"Il prossimo brano è 'Imagination'" sorride imbarazzato dopo gli applausi "una della mie preferite".
Il brano precedente 'Life of the party' è davvero stupendo, non avevo ancora mai avuto l'occasione di sentire Shawn cantare e suonare, ma è davvero talentuoso, la sua voce è come una calma onda d'oceano che oscilla avanti e indietro in un lento movimento confortante, accogliente. La sua voce calda rapisce l'attenzione e il cuore di tutti i presenti nel locale, buio se non per le luci sul piccolo palco, separato dal resto tramite un misero gradino in legno. Quasi mi sorprendo a vedere tutta questa gente venuta per lui, il locale è pieno, non rimane più nemmeno un posto in piedi al bancone e talvolta, altra gente cerca di entrare ma si arrende per la troppa ressa.
Non appena sono stata invitata all'evento sono rimasta lusingata e non ho potuto far altro che accettare, curiosa di vederlo all'opera, di fronte ad un piccolo, seppur caloroso pubblico. Questo è un traguardo davvero importante per lui e venendo rapita dalla sinfonia riprodotta, mi sento fiera e felice per lui, che dopo ciò che ha passato sta riuscendo a realizzare il suo sogno di fare musica ed essere apprezzato da altri per questo. Dopo i numerosi anni trascorsi a suonare nella sua cameretta, ora tutto ciò gli sembra quasi surreale, lo si vede dai suoi occhi, che brillano ogni qualvolta la musica parte, quando inizia a lasciarsi trasportare dal ritmo, riuscendo a non sentire più la pressione, come se raggiungesse il suo luogo sicuro, la sua casa.
Nonostante la piacevolezza della serata, la mia ansia non attende a rivelarsi, ben presto il mio cuore inizia a pompare più sangue del dovuto, la testa inizia girarmi, le mani e il volto a formicolarmi ed un senso di forte angoscia si impossessa di me. Mi dirigo al bagno e resto lì per qualche minuto, sentendomi in colpa di perdere una canzone. Respiro profondamente per qualche minuto, mi siedo per terra aspettando che la testa smetta di girare e che le energie tornino a salire, poi, leggermente debole e con gli occhi ancora lucidi per il pianto, torno ad assistere all'esordio di Shawn e pian piano, mi rilasso e vado avanti.
Ormai questa è routine per me, ma almeno non mi faccio più cogliere alla sprovvista, in casi come questi so come agire e sono in grado di calmarmi da sola quasi sempre ed è per me un grande passo avanti.
Finito il concerto, Shawn ringrazia gli spettatori e viene subito da me, io lo abbraccio e gli faccio i complimenti per la stupenda performance che ha regalato a tutti i presenti.
"Come stai? Ho visto che sei andata via per un po', non stavi bene?".
"Si, non sono stata molto bene, ma ho risolto".
"Sicura?".
"Si, sono solo un po' debole, ma va meglio, tranquillo".
"Ok" si rilassa "allora, pronta per il cinema?".
"Certo, ma ancora mi chiedo dove possa trovarsi un drive in da queste parti".
"Non preoccuparti, faccio io".
"Qual è stata la tua canzone preferita?" Chiede emozionato e curioso di sapere.
"Uhm, vediamo, partiamo dal fatto che erano tutte belle, davvero, mi piace molto il tuo stile, ma senza dubbio Life of the Party e Imagination sono le mie preferite".
Lo vedo fare un sorrisetto strano che non so come interpretare "Mi fa piacere" mi guarda dolcemente, facendomi perdere nei suoi occhi color nocciola, con sottili e quasi invisibili venature appena più scure che si diramano verso l'esterno, incontrando un contorno scuro che delimita la pupilla dandogli risalto e conferendogli pregio.
Quasi senza un ragione, come se fosse naturale, come se entrambi lo volessimo, come fosse diventato tutto facile d'improvviso, io e Shawn abbiamo iniziato ad uscire in modo casuale, senza impegni. In certi periodo siamo usciti quasi tutti i giorni, altri non ci siamo visti per giorni, prendendoci del tempo per noi stessi.
Ha iniziato ad invitarmi di qua e di là, così mi sono fatta avanti anch'io e talvolta ho avanzato delle proposte o passo dal bar sperando che ci sia.
"Oh, scusa..ehm" si ferma davanti alla macchina su cui stava per salire e abbassa lo sguardo "non ti ho chiesto se per te è un problema andare in macchina" si incolpa facendomi sorridere per la sua tenerezza e premurosità "se vuoi puoi star dietro".
"No, tutto superato non ti preoccupare" salgo seguita da lui.
"Perché ridi?" Domanda confuso.
"Nulla" continuo a sorridere come una scema "sei davvero dolce".
"Solo con te" confessa inserendo la chiave e facendo partire l'auto.
"Quando è successo? Che hai superato questa cosa dell'auto".
"Oh, beh mesi fa, sai Cassie non stava bene, dovevo portarla all'ospedale e non ci ho pensato nemmeno un attimo. Sono salita e mi sono mesa a guidare, dopo un anno che non lo facevo. Ancora non so come, è stato difficile. Poi ho riprovato altre volte e pian piano ha iniziato a non farmi più così paura".
"Lo immagino" guarda la strada e si rigira nella mia direzione "non so quanti l'avrebbero fatto, sei stata davvero coraggiosa".
"Pff" sminuisco.
"Ecco vedi, è proprio questo il tuo problema, ti sottovaluti. Non hai esitato un attimo e hai affrontato le tue paure per aiutare una tua amica. Dovresti andarne fiera".
"Forse hai ragione".
"Certo che si".
Arriviamo in un luogo quasi sperduto, in mezzo a grandi campi erbosi, mentre il sole è ancora alto in cielo.
Percorriamo un sentiero per arrivare alla destinazione vera e propria, dopo aver comprato un hot dog da consumare per cena da un camioncino, e non appena raggiugniamo un parcheggio di modeste dimensioni, una voce piuttosto acuta si fa sentire alle nostre spalle.
"Shawn!" Una voce femminile ci interrompe "che ci fai qui". Ci voltiamo e mentre il riccio va ad abbracciare la ragazza in questione, una tipa bassina, riccia e castana ben poco vestita. Li osservo forzando un sorriso finché Shawn mi presenta come una sua amica.
Dopodiché, ci posizioniamo sul retro di uno dei finti automezzi col vano aperto dietro ed aspettiamo che inizi Grease, film già visto mille volte ma di cui non ci stancheremo mai.
"Va bene, perché hai quella faccia?" Chiede insospettito il riccio al mio fianco.
"Che faccia?".
"Lo sai che faccia, ho fatto finta di niente ma vedo che non molli, ce l'hai da quando abbiamo parlato con.." lo blocco confessando i miei peccati.
"Sei molto intimo con quella là?".
"Sei gelosa?".
"No, rispondi" continua a guardarmi senza aprire bocca "e che diamine non sono gelosa, scherzi? Non ridere!" Lo rimprovero.
"Sei gelosa eccome" continua a ridere senza nemmeno provare a nasconderlo.
"Vabbè, se non vuoi dirmelo è uguale".
Cerca di tornare serio, ma dura ben poco "Te lo dico, se ammetti di essere gelosa".
"Mi rifiuto, questo non accadrà mai mio caro" incrocio le braccia e guardo avanti, sperando che il film inizi, o che qualsiasi altra incombenza subentri per interrompere la conversazione.
"Era mia cugina Tay, puoi stare tranquilla".
"Oh" torno a guardarlo, con un'espressione da ebete stampata in faccia.
"Già".
"Ora devi ammetterlo".
Scuoto la testa sorridendo "si ok, forse ero un po' gelosa, contento?" Guardo altrove per mascherare l'imbarazzo.
"Hai messo troppa incertezza in questa frase, ma per ora mi accontento" dice fiero. Lo guardo ma lui si è già voltato verso lo schermo, continua a sorridere ed inizia a consumare il suo hot dog con ketchup.
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Dreamtime's over
ChickLitTaylor e sua sorella trascorrono l'estate nella meravigliosa, magica e movimentata Los Angeles, dove convivono con dei coinquilini piuttosto vivaci. Taylor viene da un periodo buio e vuole prendersi una sorta di 'dreamtime', vuole dimenticare, lasci...