"Ok apri l'acqua, dev'essere freddissima" dico effervescente come non mai incitando Tyler, che dà l'aria di essere molto abile nel fare silenzio, a differenza di Hailey.

"E il secchio?" Chiede dopo aver fatto mente locale. Le cose che ci servono sono due, insomma non dovrebbe essere così difficile. Siamo talmente presi dalla situazione che non riusciamo, nemmeno in due, a fare le cose come vanno fatte.

"Si" rifletto un secondo "ci penso io" dico poi allontanandomi dalla cucina.

Mi dirigo al piano superiore, in direzione dello sgabuzzino, dove forse troverò secchi, bacinelle o simili. Dev'essere qualcosa di abbastanza capiente.

Raggiungo il fondo del corridoio, dalla parte destra rispetto alle scale, ed apro l'ultima porta, che risulta essere proprio uno sgabuzzino. La prima cosa che noto entrando è una grande bacinella azzurra in plastica, con due manici rigidi ai lati. Farà proprio al caso nostro.

Mi precipito in fretta e furia giù dalle scale, sperando di non inciampare e rovinare tutto.

"Eccomi, trovato!" Esclamo rientrando in cucina.

"Perfetto!" Esclama a sua volta il mio diabolico compagno di scherzi.

Dopo aver visto l'acqua arrivare a oltre metà bacinella, chiudo il rubinetto e faccio segno a Tyler di prendere l'altro manico dal contenitore per aiutarmi a sorreggerlo.

Lui tiene il destro, io il sinistro e cerchiamo di non ruzzolare per le scale, altrimenti cascheremmo nel nostro stesso scherzo e sarebbe irrimediabilmente imbarazzante.

Non ho coinvolto mia sorella in questo scherzo perchè, uno, lei rallenta sempre tutti; quindi, non sarebbe d'aiuto e, due, è troppo casinista e so che non riuscirebbe mai a fare abbastanza attenzione da non svegliare Dylan. Ogni volta che si sposta batte contro qualcosa o rompe qualcos'altro, perciò meglio evitare.

"Tyler" lo chiamo sussurrando mentre ci caliamo nell'ardua impresa di salire le scale senza far cadere la bacinella piena d'acqua, noi stessi o addirittura entrambe le cose.

"Si?" Sussurra lui di rimando fermandosi di colpo.

"Che fai? Non fermarti".

"Non riesco a fare tutte queste cose insieme, devo restar concentrato per non combinare casini".

"Volevo solo dirti di fare attenzione" sussurro, coi muscoli delle braccia tesissimi.

"Ah" dice riprendendo a camminare quatto come un gatto.

Siamo arrivati in cima alle scale e ora ci stiamo dirigendo verso la camera di Dylan, percorrendo il corridoio a sinistra della rampa. Il silenzio quasi inquietante ci spinge a respirare in modo impercettibile, ci muoviamo con scaltrezza pronti ad ogni sorpresa.

Certo che è più difficile di quanto immaginassi mantenere il silenzio e l'equilibrio.

Eccoci finalmente. Senza toccare la maniglia apro la porta socchiusa spingendola delicatamente col piede e sperando che dietro ad essa non ci sia niente con cui possa urtare e svegliare così il malcapitato.

Ci addentriamo, piano, esultando interiormente nel vedere Dylan dormire girato dalla parte opposta rispetto alla porta, appoggiato sul fianco destro. Meglio di così si muore.
Russa lievemente, confondendosi coi rumori del traffico mattutino.
Arriviamo dal lato in cui gli vediamo la faccia e cominciamo a contare "uno" sussurro aspettandomi che prosegua Tyler.

"Due" sussurra lui.

"Tre" concludo, al che lui dice un po' più forte "gooo!" mentre, con tutta la forza che abbiamo, rovesciamo l'acqua della bacinella addosso alla nostra vittima e ci allontaniamo di pochi metri dopo aver buttato a terra il contenitore di plastica completamente vuoto.

Sto praticamente già ridendo senza ancora aver visto la sua reazione.

Si sveglia di soprassalto, ovviamente, e scatta in piedi con aria misto tra addormentata e confusa, finché fa mente locale e si rende conto di ciò che realmente è accaduto e l'espressione diventa principalmente arrabbiata.

Credo non si riprenderà mai più, e nemmeno io.

"Cosa cazzo..?!" Non termina la frase, credo non ce ne sia affatto bisogno.

"Ma buongiorno fiorellino" lo prende in giro Tyler con un sorriso a trentadue denti, che va da Bangkok a Sidney.

Giuro che sto per morire dal ridere.

"Ti abbiamo annaffiato un po' troppo eh?" Continua ad ironizzare, al che io non ce la faccio più e non provo neanche più a contenermi.

"Ma che...Brutto figlio di putt.." ma Tyler lo interrompe subito mettendogli una mano sulla spalla "E dai amico, non passiamo alle maniere forti eh" il suo tono continua ad essere di scherno e a Dylan non piace affatto.

È fradicio dalla testa ai piedi e i suoi vestiti sono completamente zuppi, so che provocare una persona così dispettosa potrebbe essere rischioso, ma tanto lui non ha bisogno di vendicarsi. Lui farà sempre lo stronzo, a prescindere.

Sembra essersela presa solo con Tyler e questo è strano, considerando che l'artefice di tutto ciò sono io, ma lui non lo sa ovviamente.

Ormai che anche Tyler non riesce più a trattenersi dalle risate, scoppio accasciandomi a terra per il mal di pancia, contagiando il mio complice, che si lascia andare buttando fuori tutta la tensione accumulata durante l'interminabile periodo di silenzio

"Vi sembra divertente?" Chiede con gli occhi fissi su di noi passandosi le mani tra i capelli bagnati affinché non gli cadano dei ciuffi sulla fronte.

"Da vedere?" faccio una pausa per riprendermi "si, lo è molto".

So che lo scherzo di per sè è davvero terribile, se qualcuno l'avesse fatto a me ma probabilmente avrei acconsentito a spargimenti di sangue o avrei lanciato una vera e propria maledizione che colpire tutte le generazioni future del colpevole in questione.

Però il senso di colpa non esiste, per il fatto che se l'è meritato pienamente meritato ed un giorno ci riderà sopra pure lui.

"Avete poco da ridere" si inasprisce sempre di più assumendo un tono da padre severo.

"Stiamo tremando come foglie, Dylan" continuo a ridere fingendo di avere paura di lui

Sentiamo dei passi pesanti avvicinarsi  e diventare sempre più forti e poco dopo vediamo uno Shawn zombie in pigiama sulla soglia e ci rendiamo conto di averlo svegliato bruscamente.

"Che succede?" Chiede senza ottenere risposta e pare non gli interessi nemmeno riceverla. Si guarda intorno, scruta attentamente la stanza e dopo qualche interminabile secondo sembra accorgersi della situazione e come se fosse ovvio dice "Oh, ma allora era questo lo scherzo di cui parlavi" riferendosi a me e ricevendo un'occhiataccia da Dylan.
Pessima mossa Mendes. Pessima mossa.

"Però potevate anche non coinvolgermi" ci rimprovera ancora Shawn.

"Tu..lo sapevi?" Urla Dylan, un povero ragazzo incompreso.

"Beh" risponde Shawn poi fermandosi non sapendo cosa dire, si è fatto beccare involontariamente "evidentemente".

"Cavolo, scusa tanto, non volevo svegliarti" dico a Shawn perchè sto parlando solo per me? "Cioè...non volevamo, noi" farnetico.

"Non importa" mi tranquillizza lui, con la voce ancora bassa e roca.

"Direi che tu non hai nulla da lamentarti per come ti sei svegliato Mendes, avresti preferito una secchiata d'acqua gelida? Anzi, sono felice che ti abbiamo svegliato, te lo meriti perchè sei un complice di questo maledetto piano" sbotta uscendo dalla stanza e dirigendosi forse verso il bagno per asciugarsi, con addosso un'espressione indemoniata.

Ci lanciamo sguardi di intesa, mordendoci nelle labbra per cercare di non ridere e fingerci dispiaciti, finchè Dylan lascia la stanza e possiamo dare sfogo alla nostra soddisfazione.

Dreamtime's overDove le storie prendono vita. Scoprilo ora