The Rise of the Yiling Laozu (Mo Dao Zu Shi FF)

Capitolo 1: RITORNO

La caccia notturna stava dando dei risultati inaspettati, soprattutto da parte dei nuovi discepoli che Wei Ying aveva preso in consegna da un anno a quella parte.

(...)

Da quando lui e Lan Zhan avevano fatto ritorno ai Meandri delle Nuvole, entrambi si erano ritrovati a dover seguire le rigide direttive dal caro vecchio Lan QiRen.
Lo zio di WanJi non si era risparmiato per il nipote,  ancor meno per il suo compagno di coltivazione (relazione che  l'uomo faticava ancora a digerire). Ma nessuno dei due giovani aveva osato lamentarsene.
Al contrario, proprio perché Lan QiRen stesso si era prodigato di garantire loro un effettivo (anche se molto probabilmente non definitivo) ritorno nel Clan Lan di Gusu.
Dopo primi mesi di imbarazzo  e segretezza, sia Wei Ying che Lan Zhan si erano rimboccati le maniche e avevano assunto il pieno controllo dei ruoli loro assegnati.

Lan Zhan si era ritrovato a ricoprire il posto di Capo del Clan Lan di Gusu in sostituzione di suo fratello Maggiore, il quale si trovava ancora in ritiro spirituale nonostante fossero passati già due anni dagli eventi che avevano scosso i vari Clan e tutto il Mondo della Coltivazione.

Wei Ying, invece, era stato eletto Maestro. Un vero e proprio insegnante di caccia notturna!

Lo stesso Lan QiRen aveva imparato a riconoscere il grande potenziale del ragazzo, tanto da esser riuscito a convincere il consiglio degli anziani Lan affinché Wei Ying assumesse tale carica e divenisse un membro ufficiale del Clan come compagno di Lan Zhan, il temporaneo capo della loro setta.
Ma ad una condizione, e guai a Wei Ying se l'avesse infranta: gli era stato categoricamente proibito di parlare ai discepoli Lan di Coltivazione Demoniaca, di praticarla in loro presenza, o in generale di creare nuovamente scompiglio nei Meandri delle Nuvole.

(...)

I nuovi discepoli Lan avevano già dato prova di essere degli ottimi studenti, attenti e concentrati.
Il lato vantaggioso dell'essere loro insegnante, pensava Wei Ying, era che almeno questi giovani Cultori non erano coinvolti con tutto quello che aveva passato.
Non lo conoscevano, né potevano giudicarlo.

«Attenti con quelle spade! Raccogliete la vostra energia spirituale prima di evocarle, altrimenti rischierete di cavarvi un occhio!», Wei Ying teneva tutti i suoi tredici discepoli sotto una dittatura del tutto fuori norma, dove piuttosto di ricevere punizioni laddove si verificavano errori, i ragazzi ottenevano degli ottimi e preziosi consigli per poter migliorare ed affinare le loro tecniche.
Erano così carini agli occhi del loro nuovo Maestro, mentre con diligente attenzione iniziarono ad aizzare le loro spade spirituali contro un cadavere ambulante che stava dando loro del filo da torcere poiché riusciva a sfuggire ad ogni attacco o trappola spirituale posta sul suo cammino.

«Wei Qianbei, non riusciamo a trattenerlo», disse uno dei discepoli, mentre cercava di capire dove lui e i suoi compagni stessero sbagliando.

«Così non va, proprio no...», Wei Ying sorrise, comprendendo le difficoltà dei suoi giovanissimi allievi.
«Sapete, il Maestro Lan QiRen non sarebbe affatto contento di sapere che dei suoi discepoli abbiano dimenticato le fasi fondamentali di cattura nella caccia notturna», il sorrisetto furbo che mostrò alla gelida aria della sera la diceva lunga su quanto si divertisse a spaventare i suoi discepoli con la minaccia di riferire ogni loro mossa al Qianbei più anziano, per poi schiarirsi la voce e respirare a pieni polmoni l'aria gelida della notte. Le montagne che circondavano Gusu furono le prime ad essere state accolte dai gelidi venti autunnali; i boschi, quando il sole svaniva all'orizzonte e lasciava posto al crepuscolo, perdevano immediatamente il loro tepore, così come ne mutavano improvvisamente i colori divenendo le oscure e cupe dimore di possibili mostri, demoni o fantasmi.
«Forza, ripetiamo le nostre lezioni: come bisogna comportarsi se ci si trova dinnanzi ad un cadavere di questo rango?»