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minho's pov

affrontare la rottura con jisung fu più dura del previsto e mi ci volle molto tempo anche solo per alzarmi dal letto e dare da mangiare ai miei gatti.

all'inizio facevo fatica a fare tutto, svegliarmi era una sorta di incubo per me. almeno nei miei sogni io e jisung eravamo ancora insieme, aprire gli occhi significava dover tornare alla vita di tutti i giorni e affrontare la realtà dei fatti: lui non c'era più e io non potevo farci niente.

ancora una volta, i miei erano confusi dal mio comportamento e non capivano perchè non volessi uscire da camera mia, quando non avevo fatto altro che parlare per mesi di come volessi che iniziassero le vacanze di natale per poter fare tutte quelle attività che amavo fare in quel periodo e per poter passare il mio tempo con jisung.

credo che i miei avessero già capito da un po' che ci fosse qualcosa tra me e ji ed erano contenti di vedermi insieme a una persona che conoscevano e a cui volevano così bene. ma adesso che jisung non veniva più da noi e io ero costantemente triste, credo che avessero cominciato a sopportarlo un po' meno.

ma d'altronde non era colpa di ji e se li avessi sentiti dire qualcosa contro di lui, avrei scatenato il finimondo. per quanto dolore stessi provando e avessi provato a causa sua, non avrei mai permesso che qualcuno gli facesse del male o dicesse cose poco gentili su di lui. era pur sempre il mio migliore amico ed era mia compito proteggerlo sempre.

ma comunque sapevo che alla fine mia mamma amasse tanto jisung e che non si sarebbe mai permessa di dire qualcosa su di lui e così mio padre.

a natale ero sceso solo perchè sapevo che li avrebbe resi tristi la mia assenza e non volevo che i miei problemi rovinassero la loro festività preferita. avevo mangiato e bevuto assieme a tutti i miei parenti e per qualche ora ero riuscito a dimenticarmi di lui e di tutto quello che era successo. 

ma poi ero tornato in camera e avevo rischiato di inciampare nel peluche a forma di scoiattolo che avevo lanciato contro il muro il giorno prima e mi ero ritrovato a piangere con la schiena appoggiata alla testiera del letto, con le mani che mi coprivano il viso e il peluche tra le gambe.

per quanto mi sforzassi di non pensarci, per quanto cercassi di dirmi che non fosse la fine del mondo, che saremmo riusciti ad avere un rapporto civile e che non l'avrei perso, non riuscivo a calmarmi, a rilassarmi.

facevo fatica a capire cosa facesse più male, se l'idea di averlo perso o l'immagine di lui con qualcun altro, ma probabilmente la seconda.

quando avevo detto a chan e hyunjin che io e jisung ci fossimo lasciati, i due si erano catapultati a casa mia e mi avevano accolto a braccia aperte, mentre avevo ancora il volto rigato dalle lacrime.

odiavo essere così vulnerabile, odiavo sentirmi così, senza speranza e odiavo soprattutto farmi vedere così debole dagli altri. ma in quel momento, la mia immagine era la cosa meno importante e mi ero lasciato andare, stringendo forte il corpo di hyunjin e lasciandomi stringere forte da chan.

avevo pianto sulle loro spalle per ore e quando finalmente ero riuscito a smettere, mi addormentai in poco tempo, sfinito, con gli occhi che mi bruciavano e la testa che mi esplodeva.

quando mi risvegliai, qualche ora più tardi, erano già le 20 e il sole era calato da un bel po', la luna alta in cielo e le stelle al suo fianco. i miei migliori amici erano ancora lì, chan alla scrivania a giocare con il telefono e hyunjin sdraiato a terra a dormire.

sorrisi guardandoli e mettendomi seduto, pensando a quanto fossi grato e fortunato ad averli nella mia vita. ci misi un attimo a svegliarmi e alzarmi, ma quando lo feci, chan  fu il primo a rendersene conto e a sorridermi, mentre allargava le braccia per abbracciarmi.

cherry kisses [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora