1. Bobrum- Isola di Orak

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         DUE ANNI DOPO LA PARTENZA PER LA LUNA DI MIELE...


Una sera d'estate, in mezzo al mare, cullati dalle sue onde, Can e Sanem si coccolavano abbracciati ai piedi dell'albero della vela principale della loro barca, "LA FENICE & L'ALBATROS", o come la definiva Can, la barca di Can e Sanem.

Can accarezzò dolcemente le braccia di sua moglie accoccolata sul suo petto.

"Dormi?", le chiese.

"No... in realtà sto ascoltando il ritmo del tuo cuore. Mi rilassa." rispose Sanem ad occhi chiusi con il sorriso sulle labbra stringendosi ancora di più al petto di suo marito.

"Mhh, e cosa dice?" chiese Can accarezzandole i capelli.

"Batte forte... come sempre."

"Lo sai che mi piace fare rumore in tutto ciò che faccio, no? E questo vale anche per il mio cuore... soprattutto quando ci sei tu vicino, Sanem Divit!" ammise.

Sanem affondò la testa nel petto di suo marito arrossendo violentemente. Iniziò a sventolarsi con la mano.

Can vedendola le disse sorridendo: "Hai caldo?"

"No, è solo che quando mi chiami Sanem Divit... non so cosa mi succede, non riesco ancora ad abituarmici. E' come un sogno! E' bellissimo e tutto dentro di me trema dall'emozione ogni volta che pronunci quelle parole." Can abbracciò sua moglie ancora più stretta.

"E cosa succederebbe se ti chiamassi "moglie del mio cuore"?" le chiese allora.

"Ah, Can... vuoi farmi sciogliere?" disse lei ancora rossa in viso nascondendo la testa ancora di più tra le braccia di Can.

"Adesso sto andando a fuoco!" esclamò.

"Ma io ti mangio di baci!" Disse Can illuminandosi con il suo solito sorriso smagliante. Da quando si erano sposati non aveva mai visto Can così felice e sorridente, ed era ormai risaputo che la felicità di lui, era di riflesso, la felicità di lei.

"Guarda che timida che sei diventata! Che faccino! Sei troppo dolce!" Can alzò il mento di Sanem verso di lui, si guardarono negli occhi l'un l'altra, in quel modo dolce e assolutamente unico che avevano, per un tempo che parve infinito. Ogni volta che succedeva, era come se il tempo si fermasse. Il luccichio nei loro occhi parlava per loro.

Non avevano bisogno di parole perchè tutto quello che sentivano era lì: nei loro sguardi completamente devoti l'uno per l'altra.

Il mondo circostante spariva, si azzeravano il tempo e lo spazio.

Can non seppe resistere alla vicinanza di quella bellezza e la baciò. Erano insieme. Erano soli... ed erano sulla loro barca. C'era il mare, c'erano le stelle e c'era il fuoco ardente del loro amore. Sanem riconobbe lo sguardo di Can ed espresse a parole quello che lui esprimeva con gli occhi. "Io, te e la natura."

Can sorrise annuendo. "Per sempre." gli sussurrò.

Poi cambiò argomento.

"Sei stanca?" le chiese.

"Se ti riferisci alla nostra "piccola" escursione di oggi, un po', ma ammetto che è stato divertente." Sanem sorrise ripensando a quella mattina.

11 ORE PRIMA...

Dopo aver raggiunto le Galapagos per coronare il sogno di Sanem, si erano ripromessi di lasciarsi guidare dal mare per le mete successive. Non volevano pianificare troppo, così si lasciarono trasportare dalle sensazioni e dall'istinto che il mare generava in loro. Fu solo dopo essere tornati nei pressi della loro terra natia che a Can venne in mente un piccolo angolo di paradiso a soli 9 miglia di distanza da Bodrum. Si trattava di una piccola isola protetta, disabitata e completamente naturale. Quel posto non era solo bello, ma anche molto importante per Can, come ebbe modo di scoprire in seguito Sanem.

1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora