Il Ritorno Dell'Ansia

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Cerco di respirare profondamente,
il petto è pesante: sollevo con la cassa toracica un masso enorme.
Quel masso è piombato su di me direttamente dalla montagna di pensieri che mi circolano nella mente ogni giorno.
Dalla montagna di volte che ho pensato e messo a disposizione la mia vita è le mie energie per le persone sbagliate.

Maledetto quel giorno che ho provato a fare un lavoro che non si adatta a me.

Quando mai potrei parlare con persone totalmente disinteressate a riguardo di problemi seri?
Le persone hanno già i loro problemi, una misera pensione, o uno stipendio totalmente irrisorio.
Per cambiare il mondo, per risolvere i problemi, servono persone sul campo, e altre che sensibilizzando.
A che serve chiedere 30€ a persone che quei soldi gli servono per farsi la spesa o per pagare la benzina per andare a lavoro?

Quel giorno, mentre "lavoravo" ebbi un attacco di panico: impensabile.
Mai successo!
Erano anni che non ne avevo uno, e mai e poi mai avrei pensato mi potesse capitare mentre lavoravo.
Sentivo il respiro farsi veloce sotto ad una mascherina.
Il cervello stava via via esplodendo.
Se avessi chiuso gli occhi sarebbero uscite delle lacrime represse.
Volevo solo scappare.
Volevo solo sparire.
Volevo che questa cosa se ne andasse, mi lasciasse vivere.

Da allora però, ho questo peso sul petto e la voglia di staccare la spina.
Vorrei sentire le onde del mare abbattersi sugli scogli.
Vorrei avere la sabbia tra i piedi (che tanto odio come sensazione).
Vorrei stare ore, come da bambina, nell'acqua salata e di tanto in tanto sorseggiarne il sapore per riprovare quella sensazione che al solo pensiero ricordo.

Quanti anni persi a fare i vili interessi altrui.
Quanti anni di vita divorati dal tempo.


Avete mai provato queste sensazioni?
Personalmente non le auguro a nessuno.

Un abbraccio,
Gre✨

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