Camminavo verso casa, con, per la prima volta dopo anni, kacchan al mio fianco...
E devo ammettere che un senso di beatitudine mi invade il petto, nel rivederlo di fianco a me, senza le sue urla a rimbombare nelle orecchie...
So che sta aspettando delle spiegazioni, ma voglio continuare a godermi il momento...
Il calore nel mio cuore e un altro paio di occhi che mi scrutano da dietro...
Ma, per ora, devo reprimere gli istinti e concentrarmi solo su kacchan...
È sempre stato così... Tanto chiassoso ed impulsivo quando occhi, a parere mio, inutili e terribilmente irritanti, erano in torno a lui, quanto silenzioso e riflessivo
Quando nessuno lo circondava...O come in questo caso...
Quando rimaniamo da soli...
E modestamente, posso vantarmi, di essere l'unico a conoscere questo suo lato...
Kacchan è sempre stato così, kacchan non è cattivo, è solo insicuro e per questo ho accettato di giocare i nostri ruoli, per tutti gli anni delle medie...
Così come lui voleva, così come a lui serviva per sentirsi adeguato a questo mondo, così come lui ha stabilito dalla prima volta che scacciò la mia mano quando tentai di aiutarlo...
Fu allora che capì...
Che se volevo aiutare kacchan, avrei dovuto farmi carico degli sguardi degli altri anche per conto suo...
Avrei voluto reagire? Certo,
Non amo particolarmente essere bullizzato di continuo, eppure, tutte le volte, tornavo a rialzarmi e a prepararmi per l'ennesimo pugno...Ma penso sia giunto il momento di aiutare kacchan in un altro modo...
Non posso più continuare a fare la vittima e questa è la mia occasione...
Devo essere cauto, devo tastare coi guanti il terreno, ma devo farlo... Per entrambi...
Quello sguardo... Oggi in classe... Non mi è piaciuto per nulla... Qualcosa non andava... Quello non era il kacchan che mostra al mondo esterno...
Stavamo ancora camminando, quando la sua voce, giunse alle mie orecchie calma e calda...
K: "è... È stato l'attacco del villain a farti cambiare?"
Voltai lo sguardo, stupito dalle sue parole...
K: "ho sentito l'accaduto al telegiornale e ho pensato che le due cose potessero essere collegate..."
Smisi di camminare e mi girai verso di lui annuendo leggermente...
I:"si kacchan...sono cambiate alcune cose da ieri pomeriggio..."
Lui semplicemente annuì senza alzare lo sguardo...
Sospirai, per poi sedermi su una panchina poco distante invitandolo al mio fianco...
Il silenzio rimane sovrano per qualche minuto finché la sua bocca non tornò ad aprirsi...
K: "io... Io avrei voluto chiamarti... Ma... Ieri c'era... Ed io non... "
Sospirò prima di sollevare lo sguardo e fissarlo nei miei...
K: "tu stai bene?"
Un sorriso si formò sul mio volto nel vedere la sincera preoccupazione nei suoi occhi
I: "sì kacchan... Non devi preoccuparti per me... Sono forte..."
Una leggera risata lasciò le mie labbra mentre gonfiavo il bicipite mostrando i muscoli...
Un sorriso si estese sul suo volto, prima che mi scompigliasse i capelli...
Un sussurro lasciò le sue labbra, ma le mie orecchie riuscirono a cogliere le sue parole e ad imprimerle a fuoco nel mio cuore
K: "lo so...ma ero davvero preoccupato"
Sorrisi e decisi di cambiare discorso,
Guardai il cielo, iniziando a dondolare le gambe, avanti ed indietro e dopo un respiro profondo iniziai a parlare...I: "sai kacchan... Non dovrai più preoccuparti... Ho deciso di abbandonare l'idea di diventare un eroe..."
Feci una breve pausa sentendo i suoi occhi addosso, certo dello sguardo sorpreso e sconcertato che in questo momento riveste il suo volto...
K: "c-cosa?..."
I: "non voglio più diventare un eroe kacchan... Hai il palcoscenico libero... "
K: "d-deku... Se è per ciò che ho fatto in questi anni... Io-"
I: "no kacchan... Non è colpa tua, tu non c'entri niente... Ma... L'attacco di quel villan, mi ha fatto capire cosa voglio davvero, di cosa ho davvero bisogno e l'hero non è la mia strada... Però... Ho bisogno del tuo aiuto... Mi aiuterai kacchan?"
Solo in quel momento tornai a guardarlo, notando i suoi occhi leggermente lucidi...
K: "Deku...io-"
Ma non lo lasciai finire, ho bisogno di una risposta
I: "mi aiuterai kacchan?"
E solo quando annuì le mie braccia si strinsero al suo corpo
I: "grazie..."
K: "farei di tutto per te Deku..."
E mentre le sue braccia si strinsero impacciatamente al mio corpo...
Alzai lo sguardo, creando quel contatto diretto, tanto atteso, con due iridi rosse, che mi stavano fissando da un tetto di una casa...
La mia mano si spostò sul mio volto, stretta a pugno con l'indice alzato sul mio naso, mentre un ghigno si formò sulle mie labbra.