49. Estate in famiglia parte 1

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Il tempo trascorse in fretta, maggio lasciò il posto a giugno, ormai mancavano solo quattro giorni alla partenza, <Ginny, hai fatto le valigie?> chiese Harry dal piano terra, <si ci sono, dobbiamo fare solo la valigia di James, la nostra è in camera. Ho lasciato dei vestiti e altre cose sul letto, puoi pensarci tu?> chiese lei, <si, tranquilla> rispose il moro, <ma dove vai?> chiese vedendo sua moglie che prendeva la borsa intenta ad uscire. <sto uscendo con Hermione, ma tra un po' torniamo tranquillo. Ah, sta per arrivare Ron> aggiunse raggiungendo Harry al piano di sotto. <dove andate?> si incuriosì lui, <non te lo posso dire, ma lo saprai tra qualche ora> si limitò a rispondere, poi si rivolse a James, <ci vediamo dopo piccolino, vado dalla zia Hermione, mi raccomando, comportati bene con papà> disse dando un bacio sulla fronte a suo figlio. <ci vediamo dopo> aggiunse rivolgendosi a Harry, <ci vediamo dopo piccola> disse lui. Ginny uscì di casa e si Smaterializzò da Hermione, bussò alla porta e attese. <Ginny! Entra, Hermione si sta preparando, ci vediamo dopo a casa vostra> disse Ron accogliendo sua sorella in casa, <grazie fratellone>. Dopo un po' Hermione comparve in salotto, <eccomi Gin, andiamo> disse, <si può sapere dove andate?> chiese Ron prima di Smaterializzarsi dal salotto, <no, mi dispiace ma non puoi saperlo, non l'abbiamo detto neanche ad Harry, dovrai aspettare qualche ora, ci vediamo dopo> rispose Ginny. <prima andiamo e prima ci togliamo questo dubbio> disse Ginny appena uscita di casa con l'amica, <hai ragione, andiamo>. Si Smaterializzarono al San Mungo e a turno fecero la stessa analisi che fece Ginny un anno prima per capire cosa avesse. Hermione aveva aspettato l'amica per aprire la cartellina con i risultati delle analisi, <Ginny, non ci posso credere sono incinta!> esclamò, <è una cosa fantastica Hermione, sarai mamma!> esclamò l'amica abbracciano sua cognata, ve lo meritate. Ti darò un'altra notizia amica: condivideremo la gravidanza!>. Ci volle un attimo ma poi la riccia capì, <sarai una doppia mamma!> disse ridendo, <e tu una doppia zia!>. <devo dirlo subito a Ron> disse Hermione chiudendo la cartellina e alzandosi, <e io a Harry, andiamo a casa>. Mentre uscirono dall'ospedale le ragazze parlarono dell'imminente partenza, <avete fatto le valigie?> chiese Ginny, <io si, il problema è tuo fratello, mancano quattro giorni e non ha nemmeno preso la valigia, voi?>, <noi abbiamo sistemato tutto, più o meno, ma non so è come se manca qualcosa; devo anche vedere cosa ha preso Harry per la valigia di James>. <ma ci pensi, condivideremo una gravidanza!> esclamò Hermione ad un tratto, <già, mi sembra ieri che attraversavamo la barriera del binario per tornare ad Hogwarts> disse Ginny con una nota di nostalgia. <possiamo sempre tornare per un saluto ai professori e per rivedere il castello> intervenne Hermione. 

Ginny ed Hermione si Materializzarono a Grimmuld Place e quando tornarono trovarono Harry, Ron e James sul divano ad aspettarle. <allora, dove sei stata? Cos'è quella cartellina?> chiese il moro impaziente, <tu cosa hai in mano Herm?> chiese il rosso. <ho una notizia per entrambi> rispose Ginny. Si sedette sul divano prese James in braccio e continuò <sono di nuovo incinta!> esclamò, Hermione si sedette accanto a suo marito e aggiunse <anche io sono incinta, condivideremo la gravidanza> disse. <quindi era questa la cosa che avevate da fare voi due, che grande sorpresa, partiremo in dieci!> disse Ron, <a proposito di partenza fratellone, tra quattro giorni si parte e tu non hai ancora preparato nulla> fece Ginny. <già, hai ragione, andiamo a preparare le valigie> ammise Ron e si Smaterializzò con Hermione. Nel frattempo Harry aveva preso la cartellina, poi alzò lo sguardo e sorrise. Si alzò in piedi e prese Ginny dai fianchi, <la nostra famiglia si sta allargando sempre di più>, <già, tra nove mesi avremo un altro piccolo Potter che girerà per casa> rispose lei. <quindi è un maschietto?> chiese Harry, <si> fece una pausa, <hai già qualche nome in mente?>. <forse, ti spiego meglio: sai che sono venuto a conoscenza da poco di tutto quello che Piton ha fatto per me negli anni in cui sono stato ad Hogwarts, magari potremo chiamarlo con il suo nome, che ne pensi?> propose il moro. <mi piace l'idea, però io stavo pensando ad un altro nome: Albus>. <Albus Severus Potter, suona bene, che dici?> chiese Harry, <con il tuo cognome tutto suona bene> sussurrò lei, <è anche il tuo adesso> disse lui dandole un bacio. 

La sera prima della partenza Ginny stava sistemando le ultime cose, <amore scusami se ti disturbo, ma potresti darmi una mano con questa valigia, pesa decisamente troppo perchè io riesca a portala fino giù, invece di stare lì a leggere il Profeta e a fissarmi ogni tanto per favore?> chiese in maniera sarcastica. Harry sorrise e alzò lo sguardo dal giornale <certo, stavo solo leggendo le ultime notizie: sembra che abbiano rapinato una camera blindata alla Gringott e due folletti sono scomparsi. Ti stavo guardando perché sei bellissima> spiegò. <da quando avete preso la coppa di Tassorosso dalla Camera Blindata del Lastrange, tu, Ron e Hermione, la Gringott non è più come prima> scherzò Ginny. <già> ammise Harry, <allora quali sono le valigie da portare giù in salotto?> chiese, <queste qui> disse lei, <sono esausta, ho mal di schiena, sono stata in piedi per troppo tempo>. Il moro la prese per i fianchi e la guardò dritta negli occhi, <sdraiati, ti porto un tè> disse e portò tutte le valigie al piano di sotto. Più tardi Harry prese James in braccio e tornò in camera da Ginny, bussò alla porta ed entrò. <piccola, è permesso?> chiese. <si vieni> rispose lei mettendosi a sedere sul letto. <dormi con noi stasera piccolo James?> chiese rivolta a suo figlio, il bambino sorrise e applaudì le mani. <domani si parte, sei pronta?>. <si, non vedo l'ora, grazie di avermi fatto questo regalo amore> disse lei. 

La mattina seguente Harry si alzò presto per preparare la colazione, sgattaiolò giù dal letto senza svegliare Ginny e James. Mise tutto su un grande vassoio, tornò in camera e si avvicinò a sua moglie <buongiorno, tra un po' si parte, dobbiamo andare all'aeroporto> le sussurrò all'orecchio>. Ginny scattò in piedi, fece colazione, poi svegliò James e un'ora dopo, i tre erano già all'aeroporto di Londra. <Hermione!> esclamò, <Ginny! Ciao piccolino!> disse la riccia rivolta al suo nipotino. <ora che ci siamo tutti possiamo andare> accorse un sorridente George. I ragazzi fecero tutti i controlli e salirono sull'aereo. Quando si sedettero Ginny crollò sulla spalla di Harry e si addormentò un attimo dopo. 



LIKE JAMES AND LILY- HINNYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora