29. La promessa

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Quella notte Harry non chiuse occhio, alle due decise di alzarsi e andare in cucina per prepararsi una camomilla, nella speranza che potesse rivelarsi utile. Quando mise l'acqua sul fuoco sentì una persona cingergli i fianchi, <hey> sussurrò, <non riesci a dormire?> chiese, Ginny scosse la testa, <non ho chiuso occhio, devo assolutamente parlarti> rivelò, <nemmeno io riesco a dormire, dimmi tutto> rispose il moro, posando la tazza vicino ai fornelli. <ecco io volevo scusarmi, essere Auror è sempre stato il tuo sogno, ma io ho paura che ti possa succedere qualcosa> disse lei con un sussurro, <non voglio perderti, sei tutto per me> aggiunse. Harry non rispose, la baciò e la strinse a se per non farla andare, anche se era l'ultima cosa che lei avrebbe voluto fare. <e questo che significa?> chiese Ginny staccandosi, <che sei perdonata, anche se capisco la tua preoccupazione, mi sembra un po' esagerata, ma ti capisco lo stesso. Ti amo> sussurrò talmente vicino alle labbra, che Ginny gli strinse leggermente le guance con la mani e lo baciò.  La rossa gli saltò addosso, era così contenta che si fosse risolto tutto in breve tempo. <temevo di averti perso> sussurrò all'orecchio del suo ragazzo quando si sederono sul divano, <per così poco?> chiese lui stupito, accarezzandole il viso, <pensavo che non avremmo risolto subito>, <Ginny, tranquilla, starò attento, non mi succederà niente, è una promessa> disse porgendole il mignolo, lei lo strinse con il suo e lo baciò di nuovo. <hai sonno?> chiese Harry, <no> rispose la rossa, andiamo a fare un giro fuori?> chiese il moro, <ma...> senza aggiungere altro Harry Appello la sua felpa, <metti questa, così non prendi freddo> disse, <grazie> rispose lei, <non devi ringraziarmi piccola, ti amo>, <ti amo anche io> disse Ginny per poi baciarlo. 

I due ragazzi uscirono dalla Tana e si precipitarono sotto all'albero vicino al lago, ormai era diventato il loro posto. <vieni qui> disse Harry sedendosi alla base delle radici, Ginny si sedette tra le gambe di Harry e rimasero lì a parlare, a scambiarsi qualche bacio fino a quando si addormentarono lì, Ginny con la testa sul petto di Harry e lui che la stingeva per non farla scappare e per riscaldarla. La mattina presto Harry si svegliò presto, stava sorgendo il sole, così decise di svegliare Ginny e insieme tornarono in casa e ognuno nella propria stanza. 

Alle nove Ron svegliò Harry ed entrambi si diressero verso il Ministero per il colloquio con Kinglesy. Quando scesero in cucina c'erano tutti che si stavano congratulando con i due ragazzi. Harry salutò tutti e si diresse verso Ginny, <mi raccomando, non farti del male> sussurrò lei porgendogli il mignolo, <tranquilla> rispose lui, stringendo il suo e dandole un bacio, <ti amo> sussurrò al suo orecchio, in modo tale che nessuno potesse sentirli. <andiamo amico?> chiese Ron, <si andiamo> rispose, <torneremo per l'ora di pranzo signora Weasley> disse voltandosi verso la donna. <va bene caro, vi aspettiamo> rispose lei.


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