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Flashback

Ero appena uscito di casa, dovevo raggiungere kacchan al parco per giocare,la mamma oggi è fuori per lavoro e starà via tuuuuuutto il giorno...

Ma alla fine a me non dispiace, così posso passare più tempo con kacchan...

Stavo camminando lungo il vialetto con in mano i soldi per la merenda...

La mamma ha detto che posso prendere la focaccia anche per kacchan...

Entro nel forno per poi uscirne sorridente con il mio bottino in mano...

Waaaaaa è ancora calda... Oggi fa davvero freddo... Non mi piace l'inverno, mi si gelano sempre i piedini... Neanche a kacchan piace il freddo, il suo quirk non funziona bene... E non riesce più a fare boom boom con le mani... Mi piace quando mette in mostra il suo quirk...
Certo preferisco quando non lo fa scoppiare su di me... Però rimane ugualmente bello...

Cammino quasi saltellando verso il parco, quando i miei occhi si posano in un vicolo, un bambino... Un ragazzino di preciso, cattura la mia attenzione...

Perché Sta cercando qualcosa in mezzo al pattume?...

Mi avvicino incuriosito, ma non appena sente la mia presenza, si volta di scatto e senza pensarci mi stringe una mano sotto il collo attaccandomi al muro...

In una situazione normale avrei avuto paura... Mi sarei messo ad urlare... Però... I suoi occhi sono così tristi... Trema e sembra spaventato... Non volevo spaventarlo...

I: "ciao"

Stringe quattro dita sul mio collo, le pupille sono ristrette e gli occhi spalancati...

Sì... Ha paura

T: "c-chi sei? Cosa... Cosa vuoi?"

Cerco di fare il mio miglior sorriso, non deve avere paura di me...

I: "io sono Izuku... Izuku midoriya, ti ho visto rovistare fra i rifiuti e mi chiedevo cosa stessi cercando..."

La sua presa si allenta ma ancora non sposta la mano...

I: "perché mi stringi con quattro dita? Il mignolo è rotto? Oppure ti fa male? Se è così dobbiamo curarlo subito...  Faresti molto meglio se le usassi tutte e cinque sai..."

I suoi occhi si spalancano ancora di più se è possibile e la sua mano si stacca definitivamente da me, fa qualche passo indietro, sembra quasi che faccia fatica a respirare...

No... Non andare via... Non avere paura

T: "io... Io non posso... No..."

Faccio qualche passo verso di lui ma mi fermo di colpo quando lo sento urlare

T: " STAMMI LONTANO... Io... Io non posso... Se... Se io..."

Si prende la testa fra le mani e si accascia al suolo...

Non voglio che stia male...

Mi avvicino lentamente a lui, continua a farfugliare parole sconnesse mentre prende a dondolarsi avanti ed indietro...

Mi siedo al suo fianco e sempre lentamente faccio passare le mie braccia sul suo busto stringendolo a me...

T: "n-no... Allontanati...non voglio... Non voglio..."

Lo sento rigido e dopo qualche secondo le mie mani iniziano a bagnarsi... Alzo gli occhi e noto le lacrime rigare il suo volto
Ed anch'io inizio a sentire una morsa stringermi il cuore

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