18. Aiuto da Little Garden

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"Povero Chopper..." T/n si mise la mani sulla bocca mentre gli occhi le si riempivano di lacrime dopo aver ascoltato la storia della piccola renna. Né animale, né umano, tutti lo avevano odiato, cacciato e lasciato solo, in balia dei suoi sentimenti. Solo un uomo lo aveva accolto con sé, il dottor Hiruruku, e lo aveva accudito come un figlio. Purtroppo soffriva di una terribile malattia e presto anche lui se ne era andato, lasciandolo nuovamente solo. A quel punto Kureha lo aveva preso come suo assistente e gli aveva insegnato tutto quello che sapeva di medicina. Il suo cuore però era ancora ferito e difficilmente si sarebbe fidato di un altro umano.

"Ditemi ragazze, voi sareste in grado di guarirlo?" chiese Kureha alla fine del racconto guardando entrambe negli occhi. Nami e T/n si guardarono negli occhi per un secondo, ma prima che una delle due potesse rispondere, Chopper irruppe nella stanza trasformato in una renna vera. Sembrava preoccupato per qualcosa.

"DOCTORINE, È TERRIBILE!! WAPOL È TORNATO!!"

"Ah, davvero?" chiese la dottoressa senza scomporsi, come se sapesse che prima o poi sarebbe successo.

"Wapol? Quel re bisbetico è riuscito ad arrivare fino a qui?" chiese T/n guadagnandosi un'occhiata confusa da Nami.

"A quanto pare" rispose Kureha alzandosi in piedi. "Andiamo a dargli il benvenuto Chopper. E voi due, vedete di stare a letto!" ordinò prima di uscire dalla stanza con Chopper al seguito e chiudere la porta. T/n si accasciò sul cuscino con tutto il peso.

"Che diavolo, volevo uscire anch'io e divertirmi un po'" disse con uno sbuffo.

"Chi è Wapol?" chiese Nami, ancora confusa per quel che era successo.

"Cosa? Ah, è vero, tu non eri cosciente" disse T/n rimettendosi seduta. Cominciò a raccontarle dei loro incontri con l'uomo da quando si era ammalata e anche quello che aveva detto Dorton giù al villaggio Big Horn, mentre fuori si cominciavano a sentire i rumori della battaglia. Entrambe riconobbero le urla di Rufy, segno che il moro, e probabilmente anche Sanji, si erano uniti alla festa.

"Ah, quindi non è nessuno di cui preoccuparsi" disse Nami alla fine della spiegazione.

"No, solo un idiota a cui piace comandare a bacchetta la gente" disse T/n tranquilla.

"Tu come stai?" chiese la navigatrice e la rossa abbassò lo sguardo. Potrva sembrare una domanda innocua, ma lei sapeva esattamente a cosa si stesse riferendo.

"A essere sincera non lo so" disse guardandosi le mani. "Non mi piace perdere il controllo, ma non posso neanche negare che fino ad ora sia stato inutile, anzi. Inoltre, in questo caso penso che posso dire che sono contenta sia successo" aggiunse con una risatina ironica.

"Come mai?"

"Beh, prima di tutto, se non fosse successo, Sanji non sarebbe qui. È stato ferito perchè ha cercato di proteggermi e aveva perso troppo sangue. E poi mi ha confermato una cosa a cui stavo pensando da un pò"

"Ovvero?" chiese Nami curiosa e T/n si fece pensierosa.

"Mmh, non saprei bene come definirlo. La dottoressa ha detto che le mie abilità curative si sono manifestate quando ho cominciato a cantare, e ho già detto in passato che esistono dei frutti che permettono di usare la musica in combattimento..."

"Quindi, stai dicendo che anche tu potresti fare qualcosa di simile?" chiese Nami intuendo dove stesse andando a parare. T/n annuì.

"Esatto, ma io non userei la musica come arma, ma la userei come sottofondo durante un combattimento" spiegò e l'amica la guardò confusa. "Pensaci un attimo: con il ritmo metterei in difficoltà i movimenti del mio avversario mentre io, conoscendolo, lo sfrutterei per attaccare a tempo"

A One Piece Story (Alabasta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora