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il giorno della festa

jisung's pov

"buonanotte, jisung" sussurrò minho guardandomi dritto negli occhi, sulle sue labbra un sorriso spento, triste.

sbarrai leggermente gli occhi, realizzando e rendendomi conto di quanto avessi detto, di come le mie parole lo avessero ferito, di come fosse chiaro che da quel momento le cose sarebbero cambiate e quindi non più le stesse.

una vita senza minho, mi venne da vomitare e piangere al solo pensiero.

gli occhi mi si riempirono rapidamente di lacrime e feci per parlare, aprii la bocca ma niente uscì e quindi lui se ne andò, lasciandomi lì, solo e distrutto.

desiderai ardentemente che tornasse indietro, che mi stringesse ancora a sé come sapevo che changbin non sarebbe mai stato in grado.

ma ormai lui se n'era andato e d'altronde, cos'altro mi aspettavo? dopo tutto quello che gli avevo detto, dopo tutte le frecce piene di veleno che gli avevo scagliato contro.

era stupido, infantile ed egoista da parte mia, pensare che sarebbe tornato, sperare che sarebbe tornato indietro.

sperare che sarebbe tornato da me.

mi coprii il viso con le mani, singhiozzando e rischiando di soffocarmi con le lacrime. il mio respiro era affannato e i miei occhi in fiamme, la mia gola sembrava non fare altro che stringersi e i suoni che emetteva la mia bocca erano tutt'altro che silenziosi.

chiunque in un raggio di qualche metro da me, sarebbe riuscito a sentire il mio pianto che voleva essere silenzioso ma che sembrava essere invece tutto il contrario.

come potevo aver trattato così minho, la persona che da quando era nella mia vita non aveva fatto che migliorarmela? lui che era in grado di illuminarmi le giornate semplicemente esistendo? lui che faceva sempre di tutto per accontentarmi e farmi stare bene?

minho mi aveva mostrato il suo lato più vulnerabile e io non avevo fatto altro che sputare sopra alla fiducia che aveva deciso di riporre in me.

avevo reso ancora più insicuro quel minho che già di suo lo era.

avevo deciso di trattarlo male e per cosa? per il fatto che mi sentissi quasi soffocato da lui e dalla sua gelosia?

ma d'altronde, lui che colpa ne aveva? come avrei reagito io al suo posto? cosa avrei fatto se qualcuno ci avesse provato con lui?

mi ritrovai a pensarci e mi resi conto che, in realtà, se mi fossi trovato al suo posto, non avrei provato niente.

era veramente così? non provavo per davvero niente nei suoi confronti? niente che andasse oltre a un infinito bene?

lui invece? cosa provava per me?

sospirai, cercando di regolarizzare la respirazione e una volta essermi più p meno calmato, rientrai nella casa per cercare felix.

lo cercai per una decina di minuti e quando finalmente lo trovai, gli corsi incontro con gli occhi lucidi "lix" sussurrai toccandogli la spalla.

lui si voltò verso di me e il sorriso che illuminava il suo viso, si trasformò in un'espressione preoccupata "ji? che c'è, perché piangi?" mi prese il viso tra le mani, asciugando le lacrime che avevano ricominciato a rigarmi le guance.

''possiamo andare a casa?'' sussurrai con la voce che mi tremava ''per favore'' e per poco non ripresi a singhiozzare.

felix annuì con gli occhi leggermente sbarrati, prendendomi la mano e trascinandomi tra la folla, cercando di non perdermi, nel punto in cui c'erano gli altri nostri amici ''noi andiamo'' disse con tono fermo, tenendomi dietro di sè, come per proteggermi dai giudizi degli altri e per nascondere loro le mie condizioni.

cherry kisses [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora