Capitolo 17- Troll!

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I preparativi furono fatti in fretta per non sprecare tempo. Montammo chi a cavallo e chi sulla carrozza. Flick chiese di poter riposare, come aveva suggerito a me poc'anzi.

Camminammo ininterrottamente fino all'ora di pranzo. Ci fermammo qualche minuto soltanto per dividerci le provviste e rimpinzare le borracce d'acqua, poi il viaggio proseguì.

Atoldir rimase sulle sue per tutto il tempo, dandoci le spalle e portando il broncio come un bambino. Era chiaro che avrebbe voluto tornare indietro anziché proseguire, ma alla fine aveva dovuto cedere. Keta e il bardo, seduto di fianco a Pin, intavolarono una conversazione frivola su ciò che era la loro vita quotidiana, dialogo di cui ascoltai qualche parola e partecipai poco.

Mi interessai solo quando il figlio di Aliteo chiese qualcosa su Flick.
«Che genere di rapporto avete con il re e la principessa?» domandò, riferendosi al figlio di Veive e di Halos.
«In che senso?»
«Tu suonavi a palazzo, giusto? Come sei arrivato a lavorare a Lloyd?»

«Beh, ho sempre girato le contee per portare la mia musica e la mia magia. Mi guadagno da vivere così. Ho visitato anche la Roccaforte Candore, una volta; terribile il clima, lì a Gelaurora. Decisi di stabilirmi a Lloyd per diversi motivi.»
«Per esempio?»
«Innanzitutto è abbastanza vicina a Liunene, perciò fare avanti e indietro non è poi così faticoso; inoltre i figli di Feria danno molte feste e ricercano tanti musici che, detto tra noi, pagano anche bene» concluse facendo l'occhiolino.

Mi chiesi se, tra i motivi per cui avesse scelto di suonare proprio alla corte di Lloyd, ci fosse anche il suo amore segreto per la principessa Lucy, o se questo suo sentimento fosse nato in un secondo momento.

«E Flick invece? Come è arrivato a corte?» curiosò ancora Keta, spostandosi con il suo destriero più vicino, come se lo aiutasse a sentire meglio.
«Come sia arrivato non ne ho idea. L'ho conosciuto dopo averlo beccato... insomma, dopo lo scandalo. Come mi sembra di avervi già detto, Foilir mi ha chiesto di tenerlo d'occhio da quell'evento.»
«Non ha pensato a una punizione peggiore che avere un gentile musico come guardia del corpo?»
«In effetti sì... ma poi Lucy ha insistito...»

Sentii il suo cuore accelerare nel pronunciare quel nome. Che situazione tenera e allo stesso tempo sfortunata. Il figlio di Veive si rattristò per un attimo. Lo avevo sempre visto come una persona gentile e riservata, un po' timido forse. Non stentavo a credere che non avesse mai avuto il coraggio di dichiararsi a una donna, per di più così irraggiungibile. Eppure, quel suo batticuore mi fece intendere che aveva ancora un pizzico di speranza e, chissà, coraggio.

«Come mai? Erano in buoni rapporti?» indagò Keta. Che curiosone.
«Quello che so è che la principessa lo aveva assoldato per portare le sue lettere. Una volta scoperto, venne condannato in prima battuta per tradimento. Lucy supplicò suo padre, prendendosi tutte le colpe. Tuttavia, nei giorni in cui il re stava ancora prendendo la sua decisione, venne denunciato il furto di qualcosa di molto prezioso per la principessa; la colpa fu affibbiata – ingiustamente o meno –  a Flick.»

Il bardo fece una pausa. Dovetti trattenermi molto dal chiedergli un'infinità di domande che mi frullavano nel cervello. Cosa era stato rubato? Perché era così importante per la giovane principessa? E perché voleva difendere Flick?

«Dopo un duro litigio tra Foilir e Lucy, quest'ultima fuggì nella sua camera e mi chiese di allietare il suo dolore con la musica. Nascose il viso nel cuscino morbido, mentre io suonavo una melodia al pianoforte che ha nella stanza da letto» continuò il figlio di Veive, un po' giù di morale.
«In quella sede, mi raccontò di aver incontrato Flick per la prima volta nei giardini del castello di Lloyd, mentre passeggiava con il suo famoso "amante", il figlio di Ixion. Nessuno doveva sapere di questi incontri, perciò Lucy pagò il silenzio di Flick. Ma i figli di Halos bramano ricchezze, così il mascalzone si ripresentò dalla principessa esigendo altro denaro. In cambio, Lucy lo pregò di portare una lettera al suo amato nella contea di Ordya, dando inizio allo scambio epistolare.»

La figlia dell'IngannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora