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Guardo fuori dalla finestra ed il cielo sta già iniziando a scurirsi mentre gli ultimi bagliori rossastri del tramonto lasciano il posto al blu petrolio della notte...

Devo essermi incantato un po' troppo a fissare quelle sfumature perché quando sposto lo sguardo nuovamente su tenko noto che anche lui è rimasto col volto girato verso l'esterno e... sorride...

È bello vederlo così...

Nei miei ricordi... Non l'ho mai visto sorridere così genuinamente...

A sei anni, rimasi affascinato dal suo comportamento, ne fui impressionato...

In pochi secondi, guardando quel bambino in mezzo alla strada, mi chiesi perché la sua mamma non fosse con lui...
Perché avesse il corpo segnato dal dolore, perché fosse così magro, perché, sotto gli occhi, avesse quei cerchi neri che venivano sempre alla mamma quando lavorava troppo... Perché fosse così... Triste

E in quel momento, capii che non a tutti è concesso sorridere, non a tutti è concesso essere felici.
Mia madre, aveva iniziato da poco a spiegarmi che non tutti i bambini sono uguali, che come io ero cresciuto senza papà anche altri bambini avevano problemi e tutti erano importanti...

che non c'era un problema più grande di un altro, perché se ti fa stare male bisogna fare il possibile per aiutare quella persona...

Ed io, quel giorno capii quanto fossero vere le parole di mia madre e feci la scelta migliore della mia vita nel dare tutto me stesso, per far comparire un piccolo e tirato sorriso sulle labbra di quel bambino...

E fu allora, che il filo rosso che legava il mio piccolo mignolo trovò il suo capo opposto...

T: "Izuku..."

Mi riscossi dai miei pensieri e, adesso, quel sorriso è rivolto a me...

T: "vieni con me..."

Mi prende la mano, ed alzandoci dal letto, lo seguo, con gli occhi che brillano per l'emozione...

Quello sguardo, era... Dolce e finalmente felice... Ed era rivolto solo a me...

Il mio cuore accellera incontrollato, mentre ci dirigiamo fuori dalla finestra,

Si siede sul cornicione del tetto e mi attira sulle sue gambe, abbracciandomi e posando il mento sulla mia testa, senza mai lasciare le mie mani...

T: " non sai da quanti anni aspetto un momento come questo Izuku... "

Rimaniamo per qualche minuto in silenzio, le stelle prendono a brillare e la luna illumina il piccolo quartiere dando all'aria un'atmosfera magica...

Un leggero vento soffia, scompigliandoci i  capelli, ma stretti l'uno fra le braccia dell'altro nemmeno il freddo risulta insopportabile...

I: " tenko... Mia madre, ti va di... Sì insomma, conoscerla? Io ci terrei davvero tanto, in parte, è anche grazie a lei se, a sei anni, abbiamo potuto incontrarci e voglio che sappia di te... Voglio farle conoscere il ragazzo che mi ha salvato la vita..."

Le sue braccia si stringono al mio corpo

T: "pensi...pensi che mi accerterà? Insomma, non avrà paura? Ho sei anni in più di te e le cicatrici sul mio corpo parlano chiaro, non ho un lavoro e le mie conoscenze sono pressoché minime... Insomma, non sono un ragazzo di cui andare orgogliosi, non lo sono mai stato...

Ci ho provato, credimi, fin da bambino ho provato con tutte le mie forze ad essere ubbidiente ad impegnarmi per vedere anche solo una volta il sorriso sul volto, almeno di mia sorella...

Ma alla fine, quel sorriso ho finito per stroncarlo...

Non ho mai avuto una casa in cui tornare...
Non ho mai più avuto una famiglia da rendere orgogliosa...

Sono andato avanti solo per me stesso, finché non ti ho incontrato e da quel momento Izuku, sei diventato il mio punto fisso, la mia ossessione, la mia ragione di vita...

Il punto fisso da osservare per vedere il mio futuro... Ed adesso che ti ho trovato, che ti ho fra le mie braccia, non posso e non voglio lasciarti andare...  Io... Io ne ho bisogno, ho bisogno di te..."

Mi accoccolo meglio fra le sue braccia e vado a far scorrere il naso nell'incavo del suo collo lasciando un piccolo bacio alla base della clavicola

I: " bisogna fare qualsiasi cosa per aiutare a risolvere i problemi di una persona ,piccoli o grandi che siano, è stata mia madre ad insegnarmelo e se gli spiegheremo che solo stando insieme possiamo essere felici, che abbiamo bisogno l'uno dell'altro... Non ti dirà di no... Fidati di me... Non mi allontaneró, starò sempre al tuo fianco... Ti amo tenko..."

il rumore di una macchina ci fa voltare il capo e dopo aver parcheggiato, mia madre scende dal mezzo dirigendosi verso l'ingresso, senza notare le nostre figure...

Mi volto verso di lui, i miei occhi riflettono nei suoi, adesso lucidi, li stringe per un istante ed una singola lacrima viene versata sul suo volto, sospira e afferrandomi il volto fra le mani, unisce le nostre labbra, in una disperata richiesta d'aiuto, alla ricerca di un contatto, in cerca di una promessa...
Ed io, dal mio canto, cerco di infondergli tutta la mia forza e di tranquillizzarlo in quei pochi attimi che ci uniscono...

T: " Mi fido di te e... Sono pronto a conoscerla... ti amo anch'io Izuku, non dimenticarlo mai..."

"

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