Capitolo 3-2

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I Meandri delle Nuvole riconquistarono a fatica la loro antica quiete.
Il buio giunse velocemente, col sole che svaniva al di là delle montagne che circondavano Gusu, ma stavolta i colori dei suoi tramonti vennero nascosti da incombenti nubi oscure che già si erano impadronite del cielo e s'ingrossavano con sempre più ferocia, accompagnate da lampi bianchi che sfolgoravano con una violenza inaudita. Il colore scuro delle nuvole rispecchiava alla perfezione l'umore che aleggiava tra coloro che poche ore prima vennero coinvolti nello scontro contro i mostri materializzatisi dal nulla nei Meandri delle Nuvole.

I Cultori inviati nelle altre Scuole e negli altri Clan sparsero senza indugio la voce sul pericolo imminente e della Dianfu, creando in questo modo un rapido stato di massima allerta, praticamente ovunque.

I preparativi per la partenza di Lan XiChen verso Lanling stavano per essere ultimati; i discepoli feriti erano stati prontamente soccorsi ed erano già in via di guarigione, mentre delle sentinelle ben più preparate erano già state distribuite nei perimetri sia esterni che interni della Scuola ed altri discepoli vennero inviati nelle città vicine per monitorare la situazione.

«Questa tempesta in arrivo non lascia presagire nulla di buono», Wei Ying era insolitamente mogio. Se ne stava bocconi sul pavimento, costretto a dover aspettare il rientro nel jingshi di Lan Zhan, al momento impegnato assieme a suo fratello nella mobilitazione del loro seguito.

«Perché sempre solo le tempeste?», chiese Wei WuXian, svaccato anche lui a terra assieme al suo Contenitore.
«Stamattina il tempo era bello, eppure ci siamo ritrovati a dover abbattere dei...cos'erano, cinghiali?», perfino lui non riuscì ad identificarli.
«Insomma, ciò che sto cercando di dire è che non soltanto le tempeste sono presagio di guai o rogne», si scolò l'ultimo goccio di Sorriso dell'Imperatore e lasciò scivolare via dalla propria mano la piccola giara di ceramica bianca, la quale rotolò non troppo lontano da dove si era sdraiato.

Per tenere buoni i due Wei, Wu Hui e Wen Ning li avevano convinti (senza troppi sforzi) a tornare negli appartamenti privati di Lan WanJi ed aprire le giare di liquore appena acquistate.
Non se ne salvò nessuna: erano piccole ma il vino di riso glutinoso al loro interno era decisamente in grado di infiacchire l'energia naturale di Wei WuXian, più per averlo appagato che ubriacato.

«Hai ragione...però il brutto tempo mi mette comunque di cattivo umore», disse lo stesso Wei Ying, giocando distrattamente con la nappa del suo flauto. A un certo punto soffiò dentro ai fori dell'oggetto, dentro al quale si era annidata della polvere indesiderata.

«Di questo passo, temo che qualsiasi evento atmosferico sarebbe in grado di abbattere il nostro umore», replicò Wu Hui, seduto educatamente al tavolo, affiancato da Wen Ning.
Il Generale Fantasma se ne stava timidamente sulle sue; non era mai stato dentro agli appartamenti privati di un membro diretto del Clan Lan e si sentiva alquanto fuori luogo.

«Wu Gongzi, posso chiedervi una cosa riguardo la Dianfu?», Wen Ning attirò l'attenzione dell'altro Cultore, mentre teneva alzata a mezz'aria la sua ciotolina ancora colma di Sorriso dell'Imperatore e senza averne assaggiato nemmeno un goccio.
Il vino gli era stato versato per semplice cortesia e lui non osò avanzare una singola replica. «Secondo voi è possibile prevederla?», idue Wei si rialzarono come due agili lepri dal pavimento, pronti a loro volta ad ascoltare la risposta di Wu Hui.

«Non è impossibile, ma al contempo sarebbe tremendamente difficile riuscirci», rivelò quest'ultimo, non nascondendo il suo personale malcontento.

«Ma finché una remota possibilità esiste, allora si potrebbe comunque tentare, giusto?», Wei Ying si fece avanti, appropriandosi arbitrariamente della ciotolina di Wen Ning e terminarla per lui.
«Certo, per un compito simile servirebbe qualcuno con un livello di Coltivazione spaventosamente elevato...», si fece poi pensieroso al riguardo. Wu Hui stava per parlare nuovamente, ma Wei Ying lo fermò in tempo.
«Qualcuno che sia in perfetta salute fisica!», nel momento in cui Wu Hui realizzò di non poter essere d'aiuto in quell'occasione, Wei Ying gli riservò un sorriso dolce.
«Wu Gongzi, avete già fatto fin troppo. Per ora, concentratevi unicamente sull'aiutarmi a sistemare la mia anima. Il mondo è vasto e confido che riusciremo a trovare qualcun altro, soprattutto adesso che l'allerta sulla Dianfu ha iniziato ad espandersi a macchia d'olio», la loro conversazione venne interrotta dal rientro di Lan Zhan. Wei Ying gli andò velocemente incontro, aggrappandosi al suo braccio per dargli il bentornato.
Wu Hui e Wen Ning gli riservarono un saluto più formale, mentre Wei WuXian si limitò ad osservarlo in silenzio.

The Rise of the Yiling Laozu (Mo Dao Zu Shi FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora