15/11/2014
Era un sabato.
Il concerto iniziava alle 20:30.
Io ero lì alle 19:15.Eri lassù in alto.
La tua voce inizia a cantare, poi si aggiunge l'organo.
Quella voce inizia a riempire tutto lo spazio circostante.
E così ti sentivi cullata.
Entri in un altro mondo.
In una realtà parallela.
Qualunque pensiero tu abbia, sparisce.
È come se tutto ciò che ti circonda si dissolva.
Non esiste altro che quella voce.
No, non è un effetto allucinogeno.
È il potere della musica.Nonostante quella voce l'abbia sentita molte volte, a volte ascoltandola ne rimango talmente tanto in contemplazione che penso sia un dono.
Un dono divino.
Non trovo altra spiegazione.Un dono che ogni volta è capace di sorprendermi come se fosse la prima volta.
Come se non l'avessi mai sentita prima.Mi manca ascoltare quella musica salvifica.
Ma d'altronde ne sono sempre stata certa: sono momenti preziosi, preziosissimi, unici.L'unico altro luogo che mi fa sentire così è Roma.
Ed in particolare, condizioni esterne permettendo, il sostare davanti al tempietto di Esculapio, nel parco di Villa Borghese.A voi è mai capitata un'esperienza del genere?
Attendo curiosamente le vostre risposte.
Un abbraccio.
Gre ✨
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Riflessioni quotidiane
SachbücherQuante volte ci fermiamo a pensare? Quante volte dei pensieri aleggiano la nostra mente per qualche istante e poi svaniscono nel nulla? Quante volte invece altri pensieri permangono nella nostra mente a lungo, anche per mesi? Questo sarà il mio dia...