minho's pov
erano passati diversi giorni dalla festa della yeonbin, ma nonostante questo non avevo ancora avuto il coraggio e la forza di cercare jisung e parlarci.
gli avevo promesso che avremmo parlato quando si sarebbe sentito meglio ed ero certo che adesso stesse bene, eppure non ero ancora riuscito a rivolgergli la parola.
ogni volta che mi dicevo 'è il momento, ora vado e ci parlo', qualcosa mi fermava e mi impediva di alzarmi e fare effettivamente quello che avrei voluto.
le parole di jisung risuonavano costantemente nella mia mente, in ogni momento della giornata. quando ero in classe e mi annoiavo, risentivo la sua voce, quando la sera giocavo con i gattini, mi capitava di rivedere jisung davanti a me e implorarmi di parlargli. il momento peggiore era la notte, quando provavo ad addormentarmi ma la mia conversazione con lui continuava a ripetersi nella mia mente.
non riuscivo a dimenticarmi dei suoi occhi rossi, stanchi e lucidi, della sua espressione triste e della sua voce implorante. non riuscivo a non sentirmi in colpa per averlo ridotto così, per essere stato quasi egoista ed essermi dimenticato che prima del suo 'ragazzo', fossi il suo migliore amico e che come tale sarei dovuto essere lì per lui.
anche se vederlo con changbin o sentirlo parlare di lui mi distruggeva, avrei dovuto tenere duro e stare al suo fianco perchè ero il suo migliore amico e non potevo permettermi che stesse male, soprattutto a causa mia.
sarei dovuto essere felice di sapere che lui lo era, anche se questo implicava il fatto che non saremmo più stati insieme, anche se questo implicava il fatto che dovessi vederlo stare con qualcuno che non fossi io.
avevo sempre messo il suo bene al primo posto perchè per me lui era al primo posto e lo era sempre stato, ma stavolta il dolore che provavo era troppo grande e mi aveva corrotto, impedendomi di comportarmi come sempre.
era quindi mio dovere porre immediatamente rimedio a questo errore e sforzarmi di buttare giù quel muro che mi impediva di andare a parlare veramente con jisung e farlo una volta per tutte, perchè questa situazione lo stava uccidendo e le sue parole ne erano la prova.
e alla fine, per quanto potessi fingere di stare bene o perlomeno, meglio, jisung mi mancava e volevo tornare ad averlo nella mia vita, anche solamente come amico.
l'importante era averlo con me, averlo al mio fianco.
''ci parlerò, è deciso'' sussurrai tra me e me, senza rendermene quasi conto, dimenticandomi di dove e con chi fossi.
''cosa?'' chiese kai con fare confuso, fermandosi di botto e io scossi il capo e sventolai una mano, come per dire di lasciare stare ''siamo davanti alla tua classe, comunque'' mi fece notare e io gli sorrisi.
''grazie per avermi avvisato, ero troppo perso nei miei pensieri e se non ci fossi stato tu chissà dove sarei finito'' risi leggermente e lui con me ''ci vediamo dopo in mensa?'' gli chiesi come se non sapessi già la risposta.
''certo, che domande!'' sorrise largamente, allargando le braccia e abbracciandomi forte, come aveva cominciato a fare negli ultimi giorni e io non potei fare altro se non ricambiare, stringendolo ancora più forte, desiderando quasi che non lasciasse mai la presa e che potessimo restare così per sempre.
ma la prima campanella suonò e kai si staccò da me, cominciando a correre verso la sua classe, sventolando la mano e sorridendo.
entrai quindi in classe, con lo stesso sorriso in volto, sedendomi poi al mio posto accanto a chan, cominciando a parlare del più e del meno, aspettando che la prof entrasse e iniziasse la lezione.
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cherry kisses [minsung]
Fiksi Penggemar🍒 dove minho e jisung si sentono soli e così decidono di mettersi insieme per farsi compagnia a vicenda. dove minho diventa dipendente dai baci di jisung e finisce per innamorarsi di lui. 🍒 ⚠️questa storia contiene una relazione poli quindi se m...