Capitolo 84.

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CIRO'S POV:

Sapevo che convincere Clarissa a venire con noi sarebbe stato complicato, ecco perché non le avevo detto ancora nulla.
Mi sono innamorato di lei proprio perché è lontanissima dalla merda che mi porto dietro da quando sono nato, quindi dirle di scappare da Napoli perché io ed Edoardo  siamo scappati dall' IPM non è sicuramente il piano che lei aveva in mente per stare insieme ma ora è arrivato il momento di fare una lunga chiacchierata.

Guardo Clarissa dondolare Salvatore in attesa che si calmi e si riaddormenti, in modo da  poterla poi prendere e  portarla in qualche stanza per parlare da soli.

Non posso fare a meno di pensare, però, che mio figlio sia scoppiato a piangere per colpa mia.
"Mi dispiace." - le confido flebilmente, mentre Clarissa poggia delicatamente Salvatore nel carrozzino stando attenta a non svegliarlo.
"E' stata anche colpa mia, non avrei dovuto urlarti contro." - mi sussurra.
"Possiamo parlare, da soli?!" - le chiedo senza perdere altro tempo. Clarissa si guarda intorno in cerca di qualcosa o forse dovrei dire di qualcuno, perché quando vedo mia sorella avvicinarsi capisco che Clarissa stava aspettando proprio lei.
"Vai, ci penso io Salvatore." - la rassicura e Clarissa dopo averle regalato un dolce sorriso torna a guardarmi in attesa di una mia mossa.
Le prendo una mano e la obbligo a seguirmi  anche se lei non oppone nessuna resistenza. La conduco in cucina ed una volta dentro chiudo la porta alle nostre spalle.
"Ciro, io non posso farlo." - mi dice guardando  un punto incerto alle mie spalle ma mai nella mia direzione.
"Clari', questa è l'unica scelta che abbiamo." - ribatto ancora una volta.
"Parliamo con papà. Sicuramente saprà come fare, saprà come farti uscire prima e farti diminuire la condanna." - come sempre cerca di trovare il lato positivo in ogni situazione.
"Ci abbiamo già parlato, ci ha spiegato che per me non c'è niente da fare. Ho ucciso una persona e se mi prendono ora che sono evaso la mia condanna si allunga ancora di più." - cerco di mantenere più calma possibile ma intanto Il tempo scorre e il rischio di essere presi aumenta ogni secondo di più.
"Non posso lasciare Napoli, c'è la scuola, e poi ci sono i miei genitori. Oh Dio, a loro verrebbe di sicuro un infarto se non mi dovessero vedere tornare." - Clarissa agita nervosamente le mani davanti al viso.
"E' solo momentaneo, appena saremo al sicuro e sarà passato del tempo potranno venire anche a trovarti. La mia famiglia nel frattempo penserà a loro, li terrà al sicuro e  sempre informati su quello che ci succede." - le spiego molto brevemente.
"Ciro, io non..." - inizia a parlare ma io le afferrò il viso tra le mani e la bacio per zittirla, e anche perché un po'  mi mancava.
"Principe' ij nun cia facc chiu a sta la dint senz ' e te. Senza poterti toccare, baciare e fare l'amore  ogni volta che voglio. Voglio stare con te e nostro figlio, voglio sentire la sua prima parola e vedere i suoi primi passi e questo sono sicuro non succederà una volta alla settimana quando verrete  a trovarmi in carcere. Ti prego, fidati di me. "
"E se ci prendono ? "- mi chiede preoccupata.
"Ti ho promesso che non vi sarebbe mai successo nulla, né a te né a Salvatore, e sai bene che sono un ragazzo che mantiene le promesse. "- ovvio che c'è il rischio che ci  prendano ma non deve succedere, come ha detto anche Edoardo.
"Devo però vedere prima i miei genitori." - mi dice appoggiando la sua fronte sulla mia.
"Clari  non puoi, è pericoloso e poi abbiamo poco tempo." - sospiro amareggiato.
"Non posso andare via senza neanche dargli una spiegazione. Sono la loro unica figlia, non posso fargli questo."
Questa è Clarissa, la ragazza di cui mi sono innamorato dal primo instante in cui l'ho vista. La ragazza più buona e dolce che  io abbia mai conosciuto ma allo stesso tempo così forte che è riuscita a cambiare anche il cuore più oscuro di tutti, cioè il mio.
So quanto per lei la sua famiglia sia importante quindi non posso dirle di no. L'ho costretta all'ennesimo sacrificio per me, dire addio ai suoi genitori mi sembra l'unico compromesso che abbia mai chiesto.

Abbiamo deciso che mentre io e Clarissa andiamo a casa sua, Anita ed Edoardo insieme a nostro figlio inizieranno ad avviarsi verso il posto segreto dove prenderemo l'aereo e voleremo via da Napoli, così se ci muoviamo separati non desteremo sospetti e sarà per lo meno un poco più sicuro.

ODIJ E AMMORE // MARE FUORIWhere stories live. Discover now