Penso spesso a chi sarei potuta diventare, a chi potrei essere oggi, in questo esatto momento, se avessi preso decisioni differenti quand'ero piccola. Se avessi deciso di prendere lezioni di canto, oppure se avessi aperto un canale YouTube, magari ora avrei milioni di iscritti...o forse solo un centinaio; o se avessi deciso di dedicarmi completamente a ciò che c'è di sbagliato nel mondo, accollandomi responsabilità che non dovrebbero preoccupare una ragazzina, come ha fatto Greta Thunberg, ad esempio. Insomma, mi confronto con persone della mia stessa età o anche più giovani che hanno fatto più strada di me, o semplicemente per qualche strano caso del destino o qualche assurda coincidenza sono capitate milionarie senza nemmeno chissà che merito (in alcuni casi).
Mi chiedo, in generale, in quante e quali cose potrei avere successo se mi ci dedicassi, io ho deciso di dedicarmi alla scrittura. Forse perchè è ciò che più mi piaceva tra tutto quello che avrei potuto fare, o forse perchè la mia istruzione personale mi ha portata a procedere per questa strada, a scegliere questa passione invece che un'altra.
Non posso essere eccellente in tutto, posso però praticare diverse attività come hobby, come modi per svagarmi e sentirmi realizzata.
Ecco questo è il punto, forse sarei potuta diventare una pianista, forse una pallavolista, e chissà che altro, alla fine però, ciò che conta davvero non è avere successo, ma essere felici. Se volessi, domani potrei iniziare un corso di Zumba, e lo seguirei occasionalmente solo perchè mi piace farlo e senza finalità pratiche. Senza pensare che un giorno potrei diventare campionessa di Zumba.
A differenza di altre persone, non riesco a dedicarmi fino in fondo a poche cose, ma tendo a spaziare tra diversi ambiti, senza ovviamente approfondirne bene nessuno. L'unica cosa a cui mi sono sempre dedicata con fermezza era il pattinaggio, ora nemmeno più quello. Mi piace così, voglio provare tutto ciò che potrebbe piacermi, ma se scopro che non è così, abbandono subito naturalmente.
Tuttavia, un tempo sentivo sempre di non aver dato abbastanza, tutto intorno a me continuava ad andare male ed io non facevo altro che studiare e chiudermi in me stessa, senza nemmeno ottenere buoni risultati. Non avevo nessuna valvola di sfogo e pensavo solo al fatto che non stavo facendo nulla, nulla che mi rendesse piena e soddisfatta di me stessa. E pensavo che chiudermi e studiare ancora di più fosse il modo per raggiungere una qualche specie di serenità interiore. Beh, non era così.
Ad un certo punto, più avanti, mi sono addirittura posta questo quesito: il mondo si ricorderà di me? Sto facendo qualcosa che lascerà un segno? O appena non ci sarò più tutto sparirà con me? Ok, sopravviverò nei ricordi dei mei parenti in vita, ma dopo di loro? Prima o poi con l'avanzare delle generazioni gli antenati vengono dimenticati del tutto, perdono la vita davvero; a meno che essi non abbiano fatto qualcosa che davvero ha lasciato il segno.
So che non tutti possono essere ricordati nella storia come Martin Lutero o come Neil Armstrong o chiunque altro a cui stiate pensando. Non tutti sono eroi, non tutti sono così.
Eppure, in passato mi sono sentita in dovere di esserlo, ma non per forza di entrare nella storia, intendo anche solo di svolgere un attività o un lavoro per cui avrei potuto essere considerata una persona coraggiosa. Per la cronaca, non lo sono mai stata e proprio per questo volevo diventarlo. Mi sono detta: perchè devo essere quella che ha paura dei serpenti? Perchè devo essere quella che non riesce nemmeno a pensare agli aghi senza che le vengano i brividi, perchè devo essere quella che non sa fare questo piuttosto che quell'altro? Le cose possono cambiare, e ad un certo punto mi sono sentita bloccata in certi schemi, come se non potessi più uscirne. Come se qualcuno avesse precedentemente definito per me determinati limiti.
In quel periodo avevo ben altri problemi, mi sarebbe in realtà bastato essere felice e rilassata. Ma si sa, da una paranoia se ne alimentano altre poi altre ed altre ancora, fino al punto in cui ci si sente un fallito perchè non si è Neil Armstrong, paradossalmente.
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Dreamtime's over
ChickLitTaylor e sua sorella trascorrono l'estate nella meravigliosa, magica e movimentata Los Angeles, dove convivono con dei coinquilini piuttosto vivaci. Taylor viene da un periodo buio e vuole prendersi una sorta di 'dreamtime', vuole dimenticare, lasci...