È un venerdì mattina.
Fuori piove a dirotto.Mi ricorda uno degli ultimi giorni di scuola insieme a te. Pioveva. Mi rifugiai sotto al tuo ombrello. Non ne eri entusiasta: non era timidezza, sembrava più un fastidio.
Mi ricorda quel giorno di novembre in cui ti venni a vedere. Avevo freddo. Mi prestasti la tua felpa. Poche volte nella mia vita sono stata così bene.
Mi ricorda quel giorno di gennaio: in quell'orrenda stanzina che insieme a te sembrava un anfratto del paradiso.
È venerdì mattina: come tutte le mattine in cui, felice, mi svegliavo, pensando che quello era il nostro giorno della settimana per stare insieme.
È venerdì mattina, il mio pallone da basket preso con i punti del supermercato è stato gonfiato.
Lo afferrò, facendo assaporare nuovamente alle mie dita, il gusto della sua superficie. Lo porto in camera, ci gioco un po'.Afferrò il cellulare: "She said YES!"
Brividi percorrono il mio corpo.
Ora è finita. Finita davvero.
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Riflessioni quotidiane
Non-FictionQuante volte ci fermiamo a pensare? Quante volte dei pensieri aleggiano la nostra mente per qualche istante e poi svaniscono nel nulla? Quante volte invece altri pensieri permangono nella nostra mente a lungo, anche per mesi? Questo sarà il mio dia...