Capitolo 2: MOSTRI

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Giunti in città, ad accogliere i prestigiosi Cultori furono unicamente dei riverenti inchini e sospiri meravigliati. Più si facevano spazio tra la folla e più la gentilezza che riservavano loro scatenava ammirazione nell'animo del solo che non aveva mai messo piede a Gusu.
«Sono io ad aver perso l'udito, oppure queste persone sembrano non parlare affatto?», si chiese Wu Hui, quasi spaventato dalla quiete che lo circondava. Era perfettamente a conoscenza che la regione di Gusu fosse rinomata per la pacatezza dei suoi abitanti, ma esserne testimone fece decisamente tutto un altro effetto.

«Avevo quasi dimenticato quanto fosse delicato il dialetto di Gusu...», si lasciò sfuggire Wei WuXian, affiancando Wu Hui e Lan XiChen, il quale non aveva smesso un attimo di sorridere serenamente mentre si avvicinavano ai moli che collegavano i canali di Caiyi al lago Biling.

«Per quanto tempo avete soggiornato nei Meandri delle Nuvole, Patriarca?», domandò Wu Hui, che della gioventù di Wei WuXian, prima che questi iniziasse a praticare la Coltivazione Demoniaca, sapeva fin troppo poco.

«Ho avuto l'opportunità di studiare nella prestigiosa Scuola del Clan Lan di Gusu per circa sei mesi. O forse meno? », rispose Wei WuXian, faticando a ricordare la durata esatta del suo periodo da discepolo ospite.
Jiang Cheng desiderò ardentemente poter aggiungere che Wei WuXian fosse stato cacciato a calci nel didietro dalla Scuola Lan dopo la zuffa con Jin ZiXuan...ma con Jin Ling che gli camminava di fianco, preferì tacere.

«Tutta colpa di quel "pavone fiorito"...se non mi avesse provocato, avrei certo terminato almeno un anno di studi», potenti brividi di freddo percorsero la schiena di Jiang Cheng quando fu Wei Ying ad aggiungere il resto.

«Pavone fiorito..?», Jin Ling si chiese di chi stesse sparlando quel lunatico di Wei Ying. Al colpo di tosse che seguì il suo commento, il ragazzo si ammutolì di colpo.
Più che per ammonirlo, Lan Zhan si era appena schiarito la gola per bloccare qualsiasi altra frase malevola che il suo compagno potesse lasciarsi sfuggire nei riguardi di Jin ZiXuan.

«Se non lui, allora il buon caro vecchio Lan QiRen mi avrebbe rispedito a Yunmeng con un ceffone. Ripensandoci bene, posso affermare di essere stato anche fin troppo fortunato ad essermi semplicemente fatto valere», zittendone uno, purtroppo, Lan Zhan permise all'altro Wei WuXian di parlare.

Il Capo Clan di Yunmeng, dal canto suo, pur cercando di trattenere Zidian dal rivelare il suo reale stato d'animo, si sentiva andare a fuoco.
Soltanto il cielo sapeva quanto volesse voltarsi verso Wei WuXian e strangolarlo all'istante.

Il sentirlo nominare il defunto cognato e la propria casa ebbe lo stesso effetto di una frustata sulla pelle nuda della Riga della Disciplina: i segni che avrebbe lasciato sarebbero rimasti per sempre sulla carne offesa.

Si toccò poi il petto, dove le proprie ferite si erano cicatrizzate al punto da formare un rilievo percepibile anche attraverso della stoffa pesante.

«Capo Clan, vi stavamo aspettando», per fortuna ci pensarono un paio sottoposti di Jiang Cheng rimasti in città a riportare la calma nel gruppo, informandolo dell'ultimazione ai preparativi della loro imminente partenza, una volta che il gruppo riuscì a raggiungere il molo.

«Fate buon viaggio», Lan XiChen fu l'unico a prendere parola, salutando zio e nipote anche per conto degli altri, i quali si unirono a lui solamente nel momento in cui dovettero inchinarsi gli uni agli altri. Erano in pubblico, per cui salutarsi in modo decoroso era quasi d'obbligo...ma ognuno di loro avvertiva un tale peso nel petto che se si fossero inchinati ancora di più sarebbero finiti con la faccia per terra e non vi sarebbe stato modo di rialzarli.

The Rise of the Yiling Laozu (Mo Dao Zu Shi FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora