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Iniziò tutto durante l'ultimo anno di medie...mmmmm... Solo a pensarci mi vengono di nuovo i brividi

Porto una mano sotto il collo ed esercito una lieve pressione mentre inarco la schiena chiudendo gli occhi e beandomi di quelle sensazioni...

Li apro di scatto e con un sorriso a trentadue denti, mi piego in un gesto teatrale

Osservo la scena... è così eccitante avere tutti questi occhi puntati addosso

PUBBLICO...BENVENUTO AL MIO SPETTACOLO È IL QUI PRESENTE IZUKU MIDORIYA CHE VI PARLA E BHE...

CHE LA FOLLIA DILAGHI NEI VOSTRI CUORI

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Cammino per i vicoli della mia città natale...

Un livido su una guancia, una sbucciatura al ginocchio, la mia divisa nera è ricoperta di polvere e dal sapore ferrico che ho in bocca, posso dedurre che tu sia riuscito anche a spaccarmi il labbro

I: "stupido, stupido kacchan...  In questo stato non posso nemmeno tornare a casa, cosa dovrei dire a mia madre?
Oh buon pomeriggio mamma, tranquilla va tutto bene, come ogni giorno il mio migliore amico mi ha menato ed umiliato davanti a tutta la scuola, ma tranquilla ormai ci sono abituato haha... Ma sai oggi c'è stata una novità, ha dimostrato tutto il suo affetto suggerendomi di buttarmi giù dal palazzo e sperare in una vita migliore...
Tsz... Patetico..."

Calcio una lattina mentre senza pensare svolto in un vicolo

"Patetico... Tutto è così fottutamente patetico, tu sei patetico kacchan, tu ed il tuo orgoglio tu e la tua rabbia repressa, tu... Tu e... E... ed Io... Sì... Anch'io sono patetico e sai perché? Perché nonostante tutto mi ostino a volerti ancora bene... Sono patetico perché spero sempre che prima o poi tu possa aprire gli occhi e tornare a vedermi come... Come quando eravamo bambini... Quando... Quando le tue gemme rosso sangue si posavano su di me Per proteggermi... Ma sai kacchan... Forse hai ragione... Forse devo davvero imparare a difendermi da solo... Sì anche se sono un senza quirk, anche se a differenza tua parto dal fondo, fidati, io ci riuscirò, diventerò qualcuno e prima che tu te ne accorga, sarai tu, che verrai a ricercare il sassolino al lato della strada..."

Il vicolo stava per giungere al termine e la luce si stava riaffacciando sulla strada principale, quando una figura, alta e nera mi sbarrò la strada, lasciandomi paralizzato, incapace, in un primo momento di muovere qualunque muscolo.

X: "bene, bene, bene... Chi abbiamo qui? Sei solo piccolino?"

Il mio corpo iniziò a tremare, l'unico tratto che vedevo di quella sagoma era il sorriso, ampio, inquietante e di certo, i denti a punta non aiutarono a tranquillizzarmi.
Deglutii a vuoto mentre le gambe non avevano intenzione di muoversi e le labbra non ne volevano sapere di emettere alcun suono.

X: "sai... Ti stavo seguendo da un po' e ammetto che era davvero un bel monologo incoraggiante...ma sai... Forse non dovresti sbandierare ai quattro venti  di essere completamente inutile per questo mondo... Ma... Tranquillo... Per me... Non lo sarai... O almeno per una buona mezz'ora saprò come intrattenermi..."

Le mie orecchie si tapparono, tutto si fece buio, presi un respiro profondo, il cuore mi batteva in gola, chiusi gli occhi.

Calmati izuku... Puoi farcela... Puoi difenderti da solo, devi farlo... O tu... O lui... È questione di un secondo...

Respirai di nuovo profondamente, riaprii gli occhi con tutta calma e li fissai dove credevo ci fossero i suoi...

I: "hai detto bene... Era proprio un monologo motivante"

Era una mossa azzardata, avrei potuto scappare, fare la strada a ritroso ed uscire da quel vicolo da dove ero entrato... Eppure... Una strana frenesia invase il mio corpo, un immagine fissa nella mia mente, due occhi che mi guardavano con strafottenza ed io seguendo quello strano brivido, decisi di affidarmi completamente all'istinto...

Scattai in avanti, più mi avvicinavo più la sua figura mi era chiara, non aveva mutazioni sul corpo se non per i denti e per i suoi occhi, che adesso mi erano visibili, la sclera era nera e la pupilla risplendeva di una rosso intenso...

Ancora quel colore...

Cogliendolo alla sprovvista riuscii ad assestargli un colpo in pieno stomaco facendolo piegare su sé stesso mentre sputava quel liquido denso... Rosso...

Sorrisi, l'adrenalina scorreva in corpo e l'euforia mi fece fremere...

Ci sono riuscito... Mi sono difeso... Ed adesso... Scappa... Scappa Izuku è la tua occasione... Hai vinto, l'hai battuto, per una volta sei riuscito a battere kacchan... Ma adesso...scappa...

Eppure, una forza a me estranea non voleva fermarsi...

Ancora... Voglio sentirmi di nuovo così... È così... Appagante... Ancora ... Voglio vedere quel colore... Ancora... Posso farcela io voglio...

Ma non feci in tempo a terminare i miei pensieri che una mano si strinse con forza sul mio collo, togliendomi in un secondo il fiato in gola, lasciandomi ad annaspare, mentre con le unghie tentavo di graffiare la sua pelle.

Preso dal momento non mi ero accorto di essermi fermato, non mi ero accorto del villain che si era rimesso in piedi e non mi accorsi nemmeno che eguagliò la distanza fra me e lui in meno di un secondo.

X: "bel colpo ragazzino...ma ora, è il mio turno"

La vista iniziava ad appannarsi, le orecchie non percepivano più nessun rumore...

eppure... c'ero quasi...Io...io ci ero riuscito... Fanculo... NO... NO... VOGLIO UN' ALTRA OCCASIONE, VOGLIO PROVARE ANCORA... IO... IO VOGLIO VINCERE!


Quello che successe dopo fu molto veloce, un' altra mano comparve nella mia visuale e si strinse sul collo del villain

Y: "giù le mani da ciò che mi appartiene"

In meno di un secondo il corpo si disintegró in un cumulo di polvere ed io caddi miseramente al suolo iniziando a tossire riprendendo fiato...

Quando mi resi conto della situazione alzai gli occhi...

Di fronte a me, un ragazzo, dai capelli turchesi respirava affannosamente mentre sulla sua mano continuava a gocciolare quel colore...

Rosso...

Come i suoi occhi...

Così... Così belli...

Mi incantai a guardare il regolare moto di quelle gocce...

Una...

Lui... È stato lui...

Due...

Lui mi ha salvato...

Tre...

Il sorriso si formò sul mio volto

Lui... Lui mi ha dato un' altra occasione...

Allungai una mano di fronte a me, nella sua direzione...

I: "chi... Chi sei?"

Lo vidi fare un passo verso di me e un brivido lungo la schiena mi fece sospirare, ma come a risvegliarmi, le sirene della polizia giunsero prepotentemente alle mie orecchie.
Lo vidi voltarsi, emettere un suono di scherno verso quei rumori e corrermi in contro oltrepassandomi e fuggendo dietro di me...

Mentre passava, riuscii comunque ad allungare ancora la mia mano e sfiorai con due dita i suoi vestiti.
La guardai, quel liquido era di nuovo lì, sorrisi, e portai le dita alle labbra...

Grazie, per avermi permesso, di giocare ancora... Giuro che ti troverò... Fosse l'ultima cosa che faccio, in fondo l'hai detto tu no? Sono fatto per essere tuo

E rimasi lì, in quel vicolo, a guardare quello strano ragazzo sparire nell'oscurità... Almeno adesso, so cosa dire a mia madre per giustificare i lividi...

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