9. Casa dolce Casa

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Raggiunta la tenuta, Sanem si sentì subito in pace. Rilassata. Tranquilla. Quel posto aveva una tale capacità di farla sentire bene che non riusciva a spiegare. Si guardò intorno. Era tutto come lo aveva lasciato. Il verde del giardino, l'amaca, il ponticello che portava al tavolo esterno. Addirittura c'erano già i pouf e le poltroncine posizionate fuori nel punto in cui le aveva disposte lei a suo tempo. Pensò subito a Mihiriban. Sicuramente era stata lei. "Ah, che cara che è sorella Mihriban!" Pensò Sanem dentro di sé.

Arrivarono alle scalette del suo vecchio loft e Can vide subito una busta attaccata alla vetrata d'ingresso.

"Sanem!" Disse Can indicando la busta.

Sopra c'era scritto "A DUE PERSONE SPECIALI."

Can staccò la busta dal vetro e la porse a Sanem che aprì e lesse ad alta voce.

"Benvenuti miei cari figlioli,

spero che sia tutto di vostro gradimento. Ho sistemato in modo tale che il vostro arrivo sia il più confortevole possibile e possiate sistemarvi tranquillamente. Tutto procede come stabilito. Nessuno vi disturberà, tranne la sottoscritta stasera, che non vede l'ora di riabbracciarvi. Sappiatelo!

Bentornati!

Vostra Mihriban. :)"

"Ah, sorella Mihiriban... ma che carina!" disse Sanem con la lacrima facile.

"Ah, si è stata davvero gentile." confermò Can. "Dai entriamo."

Sanem prese le sue chiavi ed aprì. Stava per entrare quando Can la fermò.

"Aspetta, no, no, no, ferma!"

Can posò le valigie a terra e con un slancio prese Sanem tra le braccia.

"Ahh! Can! Can! Ma che fai?"

"Un' entrata come si deve! Porto mia moglie oltre la soglia di casa, come da tradizione!"

"Ah, che romantico!" esclamò lei.

Sanem le mise le braccia al collo mentre lui la portava sul divano. La posò delicatamente sulle sue gambe una volta seduto. Sanem prese il viso di Can tra le mani e lo baciò, Can rispose al bacio di lei con passione.

"Mh, questo si che è un benvenuto, mogliettina mia!"

"Furfante!" Disse ridendo e poi..."Benvenuto a casa, marito mio!"

"Beh, tecnicamente non è proprio casa nostra ma..." disse Can.

"Ah, come? Hai sentito cosa ci ha detto Mihriban, vero? Non dire una cosa del genere davanti a lei o si offenderà a vita con noi." Lo mise in guardia Sanem.

Poi guardandosi intorno continuò:

"A me piace così tanto questo posto! E' strano ma ogni volta che sono qui mi sento in pace con me stessa. Mi sento a casa. Questo posto mi fa bene all'anima. C'è la natura, l'aria pulita, la tranquillità. C'è tutto. E ci sei tu!" Disse Sanem accarezzando il viso di Can.

"Anche a me piace molto questo posto. C'è il mare, c'è la foresta, l'aria pulita, la tranquillità... Mi ricorda un po' il nostro vecchio capanno! Quella sensazione di libertà dal mondo esterno. Per questo prima stavo dicendo che "non è tecnicamente casa nostra" ma è come se lo fosse. Quando senti di appartenere ad un posto anche se non è tuo materialmente, ecco." precisò.

"Capisco cosa vuoi dire. Dobbiamo parlare dei nostri progetti futuri." disse Sanem.

"Per quanto Mihiriban mi abbia dato le chiavi di casa dicendo che è mia, non lo è materialmente. E so che non possiamo approfittare troppo della sua gentilezza, ma per adesso penso che sia la soluzione migliore per noi."

1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora