a noi.
"La smetti di urlare?!"- la ammonisco. Già che li abbia notati lei mi imbarazza, figuriamoci se li notato anche le altre.
Cerco di rivestirmi il più in  fretta possibile, in modo da uscire prima di tutte dal bagno.
"E' così aggressivo mio fratello? Ma al bambino non fa male?"- Anita continua a mettermi in imbarazzo, ma fortunatamente adesso ha abbassato la voce.
"Il bambino non sente nulla Anita."- la guardo corrugando la fronte.
"Ma tu senti tutto molto bene, eh?"- mi chiede in modo malizioso.
"Anita!"- le do un leggero buffetto su una spalla per farla smettere, e lei si mette a ridere.

Improvvisamente un gruppetto di ragazze si avvicina a noi, non ci parlo molto con le altre ragazze, loro si fanno la loro vita io la mia e poi a me basta Anita.
Riconosco tra tutte Viola, la sua freddezza mi ha sempre messo paura, dal primo istante in cui sono entrata qua dentro, sembra sempre come se non provasse nulla.
Si mette davanti a me ed Anita ed inizia a battermi le mani davanti al viso.
"Come ci si sente ad essere la puttana personale di Ciro Ricci?"- mi chiede incrociando le braccia al petto.
"Che cazz e ritt?"- Anita subito scatta in avanti per difendermi ma io la blocco per un braccio.
"Non sono la puttana di nessuno, e pure se fosse non sono problemi tuoi."- le rispondo senza smuovermi di un passo. Le sue parole non mi feriscono, io conosco Ciro, e sono sicura di quello che c'è tra di noi.
"Pensi di essere importante ora solo perchè aspetti un figlio suo?"- mi chiede ancora, con una smorfia simile al disgusto stampata in faccia.
"Io per lui sono importante a prescindere che porti in grembo suo figlio o no. "- la affronto a muso duro.
"O forse lo hai idealizzato un po' troppo?"- continua a pormi le domande una dietro l'altra.
"O forse tu ce rutt o cazz?"- Anita si sovrappone tra di noi.
"Neanche le lettere intimidatorie dei Di Salvo ti hanno fermato."- Viola sogghigna, Anita si gira di scatto a guardarmi ed io subito capisco. Nessuno sapeva di quelle lettere, a parte io, Ciro, Anita ed Edo quindi è stata lei, non c'è nessun'altra spiegazione.
"Sei stata tu, per tutto questa tempo, eri tu la spia dei Di Salvo."- punto un dito contro Viola.
"Ti stupisce?"- alza il mento in segno di sfida, ma io non cadrò nel suo tranello, non mi frega niente di chi era la spia, Ciro ha chiuso questa storia un bel po' di tempo fa.
"Si' proprio na' cess."- esclama Anita che evidentemente non la pensa come me.
Si gira di nuovo verso Viola e in un secondo la vedo scattare come una molla, afferrarle la gola con le mani ed anche se è molto più bassa di lei, esercitando un po' di forza la issa da terra.
La faccia di Viola diventa bianca, e gli occhi si strabuzzano per la mancanza di ossigeno.
"Anita, no, fermati."- cerco di calmare la mia amica mettendola una mano sul braccio, ma lei non mi ascolta neanche. Nessuno intorno si intromette, ormai conoscono bene Anita e quando succede qualcosa del genere sanno bene che è meglio starle alla larga.
Vado in panico non sapendo bene cosa fare, e nel frattempo Viola boccheggia in cerca di aria.

Vedo però entrare le guardie del nostro padiglione e tirare indietro Anita, se non fossero entrate loro sono sicura che Anita non si sarebbe fermata.
"E stat ferm!"- Liz tiene Anita ferma per le braccia, mentre Nunzia aiuta Viola ad alzarsi da terra. Io resto lì ferma, come mio solito, incapace di fare qualsiasi passo.
"A me nun me ne fott nu cazz di quello che dice mio fratello, se ti permetti di nuovo di toccare in qualsiasi modo Clarissa ij t'accir, e vale per tutte." - Anita continua a dimenarsi, e a me fa venire le lacrime agli occhi sapere che ho una persona che ci tiene così tanto a me.
"Sì brava, mo vatt a fa una bella dormita in isolamento."- le dice Liz mentre letteralmente la trascina fuori dal bagno.
"Lo spettacolo è finito, tornate tutte in cella."- Nunzia ci caccia e nel frattempo un'altra guardia ci accompagna nelle nostre celle.

Una volta in cella, cammino avanti ed indietro pensando a quello che mi ha detto Viola. E' vero che non mi frega più di quella storia ma molto probabilmente per Ciro è importante sapere chi era la spia qui dentro, e siccome Anita non c'è e non posso chiederle consiglio, è meglio che vado direttamente io a dirglielo, anche perchè conoscendolo se dovesse scoprire quello che è successo stasera si arrabbierebbe ancora di più.
Ho pochissimo tempo prima che vengano a chiudere le celle, quindi in fretta mi reco nell'ala maschile.

Appena metto piede nella cella ho il fiatone, e Ciro ed Edo appena mi vedono mi guardano preoccupati.
"Principe' che è succiess?"- mi chiede Ciro avvicinandosi.
"Devo dirti delle cose importanti."- gli rispondo cercando di riprendere fiato.
Ciro ed Edoardo si scambiano una breve occhiata e poi proprio quest'ultimo dice.-" Me vac a fa nu gir."
"No, resta, ascolta pure tu e poi Anita non è in cella."- lo trattengo per un braccio.
"Che significa non è in cella?"- mi chiede Edoardo preoccupato.
"Fatemi sedere e vi spiego."- gli dico mentre Ciro mi fa sedere sul suo letto.

Gli racconto tutto senza tralasciare nessun dettaglio.
"O sapev che era qualcuno qua dentro."- Ciro si appoggia alla finestra cercando di starmi il più lontano possibile per fumarsi una sigaretta.
"Già ed adesso sappiamo chi era."- gli dico guardandolo attentamente, sembra pensieroso e non mi piace per niente quando fa quello sguardo.
"Anita combina guai uno dietro l'altro, le devo parlare."- continua a parlare Ciro.
"Com si te stess a senti'."- sogghigna Edoardo, beccandosi un' occhiataccia da Ciro.
"L'ha fatto solo per difendermi, lo sai che questo è il suo modo per dimostrare quanto ci tiene a qualcuno, anzi lo sapete bene tutt'e due."- mi alzo dal letto fronteggiandolo, non gli permetterò di prendersela con Anita solo perchè mi ha difesa.
"E devo parlare pure con Viola, aggia capi buon sta situazione."- Ciro continua a parlare o meglio a fare i suoi ragionamenti ad alta voce e sembra quasi che quello che gli dico non lo ascolta neanche.
"Che vuoi dirle?"- gli chiedo ma lui persiste a guardare la punta delle sue scarpe a fumare la sua sigaretta.
Guardo confusa Edoardo, che invece non sembra per niente destabilizzato dal comportamento di Ciro.
"Non ti sta ascoltando." - conferma la mia teoria.
"Ciro - mi avvicino e finalmente lui alza lo sguardo verso di me - tu non farai assolutamente nulla."
Faccio un altro passo verso di lui, e lui getta la sigaretta fuori dalla finestra.
"Me lo prometti che non farai nulla?"- ora siamo uno di fronte all'altro.
"Clari, io devo capire che c'entra Viola con la famiglia Di Salvo."- mi dice lui deciso.
"Ma tu mi avevi promesso che questa storia era finita."- lo guardo indispettita .
"Ed è finita."- mi risponde lui.
"E allora che te ne frega ora abbiamo delle cose più importanti a cui pensare - mi accarezzo la pancia e lui segue con lo sguardo il mio gesto - ti prego non metterti nei casini."
"Non per intromettermi nei fatti vostri  - ci interrompe Edo - ma Clarissa ha ragione. Ormai i Di Salvo non sono più un problema e per quanto riguarda Anita sono sicuro che anche se sei la sua migliore amica e sei importante per lei, aveva solo bisogno di sfogare la rabbia che sta provando nei miei confronti."

"A volte dici anche qualcosa di intelligente."- mi congratulo con Edoardo, prendendolo in giro.
"Grazie eh Clari."- mi dice lui facendo il finto offeso, facendomi ridere e quando mi giro a guardare Ciro noto che anche lui sta sorridendo.
"Non farò nulla."- dice Ciro continuando a sorridere.
"Lo prometti?"- gli chiedo e lui mi afferra un braccio per avvicinarmi il più possibile a lui.
"Lo prometto."- mi risponde dandomi un bacio sulle labbra come a sigillare il suo giumento.
"Bravo, papà."- gli dico ridendo, ormai quello sarà il suo soprannome.

Ciro è cambiato tantissimo e sono così felice di poter dire che è soprattutto grazie a me che adesso è così. Sono così felice che il mio bambino conoscerà il suo papà e che saprà quanto è diventato bravo grazie al mio amore.

ODIJ E AMMORE // MARE FUORIWhere stories live. Discover now