Capitolo 1-4

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Wei Ying provò una spiacevole sensazione di vertigine quando riaprì gli occhi; nemmeno ricordava di essersi addormentato.
Che strano sogno aveva fatto: si era ritrovato il proprio cadavere davanti agli occhi e proprio a Gusu.
L'incensiere gli aveva fatto davvero uno scherzetto divertente e allo stesso tempo anche abbastanza terrificante.

«Wei Gongzi?», una voce delicata gli giunse alle orecchie, il cui suono ricordava lo scorrere sereno di un piccolo ruscello.
«Wei Gonzi, puoi sentirmi?», Lan XiChen lo chiamò ancora e finalmente Wei Ying riuscì a tornare alla realtà, mettendo subito a fuoco l'ambiente in cui si trovava, riconoscendo con orrore gli appartamenti privati di Lan QiRen.

«Cos'è successo?», domandò, spaventato dal suo stesso quesito, ma rasserenato dal fatto di avere i propri abiti ancora addosso. Per qualche motivo, finiva spesso per ritrovarsi completamente svestito dopo aver perso i sensi per un po'.

«Sei svenuto; WanJi è andato a recuperare delle medicine, sarà di ritorno in men che non si dica», spiegò Lan XiChen, passando con amorevole premura un panno umido sulla fronte sudata di Wei Ying.
«È stato un duro colpo per tutti. Il tuo corpo...», una mano pallida si aggrappò velocemente sulla spalla vestita d'azzurro del Lan, cogliendolo di sorpresa.

«Il mio corpo...quello era davvero il mio corpo?», neanche Wei Ying era capace di credere alle proprie parole, per ciò adesso osservava Lan XiChen con uno sguardo carico di timore, volendo sapere da lui  e da lui soltanto, il più onesto e leale uomo che avesse mai conosciuto, se quel che aveva visto poco prima di svenire fosse reale o se fosse il frutto di una crudele e spietata illusione.

«Sì...», entrambi restarono in silenzio, sconcertati, Wei Ying soprattutto.

Il suo corpo era ancora integro, e non solo: si era presentato ai cancelli dei Meandri delle Nuvole e sulle proprie gambe!
Cosa significava?
Come aveva fatto?!

«Wei Ying!», Lan Zhan si rifece vivo in quel momento, rilasciando un sospiro di sollievo quando poté constatare che il suo compagno si fosse ridestato e sembrava stare bene.

«Lan Zhan, dov'è? Dov'è il mio corpo? Devi dirmelo, ti prego!», non appena Lan Zhan gli si avvicinò, Wei Ying fu assalito da un'impetuosa fretta di vedere di nuovo e coi propri occhi il suo cadavere, poco gli importava di poter sembrare ridicolo a supplicare a quel modo.

«Wei Gongzi, se ti senti abbastanza in forze per camminare, allora ti basterà seguirci. Anche lui ti sta aspettando», Lan XiChen riferì quel messaggio con una pacatezza a dir poco spiazzante. Wei Ying sentiva chiaramente la tensione appesantire l'aria che li circondava e di certo non poté lamentarsene. Lan Zhan lo aiutò a rimettersi in piedi, per poi uscire dalla Sala Orchidea e dirigersi verso i giardini della Scuola. Lì erano in attesa quel tale, Wu Hui, assieme al Corpo creduto scomparso di Wei Ying.

Oltre ai due che più gli interessavano, erano presenti anche Lan QiRen, Jiang Cheng che mostrava un'aria più cupa del solito, Jin Ling, più rigido e teso della corda di un arco, affiancato da Lan JingYi e da SiZhui.
Per ultimi, ma decisamente i più importanti del gruppo, vi erano addirittura gli anziani Lan. Proprio loro, riservarono a Wei Ying, appena arrivato, uno sguardo accusatorio. Almeno così sembrava. Era difficile decifrare con sicurezza quale sentimento trapelasse da quelle austere figure, ma certo era che non fosse niente di buono a prescindere.

I Lan avevano basato la loro secolare esistenza al servizio della pace e dell'equilibrio del mondo, ma non conoscevano pietà per coloro che essi ritenevano pericolosi.
Wei Ying lo sapeva bene.

The Rise of the Yiling Laozu (Mo Dao Zu Shi FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora