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I: " o- oddio, c-come? Quando? T-tenko sei

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I: " o- oddio, c-come? Quando? T-tenko sei...sei davvero tu? Io... Scusa, io... Avrei dovuto ricordare subito... Io... Mi dispiace, non-"

Una leggera risata risuona alle mie orecchie e smetto di balbettare...

Ed i miei occhi si incantano sul suo viso

È...bellissimo...

È la prima volta che lo sento ridere e...bhe... Questa volta non voglio dimenticare... Non penso riuscirò a scordare tutto questo... Mi sento così... Leggero, libero... Cullato...

T: " ...va tutto bene... Izuku... Quanti anni fa è stato? Dieci? Non pensavo nemmeno ti saresti ricordato a dire il vero... Ma..."

Una sua mano si schianta sul mio collo ed avvicina il volto al mio ghignando

T: " sono sollevato che tu l'abbia fatto, sarei stato parecchio... Geloso... Se il tempo ti avesse fatto scordare di me.... "

Le mie labbra si posano veloci sulle sue per poi portare una mano ad accarezzargli il volto

I: " quel giorno sei stato parecchio... D'impatto direi... Ho passato due settimane intere a cercarti ma sembravi sparito nel nulla...ci rimasi molto male sai, io volevo solo aiutarti..."

La mano si strinse leggermente e un mugugnio di approvazione lasciò le mie labbra

T: " cosa avresti detto a tua madre se a sei anni ti fossi presentato con un undicenne appresso? Non penso l'avrebbe presa molto bene... E poi avevo... Certe cose... Ancora da sistemare, ma te l'avevo promesso no? Sarei tornato da te...non ti ho mai dimenticato"

Si sposta leggermente per afferrare i pantaloni e dalla tasca posteriore estrae un paio di guanti di una misura decisamente più piccola...

T: "te li ricordi?"

Un sorriso malinconico si forma sul mio volto

I: "come potrei dimenticarli? Fu la prima bugia che dissi a mia madre... Avevo distrattamente lasciato i miei guantini nuovi al parco quel giorno..."

T: " già... Ricordo bene tua madre che dopo averti sgridato decise di cucirne un paio insieme a te per rimediare all'accaduto... Fu quel giorno che capii che forse... Non esiste solo l'odio ed il disgusto nel mondo..."

Un altro bacio a fior di labbra

I: " si può sapere per quanto tempo mi hai seguito? Quel giorno tornai a casa solo la sera tardi, dopo essere stato-"

T: " a giocare con kacchan tutto il giorno... Lo so fui parecchio tentato di allontanarlo da te... Come tutte le volte che ti toccava... Ma sapevo che se fossi intervenuto allora, non mi sarei fermato... Come non mi sarei fermato oggi se non fosse stato per te... non ti ho mai tolto gli occhi di dosso, ma... Izuku... ho sempre vissuto per strada, per undici anni la mia vita andava avanti a rubare e stroncare vite per trovare un po' di cibo e un tetto sotto cui dormire... io non ero come te... e non lo sono, non lo sarò mai... Non potevo farmi vedere, perché sapevo che se i tuoi occhi avessero letto nuovamente la mia anima, non sarei più riuscito ad allontanarmi ed io non potevo farti questo... Ma... In quel vicolo... Capì... Che non avrei permesso più a nessuno di intralciarmi, decisi di rivendicare ciò che mi appartiene e mantenere la mia promessa"

Un brivido percorse la mia schiena e le mie labbra si unirono nuovamente alle sue, questa volta in un bacio più passionale, per poi posare il volto nell'incavo del suo collo e stringermi a quel corpo, mentre con le dita delineavo ogni cicatrice sulla sua schiena

I: "grazie... per me, l'importante è che tu sia tornato... Non andare più via... Puoi... Puoi restare a vivere da me... Mia madre vuole già conoscerti..."

T: "Izuku...non posso... Lei non sa che-"

I: " NON MI IMPORTA...non mi importa... Non lasciarmi più tenko... Io... Io ho finalmente ripreso a respirare, grazie a te ho trovato la forza di affrontare kacchan, per la prima volta ho deciso per conto mio cosa fare della mia vita... Ed io... Non ti lascerò andare... Non più.."

Facendo leva col corpo riuscii a ribaltare la situazione, lo bloccai sotto di me, posandogli le mani al lato del volto...

Un ghigno si affacciò suo mio viso e una mano finí a stringere sulla sua trachea...

Assottigliai lo sguardo e sorrisi ancora di più nel vedere il suo sguardo stupito e il leggero sospiro di piacere che le sue labbra produssero quando con il pollice feci pressione sulle cicatrici che scavavano il suo collo...

I: "non ho più sei anni Tenko... Decido IO cosa fare... Decido IO quando e se lasciarti andare... E fidati... Dovrai uccidermi per liberarti di me... sei solo mio tenko...e non andrai più da nessuna parte... fidati che... Queste..."

La mano libera la posai sul suo labbro, percorrendolo verticalmente e facendo pressione sulla cicatrice, socchiudendolo

I: "solo io potrò provocartele... Nessuno... Nessun altro poserà più un solo dito su di te..."

Il suo capo si spostò lateralmente, lasciandomi un maggior accesso al suo collo, posò una mano sulla mia e la spostò fino a creare una maggiore pressione In una precisa zona di pelle mentre un gemito lasciò le sue labbra...

T: "allora...dimostramelo"

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