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Circa trent'anni prima
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Chandra
—La regione dei laghi è molto diversa da Euphanor e ne rimasi ammaliata. La Roccaforte Acquamarina è... beh, di certo non mi aspettavo fosse una Roccaforte. Sembra un immenso lago pieno di isolette grandi poche decine di metri, ciascuna popolata da al massimo due o tre casette di legno e paglia. Ogni affioramento di terra è collegato a quelli attorno tramite passerelle, ponticelli o, dove l'acqua è più bassa, da stradicciole di sassi che emergono dalla superficie.
Muovermi era difficoltoso, poiché le distanze erano pensate per persone alte una volta e mezzo me e con le gambe sottili e atletiche. I figli di Veive che saltellavano da un'isola all'altra sembravano danzare sul pelo dell'acqua da quanto erano eleganti e abituati. Io invece rischiavo di scivolare a ogni passo che compivo. Senza il sostegno di Noienyr, sarei uscita dalla Roccaforte fradicia.
Ci accampammo un po' spostati dal centro: l'umidità era tremenda di notte. Pensai che i figli di Veive fossero azzurri perché l'acqua permeava nei loro corpi a tal punto da infilarglisi nelle vene. Sempre che avessero ancora del sangue, considerato che la popolazione di zanzare era sicuramente più elevata di quella di esseri umani.
Dopo esserci riposati un po', iniziammo le ricerche. Prima tentammo passeggiando nei dintorni della Roccaforte, ma di Eucalipto Arcobaleno neanche l'ombra. Noienyr parlò con degli individui vestiti in maniera bizzarra: giacche di pelle nera davano loro un'aria da duri, ma sulle loro teste troneggiava un elmo azzurro perfettamente tondo con una piccola visiera davanti che mi fece scappare un sorriso. Due cavallucci marini con le code arrotolate e le labbra sporgenti, simbolo di Liunene, erano disegnati sui due lati opposti, sopra le orecchie, entrambi rivolti in avanti.
«Sono gli Elmetti Azzurri» mi spiegò Noienyr, facendomi ridere.
«Cosa ridi! Si chiamano così!» mi rimproverò bonariamente.
Cercai di tornare seria. «Ti credo, ti credo, ma chi sono? Perché vanno in giro con degli elmi?»
«Uff, possibile che debba spiegarti tutto?» mi prese in giro lui.
In risposta, gli feci la linguaccia.«Gli Elmetti Azzurri sono ciò che c'è di più simile a un esercito qua a Liunene: mantengono l'ordine, presidiano i confini lungo la Strada di Vetro, cose così. Non credo abbiamo molto da fare, i due piantoni a cui mi sono rivolto mi sembravano assai annoiati.»
Li osservai da lontano. Ballonzolavano sulle piattaforme galleggianti e si spingevano a vicenda come se nulla fosse, rischiando di far volare i loro preziosi elmi nell'acqua più e più volte.
«Se la nostra sicurezza è nelle loro mani, siamo fregati...» commentai divertita.
Noienyr mi appoggiò un braccio sulle spalle e rise: «Per fortuna ci sono io a proteggerti!»Mi spinse delicatamente in avanti aggiungendo: «Mi hanno detto che da quella parte c'è una casa rifornita di libri; se cerchiamo qualcosa, dobbiamo andare lì, hanno detto.»
Attraversammo un ponticello il cui legno era impregnato di umidità. Del muschio verde scuro cresceva sia sulle assi che calpestavamo sia su quelle che fungevano da corrimano. Arrivati alla fine della passerella, dovetti pulirmi le mani che erano diventate marroni per la sporcizia. Un secondo più tardi, un figlio di Veive balzò da una parte all'altra del ponte toccando giusto due tavole di legno con le punte dei piedi, superandoci con leggiadria. Credo ci stesse beffeggiando.
La casa che ci era stata indicata apparteneva a un anziano signore che aveva raccolto durante la sua vita una serie di vecchi tomi su disparati argomenti, mettendoli a disposizione di chi ne avesse bisogno. Per poter cercare ciò che ci serviva, mi offrii di aiutarlo a ripulire i polverosi scaffali; in cambio, Noienyr poté dare un'occhiata liberamente.
Tuttavia, l'informazione non la trovammo tra i libri ma direttamente dall'attempato figlio di Veive. Era un gran chiacchierone: mi tenne compagnia raccontandomi vecchi aneddoti della sua vita e agitando per aria il bastone quando arrivavano i momenti di maggiore enfasi.
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La figlia dell'Inganno
FantasyVecchio titolo: "Hora" , per chi si fosse perso il cambio ^^ -Trama- In un ipotetico futuro, su un'isola dimenticata dagli uomini, Dei non convenzionali decisero di procreare con solo pochi eletti, generando un mondo abitato da esseri umanoidi con c...