Perdite, Paure E Risvegli

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Era un lunedì mattina, stavo creando un quadro per il compleanno passato, di una delle mie migliori amiche.
C'era il sole fuori e i suoi raggi illuminavano gli interni di casa mia.
Con gesto istintivo prendo il cellulare.
Entro su Instagram.
"È morto Luca"
A fianco una foto del suo viso sorridente.

Luca è morto, come il suo migliore amico Valentino.
E come Luca io mi ritrovo quando morì Valentino.
Persa.
Spaesata.
Per non cadere devo essere costantemente vigile sulla mia testa.
Poi la notte sprofonda.
E ci sono momenti delle giornate in cui cado.
Non ho mai più ripreso in mano il quadro che volevo regalare alla mia migliore amica.

È un mercoledì mattina.
Mi alzo.
Faccio colazione.
Torno in camera.
Mi siedo sul letto.
Con gesto istintivo prendo il cellulare.
Entro su Instagram.
"È Luca, il ragazzo morto nel bosco mentre faceva trekking con un amico"
A fianco una foto del suo viso sorridente.

Com'è possibile, mi chiedo.
Non ci credo.
Di nuovo.
Di nuovo il mio cuore si spezza.
Nella mia mente: il vuoto.
Non mi scendono nemmeno le lacrime.
Continuo a guardare la foto incredula.

Penso che sono io a portare sfiga.
Due miei amici, con lo stesso nome, non ci sono più.
Penso che se questa è la vita, non voglio più vivere.

Mi guardo riflessa nello specchio del mio armadio.
I miei occhi sono ora velati da uno strato di liquido trasparente: sono solo tanti atomi che si muovono velocemente.
Io sono composta solo da atomi che velocemente si muovono.
Ma non sono solida.
Lo sembro, ma non lo sono.
È solo un illusione di chi non riesce a vedere.

Chiudo gli occhi.
Respiro profondamente.
Ascolto il mio respiro.
Le mie vicine di casa fanno rumore.
Questo mi permette di trovare il silenzio.
Ascolto il silenzio.
I miei pensieri cercano di sovrastare la mia attenzione.
Continuo ad ascoltare il silenzio.
Di nuovo la mente cerca di sovrastarmi.
Non glielo permetto.
Ancora la mente cerca di avere la meglio.
Non glielo permetto.
Ancora.
E ancora.
E ancora.
Ci riprova.
Ci riprova sempre di più.
Inizio a vedere una luce.
E a quel punto ci riprova sempre più velocemente.
E io sempre di più riesco a vedere quella luce azzurrina/bianca in fondo al tunnel.
Sento la pace.
Sento la mia anima.
La vedo.
Mi sento leggera.
Quasi impalpabile.

Ho paura di aprire gli occhi.
Mi dico di farlo, che non perderò quella magica sensazione.
Pianissimo li apro.
Lentamente mi alzo.
Mi guardo allo specchio.
Mi vedo bella.
Mi sento in pace.
Mi sento in un'altra dimensione.
Tutti i problemi e le paure sono svanite.
Nulla è più importante.

LÌ capisci che l'eternità esiste.
La vedi.
La senti.
La percepisci.
Sei dentro all'eternità.
Luca e Luca sono eterni come me.
Come tutte le cose.

Un abbraccio,
Gree✨

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