9. Prede e predatori

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"È pronto!" esclamò Brogi prendendo un coscione di dinosauro dal fuoco. Si trovavano in un campo davanti a una montagna bianca piena di grotte enormi e T/n si chiese che cosa avesse in mente quel gigante. Che cosa ne voleva fare di loro? Anche Usopp e Nami erano seduti accanto a lei, abbandonando la recita dei finti morti che funzionava solo con certi animali, sicuramente non con i giganti.

"Avete visto quelle ossa?" sussurrò Usopp guardando la pila di scheletri accanto al tronco sul quale erano seduti. Le due ragazze annuirono leggermente intimorite.

"Non fate complimenti! La carne di dinosauro è davvero buonissima!" continuò Brogi sorridendo come se loro fossero suoi ospiti. Loro negarono, sapevano tutti e tre che erano in realtà prigionieri.

"Ha intenzione di mangiare anche noi" sussurrò Nami sull'orlo delle lacrime.

"Ehm, senti Brogi..." disse rivolta al gigante. "Quanto ci vuole per registrare il magnetismo dell'isola?" chiese, sperando che la risposta fosse qualche ora, massimo un giorno.

"Un anno" rispose Brogi e i pirati caddero dal tronco. Ecco, erano fregati.

"Dobbiamo andarcene da qui" sussurrò T/n ai suoi compagni.

"Ma come facciamo? Tu non puoi fare niente?" chiese Usopp con le lacrime che gli uscivano dagli occhi.

"Posso provare un paio di cose, ma non so quanto sarebbero efficaci contro di lui" sussurrò la rossa, non del tutto sicura di voler far arrabbiare il gigante senza la certezza di riuscire a sfuggirgli. "Usopp, nascondi il mio sacchetto. Userò Rastaban per capire quando ha intenzione di mangiarci così da poter pensare a una strategia" Usopp annuì e le si sedette accanto, mentre lei prendeva la sua frusta e usava il suo potere per entrare nella mente del gigante. Ma quello che vide la stupì non poco. Non c'era da nessuna parte la benché minima intenzione di mangiarli, per lui erano veramente degli ospiti. E c'era molto di più.

"Allora? Che hai visto?" chiese Usopp mentre lui e Nami tenevano d'occhio Brogi, troppo impegnato a mangiare per prestare attenzione a quel che facevano.

"Non ha intenzione di mangiarci" disse T/n, causando il formarsi di un'espressione sorpresa sui volti degli altri due.

"Che cosa?! Ne sei sicura?" chiese Usopp incredulo.

"Si" annuì la rossa. "Non ha alcuna intenzione si mangiarci. Siamo i primi umani che sbarcano su quest'isola, o per lo meno, i primi che non cercando di ucciderlo" disse alludendo agli scheletri accanto a loro. Questo sembrò rassicurarli un poco, ma rimaneva sempre la questione del log pose. Non potevano rimanere un anno su quell'isola mentre ad Alabasta era in corso una guerra civile.

"Eh? Che succede?" chiese Nami quando si sentì di nuovo il suono di un vulcano rimbombare in aria.

"È ora" disse Brogi alzandosi in piedi con l'ascia in mano.

"È ora? E per cosa?" chiese Usopp confuso mentre il gigante si dirigeva da qualche parte nella foresta, dalla quale spuntò un altro gigante dalla lunga barba nera e una spada.

"Un altro gigante!" esclamò il cecchino sorpreso.

"È Dori. Entrambi sono originari di Elbaf, la terra dei giganti" spiegò T/n mentre i due colossi facevano stridere le loro armi. "Si trovano su quest'isola da ormai cento anni per combattere una disputa per un motivo che non si ricordano più ormai"

"Cento anni?? È tantissimo tempo!" escalmò Nami sorpresa mentre Brogi colpiva violentemente l'elmo di Dori, perforandolo fino quasi a colpirgli il cranio.

"Gli ha spaccato l'elmo!" esclamò Usopp mettendosi le mani in testa atterrito dalla violenza del colpo. "Ancora pochi centimetri e sarebbe morto sul colpo! Che battaglia! Cercano di colpire il punto debole dell'altro!" aggiunse spalancando la bocca ammirato.

A One Piece Story (Alabasta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora