Una volta fatta colazione, Can esclamò euforico: "Bene siamo pronti a partire Macho!"
"Ok, CapCan! Allora io mi occupo dei parabordi e dell'ancora, visto che sono questi i ruoli che hai riservato al povero Macho..." rispose Sanem mettendosi sull'attenti.
"Mh, sento un leggero tono accusatorio nei miei confronti..." commentò Can.
"Beh, sbaglio Capcan o non mi hai fatto mettere in pratica nient'altro? Avevi paura che rompessi la barca! Che non fossi in grado! Ammettilo!" Lo accusò Sanem.
"Nooo, amore, ma scherzi?! Tu sei bravissima eh! E sei in grado di fare qualsiasi cosa. Io credo in te, lo sai, ma i mari che abbiamo affrontato non sono facili da gestire. Non lo sono stati per me che ho un po' più di esperienza nel viaggiare, figurati per la mia bella Macho, che per quanto bravissima è ancora alle prime armi. Se ci fosse stato un guasto, ad esempio, nella zona delle Galapagos non sarebbe stato facile da risolvere, capisci? E poi il mare è imprevedibile. Per quanto pensi di conoscerlo in un attimo ti sorprende e non sai più come gestirlo. Io ho dovuto combattere e convivere con questo." disse Can, poi guardando l'espressione imbronciata di sua moglie, proseguì. "L'ho fatto per il tuo bene! E volevo che tu ti godessi il viaggio." cercò di convincerla.
"Ok, ok, allora tolgo l'ancora e poi vado a finire di raccogliere le ultime cose in giro per la cabina." sbuffò Sanem.
"No, no, no, no. Dove scappi? Ho una sorpresa per te, ricordi?"
"Ah, è vero.... e qual'è questa sorpresa?" si illuminò Sanem.
"A tutto il discorso che ti ho fatto adesso c'è un MA." disse Can.
"In che senso?" chiese sua moglie.
"Nel senso che è vero tutto quello che ho detto riguardo al mare, ma oggi c'è un nuovo capitano a bordo... CapMacho!"
"Come? Io? Davvero? Sono stata promossa?" esclamò Sanem su di giri.
"Si, oggi la guiderai tu la barca fino a casa."
"Ah, Can!" Sanem gettò le braccia al collo di suo marito riempiendogli la guancia di baci.
"Tanto tu sei bravissima, con la tua memoria fotografica ti ricorderai sicuramente ogni nozione di guida." la incitò sarcasticamente Can cogliendo il punto debole di sua moglie.
"Ah!" Sanem si schiarì la gola dandosi un tono... "Certo, certo...come no." Dentro di sé sapeva che non si ricordava poi molto delle nozioni tecniche che Can le aveva insegnato, perchè durante le lezioni era troppo impegnata a guardarlo, per prestare attenzione al resto.
"Dai, fammi vedere che cosa sai fare CapMacho!" la incitò Can. "Ah, ma prima ogni comandante che si rispetti deve avere il suo cappello da capitano. Aspetta qui."
Can scese in cabina e tornò poco dopo con i cappelli che Cey Cey e il resto della squadra della Fikri Harika gli avevano regalato prima della loro falsa partenza, ovvero prima che Can perdesse la memoria nell'incidente stradale.
Sistemò il cappello da capitano sulla testa di sua moglie e lui si mise il cappellino da marinaio che solitamente portava Sanem.
"Ecco fatto, perfetta! Adesso CapMacho..." disse prendendola per mano e conducendola davanti ad uno dei due timoni della barca.
"Come si chiama questo, te lo ricordi?" Chiese Can divertito.
"Pss... " Sanem lo guardò con la faccia di una che la sa lunga a riguardo. "Questo è il volante!" esclamò.
"Non proprio, quello è della macchina, in mare viene chiamato... come?"
Sanem ci pensò un attimo..."Aspetta... mhhh."
"Ti do un indizio inizia con la lettera T." disse Can.
"T- t- ti.... TIMONE!" esclamò di colpo Sanem.
"Ben fatto, amore mio, ben fatto!" Le disse Can abbracciandola.
"Hai visto che lo sapevo! Ah, adesso con questa, mi hai fatto ricordare tutte le nozioni tecniche che sapevo sulla barca." si gasò.
"Bene, ti ricordi anche come si avvia la barca?" le chiese poi.
"Giro questo!" Disse Sanem girando il timone a destra e a sinistra.
"Con quello decidi la direzione, ma per accenderla?" insistè Can.
"Ehm... un aiutino?" chiese Sanem vergognosa.
"Va bene, questa parte la facciamo insieme così saremo al sicuro." Can guidò le mani di Sanem a premere il tasto di accensione della barca, a togliere l'ancora, e a prendere confidenza con le manovre di avvio. Una volta avviata, per un pò guidarono il timone insieme con le mani di Can che accompagnavano quelle di Sanem. Poi, una volta partiti e aver preso la rotta giusta, Can lasciò il timone nelle mani del capitano.
"Can oddio, Can! La sto guidando davvero! Non ci posso credere! Adesso sono diventata pure un capitano e una donna di mare!"
"E che donna di mare!" le disse Can facendogli l'occhiolino con fare accattivante e mandandogli un bacio.
"Furfante!" Sanem in risposta mandò un altro bacio. "Ecco, diciamo che prima esisteva solo un uomo di montagna trasformato in uomo di mare e adesso abbiamo una ragazza di quartiere trasformata in una donna di mare a tutti gli effetti. Il marinaio ha trovato la sua musa!" disse lei.
"Ok, donna di mare, adesso il timone è tutto tuo." Gli disse Can. "Io starò qui, e mi godrò il viaggio, la bellissima giornata estiva soleggiata, il cielo limpido e senza nuvole e la brezza leggera dovuta al movimento della barca... e soprattutto la vista."
E per vista Can non intendeva esattamente il paesaggio attorno a sé, per quanto meritasse uno sguardo. Ma intendeva la creatura meravigliosa che aveva davanti. La sua musa con lo sguardo concentrato sulla guida, il volto illuminato dal suo sorriso, i capelli al vento lunghi e schiariti dal sole, una bellissima abbronzatura dorata in cui spiccava il suo sorriso perfetto, il tutto incorniciato da un abito bianco lungo fino ai piedi, a spallini, con uno spacco che lasciava intravedere le gambe a seconda del movimento e su cui spiccavano dei sandali alti alla schiava. L'abito aveva uno scollo a V sul decoltè che terminava con un incrocio di lacci sul retro, lasciando parte della schiena scoperta. Agli occhi di Can quella era una visione celestiale. Stava sognando ad occhi aperti. Era una Dea greca che lo lasciava senza parole. Così prese la macchina fotografica esenza pensarci due volte iniziò a scattare.
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Ciao lettore :)
Grazie per aver letto anche il sesto capitolo.
Se ti va, lasciami un commento.
Al prossimo!
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1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)
أدب الهواةVi siete innamorati della favola di Can e Sanem e siete rimasti con quella voglia di sapere come sarebbe continuata la storia? Magari vi siete chiesti come avrebbe reagito lui alla scoperta della gravidanza di lei? O come sarebbe stato bello vederli...