9

1.1K 83 87
                                    

dopo aver accettato e capito i miei sentimenti per jisung, la situazione sembrava essere migliorata. l'aver finalmente capito perchè mi sentissi in quel modo quand'ero con lui, mi permetteva di poter controllare il tutto con maggior facilità e sicurezza. inoltre, il fatto che stessi con la persona che mi piaceva e che forse amavo, mi rendeva estremamente felice perchè mi dava la possibilità di poter fare tutto quello che volevo e quando lo volevo con lui. se non avessi avuto quella brillante idea, probabilmente e anzi sicuramente, non avrei potuto baciarlo ogni volta che ne avessi avuto voglia.

''ma chi voglio prendere in giro'' sussurrai, rigirandomi per la terza volta nel letto, guardando poi il soffitto e tirandomi leggermente i capelli.

da quando mi ero accorto e avevo poi accettato come mi sentissi nei suoi confronti, avevo una costante ansia addosso. avevo paura che potesse venire a sapere di come il mio battito accelerasse quando era con me, o di come all'improvviso mi sentissi così felice quando mi guardava con quei suoi grandi occhi. ero terrorizzato all'idea che potesse scoprirlo e sentirsi a disagio, che cominciasse ad allontanarsi da me, fino a scomparire completamente dalla mia vita.

non c'era momento in cui non mi pentissi di avergli proposto quel patto e di aver stabilito quella stupida regola. avrei voluto potermi rimangiare tutto e tornare a quando il suo viso, le sue labbra e il suo intero essere non avevano quell'effetto su di me. tornare a quando non mi ero ancora innamorato di lui e a quando non avevo ancora infranto quella regola.

odiavo quando stando con lui, riuscivo a dimenticarmi di tutti i miei problemi, delle mie preoccupazioni e delle mie ansie, ma poi dal nulla mi ricordavo di come fosse tutto falso, finto. finti i baci che mi dava, finti i sorrisi che mi regalava, finta quella relazione e anche gran parte del nostro rapporto.

era tutto finto, non reale, un'illusione e io non facevo altro che cascarci continuamente e pure con entrambi piedi.

volevo solamente una cosa: che tutto finisse, che tornasse alla normalità, che jisung tornasse ad essere solamente il mio migliore amico.

ma bisogna sempre stare attenti a ciò che si desidera.

🍒

''ti ricordi che oggi è il compleanno di seungmin, mi auguro'' ridacchiò jisung, uscendo fuori dal giardino di casa sua e chiudendosi poi il cancello alle spalle, un sacchetto regalo tra le mani.

sbarrai gli occhi, facendo due colpi di tosse per riprendermi ''certo! per chi mi hai preso?!'' esclamai facendo il finto offeso e cercando di non incrociare il suo sguardo, cosciente del fatto che se l'avessi fatto, si sarebbe subito reso conto del fatto che stessi mentendo.

''fingerò di crederci e fingerò anche che questo regalo sia da parte di entrambi'' sorrise lui, cominciando a camminare fuori dalla via, prendendomi il mignolino e intrecciandolo con il suo, una cosa che era diventata una sorta di abitudine tra noi.

''ed è per questo che sei il mio fidanzato'' dissi senza pensare e quando realizzai cosa avessi detto, arrossii pesantemente ''m-mh, cos'è il regalo, comunque?'' chiesi subito dopo, senza dargli il tempo di dire qualcosa in merito a quella mia frase o in generale al mio comportamento strano.

''oh mh, una felpa nuova, sai quanto le ami e anche una tazza da aggiungere alla sua collezione!'' rispose contento, sventolando leggermente il sacchetto, stando chiaramente attento che non si rompesse niente all'interno.

''sai se ha intenzione di fare qualcosa per festeggiare?'' chiesi qualche minuto più tardi, la scuola all'orizzonte e come sempre la voglia di entrare bassa e anzi, inesistente.

jisung fece spallucce e quando poi arrivammo davanti al cortile, mi lasciò il mignolino, mettendosi in punta di piedi e abbracciandomi, stampandomi un piccolo bacio sul collo, sussurrando un 'ci vediamo poi in mensa', prima di andarsene via di corsa, stando sempre attento a quel sacchetto, come se la sua vita dipendesse dall'integrità dell'oggetto.

cherry kisses [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora