CAPITOLO 5-2

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Le strade di Lanling si erano nuovamente riempite di gente; tra comuni contadini, ricchi mercanti e vari nuclei familiari, ognuno faceva del suo meglio per prestare soccorso ai discepoli rimasti feriti, in quel momento ammassati ai piedi della Torre della Carpa dorata con dei curatori ben preparati che si occupavano diligentemente di loro.
All'arrivo dei Capi Clan, un gruppo di discepoli Nie andò loro incontro per dare un resoconto della situazione.

«Capo Clan Jin, state bene?», Jin Ling sorrise al gruppo che si era fermato davanti a lui, rispondendo con un cenno della testa.

«È successo qualcosa durante la nostra assenza?», il gruppo negò con la testa.

«Il Capo Clan Nie si è fatto carico della divisione degli incarichi tra i discepoli delle varie Scuole e alcune persone comuni», spiegò uno di loro, il timbro basso e deciso di un guerriero.

«E da quel che vedo se l'è cavata egregiamente», commentò Wu Hui, rimasto al fianco di Lan XiChen, in quel momento più silente di una tomba.

«Non restatevene lì impalati, venite a dare una mano ad HanGuang-Jun», Wei WuXian avanzò verso il gruppo, consegnando loro un malandato Lan Zhan. Immediatamente i discepoli Nie si apprestarono a sorreggere e valutare le condizioni della giovane Giada di Lan, senza porsi troppe domande su chi l'avesse condotto fino alla Torre in quel momento.
Al contrario, gli altri Capi Clan ed i loro seguiti lo guardarono con sospetto.
Si aspettavano tutti che almeno Jin GuangSheng ponesse fine a quella messinscena, ma vedere il Gran Maestro così accondiscendente li rese ancor più nervosi.

«Ah, Capo Clan Jin! Capo Clan Jiang! State bene, che sollievo!», Nie Huaisang accorse assieme ad altri discepoli, i quali si occuparono dipendentemente degli altri uomini feriti.
Nell'incrociare lo sguardo di Lan XiChen, Huaisang sentì un brivido attraversargli la spina dorsale, ma provò ad ignorarlo al meglio delle proprie capacità, prestando immediato soccorso alle fanciulle che il giovane Jin Ling aveva portato con sé.
«E queste splendide donne chi sarebbero?», chiese, mentre avvolgeva una delle due in un telo più caldo e pulito.

«Le sole Huli Jing sopravvissute», rispose Jiang Cheng.

«Come?!», perdendo colorito a vista d'occhio, Huaisang le osservò per qualche istante, allarmando anche i suoi discepoli.

«Non c'è nulla di cui preoccuparsi, Capo Clan Nie: le donne volpi non rappresentano un pericolo al momento. Vestitele e portatele in un luogo più sicuro dove potremmo svolgere un interrogatorio», Jin Ling si avvicinò assieme all'altra Huli Jing, che ricevette la stessa premura della sorella grazie alle rassicurazioni del giovane ragazzo.

«Mi fido di voi, Capo Clan Jin, ma credo sia meglio che fino a quando non avrà luogo questo interrogatorio, le Huli Jing debbano essere sorvegliate», Jin Ling annuì, comprensivo.
«Le affiderò a due ancelle...A-Shuǐ(水)*, A-Xià (夏)**, venite qui», due neo discepole del Clan Nie si fecero avanti.
A una prima occhiata, apparirono come due giovani fanciulle nel fiore della loro adolescenza, ma Huaisang aveva accolto nel Clan anche i loro numerosi figli: erano donne diligenti, forti e responsabili.
Nessuno ne era a conoscenza, poiché lo stesso Nie Huaisang aveva promesso di mantenere il segreto, ma dopo essere entrate a far parte del Clan Nie, in segno di gratitudine e rispetto verso il loro nuovo leader, le due avevano contribuito alla gestione politica del Regno Impuro, ristabilizzando per quanto possibile la posizione sociale di Huaisang.
«Con loro a tenere sotto controllo le Huli Jing mi sentirò molto più tranquillo», le due non ebbero bisogno di presentazioni formali, si inchinarono rispettosamente a quelle figure importanti, per poi prendere ognuna una Huli Jing e allontanarsi in silenzio.

The Rise of the Yiling Laozu (Mo Dao Zu Shi FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora