Capitolo 3-4

48 6 1
                                    

Non ci volle molto tempo prima che altri Cultori, Capi Clan, Gran Maestri ed i loro seguiti giungessero a Lanling per poter partecipare alla prima Conferenza Dibattito disputata alla Torre della Carpa dorata, la prima dopo la morte di Jin GuangYao.

Inutile dire che la grandiosità di quelle Conferenze fosse proprio merito della capacità organizzativa del predecessore di Jin Ling, pertanto non v'era da stupirsi se il ragazzo avvertisse una pesante sensazione di nausea ogni qual volta le sue orecchie captassero dei commenti o delle critiche riguardo a come avrebbe gestito la Conferenza, a cavallo tra le altre cose con la sua ufficiale nomina a Capo Clan. 

Osservava con sguardo vitreo tutti i presenti nella Sala delle Fragranze dal posto d'onore, in attesa che tutti fossero stati serviti prima di poter dare inizio alle rigide procedure dettate dal protocollo che i suoi Maestri gli avevano impartito fin da quando aveva imparato a parlare.

Gli tremavano le mani, neanche poteva stringere Suihua per potersi tranquillizzare, poiché la spada era stata posta su di un supporto in oro e messa di lato al suo proprietario.
Jin Ling sentiva la chiara urgenza di aggrapparsi alla sua spada, quasi come se da essa riuscisse a trarre la sicurezza necessaria a ritrovare la propria pace interiore. 

Suo Zio una volta gli disse che attraverso Suihua sarebbe stato in grado di percepire la forza e la sicurezza di suo padre e che ogni qual volta si fosse sentito in difficoltà gli sarebbe bastata brandirla per ritrovare pace e coraggio.

Trasalì nell'esatto istante in cui si ricordò di "quale zio" gli avesse dato quel prezioso consiglio.

Una delle servitrici del Clan Jin avvisò il suo giovane signore che i loro ospiti fossero stati tutti attentamente serviti e che questi non attendessero altro che il discorso di apertura della Conferenza.
Jin Ling si alzò in piedi con in mano una ciotolina d'oro colma di pregiata acquavite alzata a mezz'aria e si schiarì la gola, portando l'attenzione dell'intera Sala su di sé.

In quel luogo non si trovavano solo i Capi Clan e le rispettive Scuole che avrebbero partecipato a quella Conferenza Dibattito, ma anche i Maestri che avevano seguito ed istruito Jin Ling proprio per quell'evento.
Inutile dire che il respiro sembrò mancargli per qualche istante, mentre passava in rassegna col proprio sguardo ogni singola persona presente quel giorno.

«Io...», la lingua sembrò paralizzarsi in un istante, così come il suo cuore minacciò seriamente di sfuggirgli dalla cassa toracica.
Cosa dire?
Il discorso che aveva preparato già da due mesi e recitato alla perfezione la sera prima si era come dissolto nel nulla; come della carta bagnata, dove l'inchiostro e le parole che avrebbero dovuto segnare il suo definitivo ingresso nel mondo degli adulti avevano perso ogni iniziale significato, divenendo un unico pastoso ammasso nero nella sua testa, creando unicamente scompiglio tra i suoi pensieri.
Il silenzio che lo circondava sembrava volersi fare beffe di lui, ritrovatosi a dover gestire un discorso inesistente e senza voce.
Lasciò che i suoi occhi vagassero ancora una volta sui volti delle persone che conosceva: dapprima si fermò su quello di Jiang Cheng, trovandovi come sempre un'espressione irata ad osservarlo. Guardò verso l'altro lato della Sala, dove incrociò i propri occhi a quelli più sereni e ancora vivaci dei suoi più cari amici: Ouyang ZiZhen, Lan JingYi e Lan SiZhui sembravano volergli trasmettere la loro vicinanza  attraverso i loro sguardi ancora addolciti dalla giovinezza.
Sorrise lievemente in rimando, ma ancora non emise un fiato, spostando invece i propri occhi castani ancora più lontano, come se stesse disperatamente cercando un paio di occhi dentro ai quali ritrovare le parole che aveva perduto.
Si ritrovò così ad incontrarne un paio molto simile ai suoi, i quali lo guardavano con sincera ammirazione e comprensione.
Wei Ying aveva in viso un'espressione dolce, quasi commossa.
Complice forse il fatto che la sua faccia appartenesse in verità ad un'altra persona che, da che Jin Ling ricordava, fosse sempre stata di natura amorevole, il giovane si sentì irradiato di orgoglio.
Tuttavia, ciò non sembrò bastargli per convincerlo a parlare.
Solo quando il suo sguardo si incatenò a quello più scuro e penetrante (ora protetto dalla maschera di bronzo) di Wei WuXian, allora il cuore di Jin Ling lanciò il segnale della sua immediata ripresa.
Quegli occhi brillavano di una luce nuova, che mai in nessun altro era riuscito a vedere. Era un bagliore intenso, che sapeva donare serenità in chiunque vi si fosse perso. Anche se appena visibili dalle fessure della maschera, quelle due perle nere sembravano riuscire a guardare al di là di uno scudo fatto di carne ed ossa, scavando a fondo fino a scoprire i lati più veri e nascosti di quella giovane anima.
«Carissimi ospiti, permettetemi di ringraziarvi dal più profondo del cuore dell'avermi graziato della vostra presenza quest'oggi», la ciotolina si levò ancora un po' più in alto.
«Sono lieto, anzi onorato di poter presiedere l'inizio della Conferenza Dibattito di quest'anno. A prescindere degli eventi che prenderanno luogo qui alla Torre della Carpa Dorata, lasciate che elenchi i maggiori argomenti che le nostre Scuole e Famiglie si ritroveranno ad affrontare»

The Rise of the Yiling Laozu (Mo Dao Zu Shi FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora