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minho's pov

la conversazione avuta con jisung sul mio letto qualche giorno dopo san valentino e il nostro bacio, mi aveva prima reso triste, poi felice, poi mi aveva confuso e alla fine avevo deciso che sarebbe stato meglio mettersi l'anima in pace.

all'inizio mi ero sentito triste perchè avevo paura che in realtà jisung non stesse cominciando a provare qualcosa per me e che lo pensasse perchè bisognoso di attenzioni e solo. poi, cominciai a convincermi che io a jisung piacessi per davvero o che perlomeno stesse cominciando a provare qualcosa, quindi decisi di aspettare che fosse pronto a parlare o a dichiararsi. 

però il tempo passava e jisung non si decideva a dichiararsi e più il tempo passava, più la confusione e frustrazione crescevano in me. non capivo più niente, perchè prima ji era tutto affettuoso e il secondo dopo diventava silenzioso e si incantava a fissare il vuoto per qualche momento, per poi tornare a cercare me e le mie attenzioni?

ma che voleva da me quindi? gli piacevo? gli interessavo per davvero? jisung non sembrava in alcun modo intenzionato a rispondere a questi quesiti che in realtà non avevo mai avuto il coraggio di porgli. 

alla fine ero arrivato a una conclusione, ovvero che mi sarebbe convenuto mettermi l'anima in pace e aspettare che jisung si decidesse a parlare, senza però farmi aspettative o pressarlo, aspettando che fossi lui a tirare fuori l'argomento e non io.

ma aspettare stava diventando sempre più difficile, soprattutto se ogni volta che incrociavo il suo sguardo, jisung lo abbassava, imbarazzato, soprattutto se ogni tanto mi capitava di scoprirlo intento a fissarmi le labbra. 

come potevo restare calmo, zitto e buono quando era diventata jisung la persona che mi guardava con occhi pieni di qualcosa che a me sembrava essere amore

''ci siamo tutti?'' chiese hyunjin cominciando a contare le teste dei presenti al tavolo e quando si rese conto che fossimo in dodici, sorrise, battendo le mani ''ci siamo tutti!'' esclamò contento, mentre il mio sguardo era puntato su kai, chiedendogli se lui ne sapesse ma in risposta fece spallucce.

al tavolo in mensa a quella pausa pranzo di fine febbraio, oltre ai miei migliori amici e kai, si era aggiunto quello che teoricamente era il gruppo di quest'ultimo. soobin e yeonjun era seduti uno accanto all'altro di fianco alla chanlix, kai era alla mia sinistra, mentre beomgyu e tae erano di fronte a hyunjin. 

la presenza degli altri al tavolo non aveva confuso solo me e anzi, anche jisung era stato scettico a sedersi all'inizio, convinto che avessimo sbagliato tavolo. ma alla fine hyunjin ci aveva chiesto di sederci e così avevamo fatto.

''come credo almeno la metà di voi sa, tra poco meno di un mese è il mio compleanno ma i miei fantastici fidanzati hanno già pensato al mio regalo e me l'hanno anche già spoilerato, ma non è questo l'importante'' cominciò hyunjin, facendo sorridere jeongin e alzare gli occhi al cielo a seungmin ''mi hanno regalato un biglietto per un festival sui fiori a circa due ore di treno da qua e voi direte 'e va bene ma a noi che ci interessa' ed è qui che viene il bello'' esclamò, confondendo tutti i presenti al tavolo, meno i suoi fidanzati.

''resterai nel posto dove fanno il festival e non tornerai più?'' chiesi ironicamente, provocando una risata generale e un broncio sul viso di hyunjin ma ricevendo anche un pugnetto sulla spalla da jisung.

''no, minho'' mormorò lui leggermente offeso, ma poi seungmin gli sussurrò qualcosa all'orecchio e lui si riprese ''volevo chiedervi di venire con noi al festival'' propose finalmente e tutti lo guardammo ancora più confusi di prima ''partiremo con il treno il sabato e a mezzanotte festeggeremo insieme, per poi tornare lunedì, spero non sia un problema perdere un giorno di scuola'' sorrise timidamente, dandoci finalmente qualche informazione in più e subito immagini di jisung in mezzo a campi di fiori colorati mi si proiettarono davanti, facendomi sorridere leggermente.

cherry kisses [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora