48. Sorpresa

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La settimana successiva Harry rimase a Grimmuld Place e Ginny, se pur lentamente, riprese gli allenamenti con la squadra.<che si fa oggi?> chiese Harry quando Ginny rientrò a Grimmuld Place, <prima devo farmi una lunga doccia, sono stanchissima, però dopo possiamo uscire e magari pensare a dove andare quest'estate in vacanza> propose lei. <ma siamo ancora ad aprile, non ti sembra un po' presto?> chiese Harry incerto, <forse> ammise lei, <però io voglio stare fuori a giugno o luglio, che ne pensi?> continuò. <per me va bene tutto, dove vuoi andare?> chiese lui, <facciamo una cosa, prima vado a farmi una doccia e dopo con calma ti spiego> disse dandogli un bacio e dirigendosi in bagno. Dopo due ore Ginny non si era fatta ancora viva, James aveva fame e cominciò a piangere, <Ginny! Ma dove sei finita?> gridò Harry dal piano di sotto. <mi stavo vestendo> rispose lei, <no piccolino non piangere!> esclamò la rossa dirigendosi da James. Ginny lo prese in braccio e si sedette sul divano, Harry la seguì, <allora, dove vogliamo andare in vacanza?> chiese, <nel sud Italia, a San Pietro in Bevagna, da piccola ci andai con mamma, papà e i miei fratelli>, a quella parola gli occhi di Ginny diventarono lucidi, Harry la capì subito e la strinse in un abbraccio, <grazie> mormorò lei. Lui non disse nulla si limitò a sorridere, poi si sentì stringere un dito della mano, <tu che dici James, ascoltiamo la mamma e andiamo Italia?> chiese Harry rivolto a suo figlio. James non rispose, accennò un debole sorriso e poi chiuse gli occhi, <credo che sia meglio rimandare la passeggiata, sono davvero stanca> disse Ginny. <domani andiamo a pranzo dai miei genitori, me lo ha detto prima Angelina agli allenamenti> aggiunse dirigendosi alle scale. <vai già a dormire? Non vuoi magiare nulla?> si preoccupò Harry, <non ho fame> rispose lei, <almeno mangia qualcosa, per favore, non voglio che tu stia male> insisté lui. <no davvero amore, non ho fame>. <Ginny hai bisogno di magiare, oggi ti sei allenata molto, dopo ti porto qualcosa però ora vai a riposare, ci penso io a James> la rassicurò. <sicuro?> chiese Ginny, <si> ripeté lui. La ragazza corse da Harry lo baciò e poi si diresse in camera. 

La mattina seguente Harry e Ginny si alzarono presto e uscirono con James per una passeggiata, <allora, raccontami di questo posto dove vorresti andare in vacanza?> incalzò Harry. <è un posto magico, me lo ricordo ancora oggi a distanza di anni. Mi ricordo che stavamo in un albergo Babbano e poi la mattina presto andavamo al mare. Erano le otto circa, quando a malapena scorgevo il mare dalla strada, prendevo la mano della mamma e correvo per attraversare lo stradone che separava la via dalla passerella in legno immersa nella sabbia quasi. Arrivati sulla spiaggia correvo subito in acqua con Fred e George e poi cominciava una battaglia di schizzi infinita> disse Ginny. I suoi occhi diventarono lucidi, <ci tornerai, tranquilla> disse Harry, <andiamo alla Tana> aggiunse. Nel tragitto Ginny si sentì stringere il dito, si chinò leggermente su James e sorrise. 

<ciao mamma!> esclamò la rossa entrando alla Tana, <ciao cari come state?> chiese la signora Weasley sorridente, <tutto bene> rispose la donna. <Ron e Hermione?> aggiunse, <sono di sopra nella vecchia stanza di Bill> disse Molly. <Herm!> esclamò la rossa salendo le scale di corsa, <Ginny siamo qui!> rispose Hermione, <ciao Harry, ciao piccolo James> aggiunse guardando il suo nipotino. <beh, che si dice?> chiese Ron impaziente, <niente di che, però ci chiedevamo se quest'estate volete partire con noi> propose Harry. <perché no> rispose la riccia, <dove avete intenzione di andare?> aggiunse Ron, <San Pietro in Bevagna> rispose Ginny guardando suo fratello. <sei sicura di volerci tornare?> chiese il rosso, <tonare dove?> intervenne George, <a San Pietro in Bevagna, per le vacanze>. Si girò verso Ron, <perché non dovremmo tornarci? Sai bene cosa significa quel posto per me e per tutti noi>. <scusate ma di cosa state parlando?> chiese Hermione, <è un posto nel sud Italia, ci andavamo da piccoli> cominciò la rossa avvicinandosi a George. <quando arrivavamo in spiaggia io, Fred e George correvamo subito in acqua> concluse, <e di lì partivano le migliore battaglie di schizzi mai fatte in vita mia> disse George con una nota di malinconia. <sarebbe bello tornarci> disse Ron, <se volete potete partire con noi> propose Ginny, <io ci sto!> rispose Hermione, <ragazzi, Molly ci sta chiamando a tavola> intervenne Angelina entrando in camera; <arriviamo> rispose Harry. Durante il pranzo Harry, Ron e George stavano confabulando qualcosa, <fidatevi di me, so come si fanno queste cose. Dopo usciamo e vi spiego meglio> disse il moro ad entrambi. <dov'è che volete andare voi tre?>. <da nessuna parte, dobbiamo andare a fare una commissione> mentì Ron. 

Dopo pranzo Harry salutò Ginny, <dove state andando?> chiese lei, <non te lo posso dire, lo saprai a tempo debito> rispose il moro. Fece per andarsene ma Ginny gli afferrò il braccio, <aspetta... Non voglio sapere dove vai, voglio solo sapere se siete esposti ad un pericolo>. <no, tranquilla> rispose Harry, Ginny si sentì più leggera, <va bene, ci vediamo dopo> disse dandogli un bacio e tornando da Hermione. <chissà cosa vorranno fare> disse chiudendo la porta alle sue spalle, <Gin è inutile, così ti fai solo del male, più tosto che ne dici di andare a fare una passeggiata a Diagon Alley?> propose Hermione. <perché no> acconsentì la rossa. 

Nel primo pomeriggio i ragazzi uscirono silenziosamente e si diressero in un luogo che i fratelli Weasley non avevano mai visto. Ron, come sempre era quello più titubante e durante il tragitto faceva più domande; <Harry sei sicuro?> chiese George, <dove stiamo andando?> domandò Ron per la quarta volta, <in un luogo che si chiama agenzia di viaggi> rispose. <è un posto dove si prenotano viaggi, non so bene come si faccia, so solo dove andare perché quando ero piccolo zia Petunia e zio Vernon andarono lì per prenotare un viaggio> spiegò. Quando arrivarono Harry si precipitò da una ragazza lì vicino dietro una scrivania, <salve, io e miei amici vorremmo prenotare un viaggio>. <certo mi dica quando e dove> disse la signora, <a San Pietro in Bevagna, per la prima settimana di giugno>. <per la prima settimana di giungo non ci sono voli disponibili. Se volete per la seconda settimana ci sono posti>. <si va bene> rispose, <quanti siete?> chiese la ragazza dietro la scrivania, <sei adulti e due bambini> rispose il moro. Harry prenotò il volo per tutti e tramite un'agenzia babbana riuscì anche a prenotare posto in albergo, lo stesso che Ginny aveva nominato. Più tardi i ragazzi si fermarono in un negozio e comprarono delle buste dove inserirono i biglietti e la prenotazione dell'albergo, poi tornarono alla Tana per dare la notizia alle ragazze, ma quando arrivarono, in casa c'erano solo i signori Weasley. <mamma dove sono Ginny, Hermione, Angelina, Fred e James?> chiese George, <sono andati a fare una passeggiata a Diagon Alley, ma dovrebbero tornare tra un po'>. Le ragazze tornarono la sera tardi, Ginny mise James nel passeggino e si diresse subito da Harry. <dove sei stata?> chiese lui, <sei arrabbiato?> domandò lei un po' incerta, <no, sei uscita con Hermione e Angelina, Fred e James; io con Ron e George, perché dovrei?>. <siamo andate a Diagon Alley e ho comprato un po' di cose per James, tu invece?> chiese Ginny. <ho una sorpresa per te> rispose Harry, <cosa?> domandò lei, <ho una sorpresa per te> ripeté. <bene dimmi> disse lei entusiasta, <prima andiamo a casa>, <d'accordo> disse lei. <mamma, noi andiamo a casa, ci vediamo> disse Ginny, <ciao cari>.

Ginny raggiunse Harry e James sul divano, <allora?> chiese impaziente. Il moro posò James sul divano avvolto in tante coperte, prese le buste e le consegnò a Ginny. Lei inizialmente non capì, si sedette sul divano, accanto a suo figlio e aprì la la prima busta rossa. Prese due fogli, il primo era un piccolo messaggio. 'Prepara le valigie piccola, il mare ci  aspetta', Ginny alzò leggermente la testa e poi si soffermò sul secondo foglio. Portò le mani alla bocca, <veramente?> chiese incredula, <si> rispose Harry, <partiamo per San Pietro in Bevagna, purtroppo non c'erano posti per la prima settimana di Giugno, così ho pensato per la seconda. Spero vada bene lo stesso> disse. <certo che va bene!> esclamò Ginny, <grazie, grazie, grazie!> continuò, Ginny gli saltò addosso e lo abbracciò, <ti amo> sussurrò, <anche io> rispose lei. <vado a fare la valigia> disse Ginny, <ma manca più di un mese> fece Harry incredulo, <lo so ma bisogna essere sempre pronti e poi quando ero piccola e andavo lì prendevo sempre le valigie con largo anticipo>, la rossa salì in camera, <abbiamo reso felice la mamma piccolo James>. Il bambino annuì sorridendo, ed emise un piccolo verso. Più tardi Harry mise a letto James e si diresse in camera da Ginny.



LIKE JAMES AND LILY- HINNYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora