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Arrivai in classe, come sempre, qualche minuto prima del suono della campanella, ma questa volta, ignorai le parole di scherno, ignorai gli sguardi saccenti dei miei compagni di classe...

Il mio obiettivo era uno e nessuno mi avrebbe distratto

Oooh bene... Vedo che posso iniziare fin da subito, ho sempre amato la tua puntualità Kacchan... È un gran vantaggio sulla tabella di marcia...

Il mio amico d'infanzia era di spalle mentre parlava con due suoi amici...
Ed io mi incamminai verso di lui, a passo felpato, senza mai distogliere lo sguardo...

Sai mi sono sempre chiesto cosa ci trovi di tanto speciale in quei due... Ad utilità non sono certo al tuo livello kacchan... Tu sei di gran lunga superiore a loro, e questo lo sai bene ed allora perché... Perché non bullizzi anche loro?, perché le consideri meno... Comparse... Come le definisci tu, di quanto non sono io...?
Sai kacchan intellettualmente parlando...
Persino io sono superiore a loro e anche questo, tu lo sai bene...

Mi spiegherai mai perché hai scelto proprio me come capro espiatorio dei tuoi peccati?

Probabilmente... Non lo saprò mai, ti conosco troppo bene, il tuo orgoglio... Ha finito per soffocare anche te... Ed è il momento di sfruttare quella tua bella facciata per qualcosa di utile...

Sono esattamente dietro di te...

Davvero sei così intento a parlare di te stesso da non accorgerti della mia presenza?

O forse volevi solo risparmiarmi per oggi?

Se la seconda è la risposta giusta...bhe... Hai scelto il giorno sbagliato kacchan...

Con un rapido movimento sporgo il volto verso il tuo collo e ci soffio uno sbuffò di aria calda sopra...

La miccia è stata accesa... Che inizino le danze...

I tuoi occhi sono spalancati quando ti giri verso di me...

Sul mio volto un enorme sorriso si erge, nel vedere la tua maschera di arroganza vacillare per qualche secondo...

Ma l'effetto sorpresa non dura molto...

Con le gote arrossate, volti lo sguardo verso i tuoi "amici" e trovandoli colmi di aspettative e pregiudizi ecco che come sempre non esiti a costruire il tuo solito ghigno strafottente, mentre inizi a sfottermi con parole taglienti...

Ma questa volta... Non riesco nemmeno a sentirti...

I miei occhi sono fissi nei tuoi, un' altra figura si sovrappone come un glich alla tua immagine...

Non sono i tuoi occhi quelli che vedo...

Non è biondo il core dei tuoi capelli...

E con l'adrenalina in corpo, mi piego nel momento esatto in cui carichi il tuo solito gancio destro, per poi afferrarti il braccio e piegarlo a mio volere...

Sentivo il sangue ribollirmi in vena, e la frenesia strisciare nelle ossa...

Ma con l'ultimo barlume di lucidità

Invece di sbatterti contro il muro, conclamando la mia vittoria, porto la tua mano sullo sterno e, come previsto, un' esplosione mi colpisce in pieno...

Mi ringrazierai più tardi kacchan... Sappiamo entrambi chi si è conquistato il primo match... Non voglio ferire ulteriormente il tuo orgoglio... Non davanti alle comparse... Per adesso va bene così...

Alzo gli occhi e, come il miglior attore, sul mio volto una profonda espressione di dolore compare mentre i miei occhi si riempiono di lacrime...

Continuo a fissarti...

Oh kacchan...il tuo sguardo... È così bello ricoperto da quel sottile strato di stupore che non sa se tramutarsi in...cosa?

Paura? Ammirazione? In... "Cosa cazzo è appena successo chi è il ragazzo di fronte a me"?

Sì probabilmente quest'ultima...

La tua bocca è spalancata, le iridi ridotte a due fessure, il tuo corpo trema impercettibilmente...

Uff...andiamo... Riprenditi, Non ti lascerò rovinare la mia messa in scena...

Senza farmi notare, tiro un piccolo calcio al tuo piede e solo allora i tuoi occhi sembrano concentrarsi realmente sulla scena...

La tua bocca si chiude, lo sguardo burbero torna prepotente sul tuo volto, le sopracciglia si inarcano ed il tuo corpo torna a troneggiare sul mio...

Come è giusto che sia...

K: "tsz... Cosa credevi di fare eh? Merdeku?"

La tua mano si artiglia sotto il colletto della mia camicia, sollevandomi da terra...

Sul serio kacchan?, questo è tutto ciò che ti viene in mente? Ti ho davvero scosso così tanto? Perché? È una delle tue giornate no?

La campanella suona, dando inizio alle lezioni, ti allontani da me, lasciandomi in malo modo e spingendomi con una spalla...

Sospiro...

Meno male, gli idioti se la sono bevuta...

Suppongo che dopo scuola non riuscirò ad andarmene come se nulla fosse...

Vorrà la rivincita? Vorrà parlare? In ogni caso... Io ci guadagnerò...
E se gli dei sono dalla mia parte... Bhe...

Forse riuscirò a compiere un ulteriore passo verso il mio cacciatore...

Un ghigno si forma sulle mie labbra e uno strano luccichio brilla nei miei occhi, mentre mi preparo a seguire le cinque ore di lezione come se nulla fosse...

Come sospettato i suoi occhi non si scollano per un secondo dalla mia schiena... Ma... A differenza di questa notte... Non provo nulla, se non un leggero fastidio e la difficoltà a concentrarmi nel fare le equazioni di matematica...

Ed ecco... Che i mei dubbi si sono definitivamente dissipati...

Oooh Tomura... Preparati a prenderti le responsabilità per le tue azioni... 

Finite le lezioni, metto via il mio materiale, il più lentamente possibile...

È la cosa migliore... E lo sai bene anche tu...

Come immaginato, quando rialzo gli occhi, sono solo in classe...

Soli... Io e te...

Con i tuoi occhi che ancora non accennano a scollarsi...

Sospiro, prima di fissarti a mia volta e quando la tua bocca si apre per parlare, ti interrompo sul nascere e sul mio volto nasce un sincero sorriso

I: "ti va di venire a casa mia... Kacchan...?"

?"

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