Ti ricordi quella volta in cui mi hai detto:
"Io e te ci rincontreremo ne sono sicuro, solo se lo vorrai."?
Te le ricordi?
-Che stupida, non puoi ricordartele. -
Con queste parole è finita la nostra storia.
Queste parole, dopo anni, rieccheggiano in un sogno.
Da allora mi torni in mente. Sporadicamente.
Per qualche attimo.
Ma quell'attimo è fatale.
Perché io ho creduto ad ogni tua singola parola.
E non so, se hai il potere di ammaliare le persone, ma con me funziona.Passano gli anni, non ti sento più.
Sembri essere sparito dalla faccia della terra.
Ogni tanto.
Sporadicamente.
Ti cerco ma non ti trovo.
Ti scrivo ma non visualizzi.
Chissà in quale cellulare è rimasto il tuo numero.Quel numero, che non ho mai voluto imparare a memoria perché quando ne avevi un altro, l'ho fatto.
Subito dopo ti ho visto sparire da un giorno all'altro dalla mia vita.
Senza un perché.
Mi passavi davanti tutti i giorni.
Vedevo che mi guardavi.
Che mi controllavi.
Da lontano, silenziosamente, ma sentivo i tuoi occhi su di me.
Non dicevi niente.
Era calato il silenzio.
E subito dopo sparivi dietro di me.
Intanto i numeri che, se composti mi permettevano di diminuire la distanza tra noi, mi affollavano ripetutamente la mente.Non te l'ho mai detto, e ad essere onesta l'avevo represso, 4/5 volte ti ho chiamato con il numero privato, solo per sentire la tua voce.
Poi alla quinta volta ho percepito il tuo nervosismo.
Ho chiuso e non ti ho mai più chiamato.
Nemmeno dopo.Nemmeno dopo che siamo tornati come prima.
Nemmeno dopo che sei entrato nella mia vita lasciandone i sorrisi più belli e le cicatrici più profonde.
Nemmeno dopo che non desideravo altro che sentire la tua voce.
Perché bastava quella a rendermi felice.
Bastava quella a migliorarmi la giornata.
Bastava semplicemente quella.
Il resto non contava nulla.
Perciò mi riascoltato i tuoi audio e sorridevo.Oggi la tua voce non la sento più.
Ultimamente ho avuto paura che la tua voce si fosse fermata.
E invece ti ho trovato.
"Di cosa ti sei occupato fino ad ora?", ti ho scritto in risposta ad una storia.
Ma che risposta del cazzo.
Cosa più banale non potevo scriverti.
Ma d'altro canto, cosa c'è di più banale che chiedersi cosa stai facendo?
.
.
.
Un pensiero di getto, senza pretese di comprensione.
Senza inizio né una fine.
O forse semplicemente non può esistere un'inzio e una fine.
Perché chi lo sa quando qualcosa inizia, e quando qualcosa finisce?
Voi lo sapete?Un abbraccio,
Gree✨
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Riflessioni quotidiane
Non-FictionQuante volte ci fermiamo a pensare? Quante volte dei pensieri aleggiano la nostra mente per qualche istante e poi svaniscono nel nulla? Quante volte invece altri pensieri permangono nella nostra mente a lungo, anche per mesi? Questo sarà il mio dia...