Quando arrivarono alla tenuta, Deniz e Bulut stavano caricando ceste di frutta e verdura sul pick up da portare al villaggio. Can parcheggiò accanto a loro. Aiutò Sanem a scendere dalla macchina e si avvicinò per dare una mano a Deniz.
NEL FRATTEMPO...
Mihriban approfittò del momento di solitudine ed uscì di casa trascinando un trolley. Deniz e Bulut erano al villaggio. E Can e Sanem non sarebbero tornati prima di sera, pensò. Era il momento giusto. Non sopportava gli addii. In mano stringeva una lettera. Fece un respiro profondo e si incamminò. Mentre aspettava l'arrivo del taxi, decise di passare, un ultima volta, nell'orto. Era più semplice salutare le sue piante, che le persone che abitavano con lei. Dopodichè giunse alla casa con piscina dove aveva soggiornato Aziz. L'aprì, entrò, si girò intorno e cercò il posto perfetto. Appoggiò la busta ad un porta spezie posizionato sul piano della grande isola della cucina, affinché fosse ben visibile dall'ingresso. Sulla busta si leggeva chiaramente "PER CAN & SANEM".
Poi uscì, chiuse la porta e si avviò al parcheggio ad aspettare il taxi che aveva chiamato. Arrivò lì a capo basso, con le lacrime agli occhi. Si fermò quando si sentì chiamare. "Mihriban!"
Alzò lo sguardo e vide che erano tutti lì. Can, Sanem, Bulut e Deniz che la fissavano. Fu colta di sorpresa. E in quell'istante notò come lo sguardo di tutti passò dal suo viso alla valigia che aveva con sé. Ormai era fatta. Doveva affrontarli. Si asciugò le lacrime agli occhi, fece un respiro profondo, sfoderò uno dei suoi sorrisi e si avvicinò.
"Sorella Mihriban? Cos'è quella valigia? Che ci nascondi?" chiese Bulut.
"Per caso, hai deciso di seguire il mio consiglio e andare ad un corso di yoga?" chiese Deniz.
"Possiamo accompagnarti noi, nel caso. Stiamo andando al villaggio. E' di strada." disse Bulut.
"No, ragazzi. Grazie. Non serve." disse Mihriban con la voce rotta, trattenendo le lacrime.
Can che era il più vicino a lei, allungò una mano, e la posò sulla sua spalla in segno di conforto. "Sorella Mihriban, tutto ok? Dove stai andando?"
Mihriban scambiò un'occhiata fugace con Sanem.
Aveva capito bene.
Sanem rimase pietrificata, gli occhi spalancati le si stavano riempiendo inconsapevolmente di lacrime. "No..." disse Sanem con la voce che uscì a malapena, senza staccare lo sguardo dal suo.
"Ragazzi, me ne vado." disse Mihriban.
"Cosa?!" esclamò Deniz.
"Come?!" esclamò Bulut.
"Perchè?" chiese Sanem.
"Dove?" chiese Can.
"Vado a Cuba. Raggiungo tuo padre. Devo parlare con lui faccia a faccia. Volkan, come sapete è volato là. Ha chiamato ieri, ha trovato molte informazioni utili. Ha fotografato Selim con diverse persone su cui sta ancora indagando al momento. Ho deciso di partire anche per questo. Da qui non posso fare niente, ormai. E io ho bisogno di seguire questa storia in prima persona e portarla a termine. Non posso stare ferma ad aspettare che qualcuno mi dia informazioni. Devo essere presente. Vedere e capire con i miei occhi... e agire di conseguenza." spiegò cercando di essere il più convincente possibile.
"Mihriban, ma sei pazza? E' pericoloso!" esclamò Sanem.
"Perchè? Per suo padre non è pericoloso?" esclamò Mihriban con foga.
Tutti si pietrificarono.
Continuò. "Lo è! E' pericoloso. E lo sta facendo nonostante lui non c'entri niente in questa storia. E nonostante le sue condizioni di salute. E io non posso sopportarlo. Non posso tollerare l'idea che lui stia rischiando così tanto per me. Io DEVO andare." scandì bene e con forza le parole.
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1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)
FanfictionVi siete innamorati della favola di Can e Sanem e siete rimasti con quella voglia di sapere come sarebbe continuata la storia? Magari vi siete chiesti come avrebbe reagito lui alla scoperta della gravidanza di lei? O come sarebbe stato bello vederli...