16. Normalità parte 2

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Harry stava perdendo le speranze, era lì da ore ormai, aveva rivoltato da cima a fondo tutta la stanza, cercando tra le cose di Dean, Seamus e per sino in quelle di Neville ma non aveva trovato niente. D'improvviso inciampò in una tavola di legno sconnessa dal pavimento, la spostò e trovò un flacone in vetro marrone senza lacuna etichetta. Prese la boccetta, sistemò la tavola del pavimento e scese in Sala Comune dove trovò Ron e Hermione. <abbiamo la soluzione!> dissero i due in coro, <anche io ho trovato qualcosa> disse Harry, esibendo il flacone che aveva in mano. Ron e Hermione gli mostrarono il libro <quindi è questo che Dean sta dando a Ginny, schifoso lurido verme> disse Harry, <dobbiamo aspettare che si svegli e dobbiamo aspettare le analisi del sangue> disse Ron. <voglio far analizzare questo liquido a Madame Pomfey> aggiunse il moro.

 <Weasley, Potter, dov'è la mia ragazza?> chiese Dean a pranzo nella Sala Grande. <in punizione, sta lucidando le targhe nella Sala Trofei> inventò Hermione, tornando ad addentare la sua mela. Il ragazzo si sedette accanto a Seamus e cominciò a mangiare guardando con rabbia gli altri. Nel pomeriggio Dean si avvicinò spesso ad Harry e Ron incontrandoli in Sala Comune, nei corridoi o in aula, con qualche scusa per avere notizie di Ginny, <per l'ultima volta, sta studiando con Hermione in dormitorio>. <ma non la vedo da questa mattina, non è possibile!> esclamò. <non è un mio problema> ruggì Ron. 

La sera la Mc Gonagall convocò nell'ufficio i tre ragazzi, <mamma, papà, Ginny è in infermeria e sembra sia una cosa grave> disse il rosso entrando in presidenza e trovando i genitori. <signor Weasley, mi spiega cosa è successo a sua sorella?> chiese la preside invitando tutti a sedere. Harry, Ron e Hermione spiegarono tutto l'accaduto: raccontarono il giorno del compleanno di Ginny, dell'improvviso bacio con Dean e della sua salute cagionevole, i signori Weasley rimasero a bocca aperta sentendo tutto ciò che era successo in quei mesi. Alla fine la Mc Gonagall si alzò, <vado da Poppy, vi manderò un Patronus quando potrete entrare in infermeria> disse. <non ci posso credere> esordì la signora Weasley quando la preside sparì dietro la porta, <non è colpa di Ginny, ma di Dean, è un verme> cominciò il moro. Dopo un po' Harry, Hermione e tutti i Weasley si recarono in infermeria, <potete andare a trovare la ragazza> disse madame Pomfey. <cercate di non farla agitare> continuò. Il gruppo entrò in infermeria, e Ginny era sveglia. <come stai Gin?> chiese l'amica, <un po' meglio, ho mal di testa, ma cosa è successo? Cosa ci fa lui qui?> chiese la rossa indicando Harry. Hermione si affrettò a prendere la sua bacchetta, <prima di spiegarti qualsiasi cosa, devo fare una cosa, per favore, rimani ferma> ordinò la riccia, <Finite Incantatem>, la ragazza agitò la bacchetta verso Ginny. La ragazza chiuse gli occhi per un attimo e poi li riaprì, <Dean ti ha dato da bere una pozione, poi ti ha Confuso e per tutto questo tempo ha avuto il controllo su di te> cominciò mostrandole il flacone <per farti cambiare personalità e pensiero riguardo i tuoi sentimenti verso Harry e Dean> concluse la riccia. Madame Pomefey entrò nell'infermeria <signorina Weasley, come le ho già anticipato prima, dobbiamo fare le analisi del sangue>, <potrebbe analizzare anche questo liquido? Per favore è molto importante> chiese Harry, <certamente signor Potter> rispose la donna. <allora noi andiamo Gin, ci vediamo dopo> disse Hermione uscendo con i due amici. <come stai cara?> chiese sua madre. <meglio ma sono molto spaventata, dopo vorrei parlarti, ho bisogno di un consiglio> rispose la rossa, la signora Weasley aveva capito perfettamente a cosa alludeva. Harry voleva parlare il prima possibile con Ginny per risolvere tutto, erano tutti stanchi di quella situazione, andava avanti da decisamente troppo tempo. <le parlerò il prima possibile> disse Harry uscendo dall'infermeria, <mi è mancata tanto> aggiunse. 

Alle dieci i signori Weasley tornarono a casa e Hermione andò in infermeria a trovare Ginny, la riccia si sedette accanto all'amica. <come stai amica mia?> le chiese, <meglio, ma ho paura, se Harry non volesse più stare con me?>  chiese, <Ginevra Molly Weasley, lo sai anche tu che Harry ti ama, non hai idea di come ha passato questo periodo senza di te, ogni giorno ripeteva a me e Ron quanto gli mancavi, anche prima, per esempio, stavamo tornando in dormitorio e Harry ha detto: le parlerò il prima possibile, mi è mancata tanto> concluse Hermione sorridendo. <signorina Granger, le analisi saranno pronte domani mattina, le chiedo di lasciare l'infermeria, la signorina Weasley deve riposare>, Hermione tornò nel dormitorio, salutò Harry e Ron e andò a dormire.

Il giorno dopo Harry si alzò presto, il castello era deserto, si percepiva solo l'aria fredda e qualche gufo. Cercando di mimetizzarsi con il silenzio e si recò in infermeria. Ginny dormiva così Harry si sedette accanto a lei e le prese la mano. Dopo un po' la ragazza si svegliò, <Harry... che ci fai qui?> chiese lei debolmente, <ho bisogno di parlarti Gin, non riesco più ad aspettare...> rispose ansiosamente il moro sedendosi sul letto e lasciandole un bacio. <volevo scusarmi con te, per non esserti stata accanto, guarda cosa ti è successo> disse Harry. <non devi scusarti di niente, sono io che mi sono distratta, è colpa mia> fece lei baciandolo. Dopo lunghi secondi Harry si staccò, <questo cos'era?> chiese lei, <questo era un ti amo... Ma capirò se non vorrai più tornare con me per quello che ti ho detto>, <tutto il contrario Gin, ti va di riprovarci?> chiese Harry. <certo> rispose la rossa baciandolo una seconda volta. <mi prenderò cura di te> sussurrò lui. Madame Pomfey arrivò nell'infermeria, <Signor Potter, ho gli esami del sangue e della pozione e aveva ragione, il signor Thomas ha usato la Pozione Confundus, non la vedevo dai miei tempi di Hogwarts>. <cosa ha usato?> chiese Ginny confusa, <lascia perdere, ti spiegherò dopo, porto subito questi fogli alla professoressa Mc Gonagall> disse lui alzandosi dal letto e diretto verso la porta. <ci vediamo dopo amore> disse marcando l'ultima parola. 

 Harry attraversò tutta Hogwarts in fretta per arrivare in presidenza, parlò con la preside e si affrettò a tornare in Sala Comune dai suoi amici. Raccontò loro tutto, <sei contento?> chiese Hermione, <super contento> rispose lui. <almeno questo incubo è finito e possiamo tornare realmente alla normalità> sospirò Ron. A pranzo, in Sala Grande, Dean si avvicinò al terzetto, <come mai sei così felice Potter?> domandò in tono di sfida, <io ti avevo avvertito, Thomas> rispose il moro  sgusciando via assieme ai suoi amici. Più tardi, quando tutti tornarono in Sala Comune, Harry si sentì due mani chiudergli gli occhi <chi sono?> chiese una voce che Harry riconobbe subito <amore! Che ci fai qui?> chiese lui, <Madame Pomfey mi ha dimessa> disse sedendosi accanto al suo ragazzo, <Harry, vorrei parlare con Dean, vieni con me?> chiese con voce innocente. <certo piccola, andiamo> rispose lui. <GINNY COSA CI FAI CON LUI?> urlò Dean e mezza Sala Comune si girò a guardare cosa stava succedendo <sappi che so cosa hai fatto, quindi ti conviene andare nell'ufficio della professoressa Mc Gonagall> Dean diventò tutto rosso, <ah e per la cronaca, abbiamo chiuso, già da tempo e se non vuoi accettarlo non è un mio problema, io amo Harry e non riuscirai a portarmelo via per un tuo capriccio> concluse Ginny, prese la mano di Harry e tornarono sui divanetti. Dean uscì dalla Sala Comune diretto verso l'ufficio della Preside, gli aspettava un bel quarto d'ora. Hermione e Ron tornarono dalla biblioteca dopo un po', Ginny raccontò cos'era successo, <sono fiero di te sorellina> disse il rosso, <ah, io e Harry siamo tornati insieme> continuò lei guardando l'amica. <sono contenta per voi Ginny, era quello che volevi, no?> chiese la riccia. <certo, non potrei desiderare di meglio> disse lei baciando il suo ragazzo. 


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