34. La prima ecografia

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Sanem si era ripresa completamente dalla caduta. Nelle settimane successive all'incidente era rimasta ferma alla tenuta. Man mano che riprese le forze si tenne occupata con il lavoro, fino a tornare occasionalmente in agenzia con Can. Nel frattempo aveva portato avanti il lavoro sul libro. Il laboratorio di creme aveva dato l'ok per le nuove formule della linea maschile di cui sarebbe iniziata la produzione a breve. Ed era talmente ispirata, che le venne l'idea di creare anche una linea per bambini. Per il momento sarebbe rimasta solo un'idea, ovviamente. La gravidanza, ancora segreta a tutti, la rendeva troppo sensibile agli odori, ma si prospettava un'ottima idea per il futuro.

Era appena entrata nell'ottava settimana. Lei e Can si trovavano alla "Sanem." I lavori strutturali erano finiti e iniziavano ad arrivare gli arredi. Quando usciva di casa Sanem camuffava le sue prime rotondità con i vestiti. All'apparenza sembrava solo un ennesimo cambio di stile e questo era ciò che voleva far credere.

Ad un certo punto, mentre stava controllando delle cose nel suo ufficio, la nausea mattutina si fece sentire. Can, che nel frattempo stava parlando con Bulut e Deniz, la vide correre verso il bagno.

"Ma dove corre?" chiese Deniz.

"Ah!"esclamò Can "E' al telefono, corre a rispondere a Mevkibe, sai com'è fatta, no? Se non risponde sono guai!" mentì.

"Ah, si. Lo so bene." rispose Deniz sospirando.

"E va in bagno a rispondere?" chiese Bulut.

"Lì prende meglio." rispose Can.

"Ehm... quindi rimaniamo così, d'accordo?" disse Can concludendo il discorso.

"Ok. Se arrivano altri arredi ti avviso." rispose Deniz. "Bulut mi darà una mano."

"Io adesso scappo. Devo ritirare delle certificazioni in laboratorio per le creme." disse Bulut guardando l'orologio.

"Io invece salgo da Cey Cey. Prima mi cercava." si ricordò Deniz.

"Andate, andate, ragazzi. Vi ho trattenuto a sufficienza. E grazie."

Can fece finta di guardare i documenti che aveva tra le mani mentre i due risalivano alla Fikri Harika. Appena si accertò che fossero spariti, si diresse alla porta del bagno femminile.

Bussò.

"Sanem? Amore, sono io. Tutto ok?" le chiese.

Bussò di nuovo. "Sanem!"

La porta si aprì. "Tutto ok." rispose lei uscendo.

"Nausea mattutina?" chiese lui.

"Mh, mh." disse Sanem facendo cenno di sì con la testa.

Can le massaggiò la schiena.

"Passata?" le chiese dolcemente.

"E' passata... o almeno spero." rispose lei.

"Ma non pensiamoci. Oggi lo/la vedremo." disse Sanem. "Sono troppo emozionata. E tu?"

"Io sono troppo felice." disse Can.

Arrivò il pomeriggio e l'ora dell'ecografia. E appena la dottoressa posizionò la sonda sulla pancia e si inizò a sentire il battito, ci fu la sorpresa. "Ma..." disse Sanem... "c'è l'eco?"

"Cosa c'è dottoressa?" Chiese Can vedendo la sua espressione perplessa.

"Nessun problema. Fatemi sono controllare bene. Dal monitor si vedeva i punti in cui zoommava e controllava. Ebbe la conferma.

"Come pensavo. Signori Divit, voi aspettate 3 gemelli."

"Cosa?!!!!" esclamarono in coro Can e Sanem all'unisono.

1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora