16. Flower gleam and glow

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La dottoressa Kureha aveva visto tante cose nei suoi primi 139 anni, ma mai niente del genere.

Lei e Chopper erano appena tornati dalla loro solita visita ai villaggi dell'isola e stavano scaricando i loro 'pagamenti' dalla slitta, quando il suo assistente aveva sentito delle voci. Si erano avvicinati al bordo per capire cosa fossero, quando sentirono un urlo provenire dalla parete, seguito subito dopo da una luce verde che li costrinse a chiudere gli occhi, con la renna che andò a nascondersi spaventata dietro di lei. Quando li riaprirono, entrambi li sgranarono.

Dalla parete della montagna comparvero delle enormi liane che si inchiodarono al terreno davanti a loro e portarono su quattro ragazzi. Due di questi erano svenuti e un altro era ancora sveglio e mezzo congelato. Ma fu la quarta figura ad attirare la loro attenzione.

Era una ragazza dai capelli rossi e leggermente mossi che venivano mossi dal forte vento delle montagne, coprendole a intermittenza gli occhi azzurri con la pupilla da rettile e il neo sulla fronte che risplendeva di un'intensa luce verde. Il volto era calmo e rilassato e muoveva la mano lentamente, controllando le liane che posarono dolcemente i tre ragazzi a terra davanti a loro. Nonostante lo stupore iniziale, il loro istinto da medici prese il sopravvento e andarono entrambi a controllarli.

"Questo ragazzo è mezzo congelato, bisogna immergerlo subito nell'acqua calda" disse Kureha guardando il corpo violaceo e tremante di Rufy.

"Questo invece ha perso molto sangue. Ha sei costole rotte, dei danni alla colonna vertebrale e una ferita profonda al fianco" disse la renna china sul corpo pallido di Sanji.

"Apparentemente la peggiore mi sembra questa ragazza... è quasi in fin di vita. Chopper, preparami il Phenycool e il cardiotonico!" disse ancora la dottoressa prendendo in braccio Nami.

"Ha qualche infezione?"

"Si, ma non è di quest'isola... anche la ragazza qui sembra aver bisogno di cure..." disse Kureha guardando in direzione di T/n, ma si bloccò quando Rufy le afferrò il braccio con il suo intorpidito.

"Non preoccuparti, faremo il possibile. Mi occuperò personalmente della ragazza, ma non so garantire per il biondo. Ha perso troppo sangue e il suo corpo potrebbe non sopportare il trattamento" disse guardando il viso disperato del moro, mentre Chopper vide la rossa sussultare leggermente.

"S-sono .... i m-miei... a-amici..." riuscì a dire Rufy prima di chiudere poco alla volta gli occhi, esausto. Kureha fece per prendere in braccio Nami quando T/n si avvicinò e si inginocchiò accanto ai suoi compagni. Bastò uno suo sguardo e la donna si allontanò, rimanendo a guardarla mentre metteva una mano sul petto del biondo mentre con l'altra prendeva le mani degli altri due.

"Questo aiuterà a guarirli" disse tranquilla, anche se si poteva vedere chiaramente la preoccupazione nei suoi occhi, il che era strano visto il volto rilassato. La dottoressa Kureha la guardò poi chiudere gli occhi e prendere un respiro profondo prima di fare l'ultima cosa che si aspettava facesse.

"🎶Flower gleam and glow,
Let your power shine,
Make the clock reverse,
Bring back what once was mine🎶"

T/n cominciò a cantare con voce delicata e lenta e subito le sue mani si illuminarono di una luce dorata che si espanse lungo i corpi dei tre ragazzi come fossero onde marine. Ciò che la stupì maggiormente fu vedere la ferita sul fianco di Sanji guarire a vista d'occhio mentre il ragazzo riprendeva un po' di colore e i corpi degli altri due migliorare alla stessa velocità.

"🎶Heal what has been hurt,
Change the fate's design,
Save what has been lost,
Bring back what once was mine.
What once was mine🎶"

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