Quel dolore
di un lontano amore,
l'ho accolto e abbracciato
con la forza di un'uragano.
Mi ha insegnato chi sono
portandomi in basso,
in un abisso vuoto e straziante,
dove ho potuto assaporare la luce nascente
dal mio trasandato ventre.
Così sono rinata e rinasco sempre.Da bambina ho imparato l'amore, in famiglia e sognando.
Da giovane ho amato te, che sei stato il mio re: caparbio conquistatore del mio cuore.
Da grande ho imparato ad amarmi: il più grande merito che hai, qualcosa che non dipende da te, ma che hai scatenato dentro me.Eterna amante, scrivo di te.
Non dimenticandoti mai.
Non dimenticandomi di me.
Sapessi quante volte l'ho fatto, cos'hai causato: spaventato scapperesti,
ma d'altronde lontano, lo sei sempre stato.
Come per un'astronauta la luna è lontana,
te, giocatore di basket, non hai mai colto la palla al balzo.
Perdendo il viaggio della tua vita
hai scelto di dimenticarti della tua meta favorita.
Chissà se a quella ragazza hai mostrato casa mia,
dove sul ciglio del cancello attendevi sempre il mio rientro.Queste parole,
accusatrici troveresti,
il mio semplice cuore
in altro modo non saprebbe esprimere il proprio amore;
mi perdoneresti?
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Riflessioni quotidiane
NonfiksiQuante volte ci fermiamo a pensare? Quante volte dei pensieri aleggiano la nostra mente per qualche istante e poi svaniscono nel nulla? Quante volte invece altri pensieri permangono nella nostra mente a lungo, anche per mesi? Questo sarà il mio dia...