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jisung's pov

qualche giorno prima della festa

erano passati un paio di giorni dal mio incontro con changbin e nonostante avessi detto che avessi intenzione di andare con calma e senza fretta, la voglia di rimangiarmi le mie stesse parole era alta.

in quei giorni parlavamo tanto e sapere che ci piacessimo a vicenda mi faceva sentire bene, così tanto che desideravo da morire essere già il suo fidanzato e che lui fosse il mio.

non mi importava quello che avevo detto e mi veniva da ridere perchè come avevo anche solamente potuto pensare di riuscire a prendere le cose con calma quando era letteralmente changbin a flirtare con me? 

come potevo stare calmo quando era changbin a darmi la buonanotte e i buongiorno tutti i giorni? quando era changbin ad assicurarsi che stessi bene e a venire sotto casa mia per portarmi qualcosa quando stavo male?

volevo che changbin fosse mio più di qualsiasi altra cosa ma al tempo stesso c'era ancora qualcosa che mi frenava, che mi impediva di star tranquillo.

c'era un pensiero fisso nella mia testa e quello era il fatto che minho non mi parlasse più.

erano passati diversi giorni dalla nostra rottura e ancora non si faceva vivo, ancora non ci eravamo visti o scritti e questo mi faceva male.

mi mancava da morire ma mi ero ripromesso che gli avrei dato tempo, che avrei aspettato che si sentisse pronto a parlarmi e tornare mio amico. qualcosa però stava andando storto, perchè minho continuava a non scrivermi nonostante fosse passata poco più di una settimana.

avevo paura che l'accettare quel patto e poi scioglierlo avesse rovinato per sempre il nostro rapporto e spesso quando ci pensavo, desideravo con tutto il mio cuore poter tornare indietro e dire al jisung del passato di non dire di sì, di continuare a essere semplicemente il migliore amico di minho.

avrei voluto poter dire al jisung del passato di aspettare, di avere pazienza perchè alla fine avrebbe trovato qualcuno che gli avrebbe fatto battere il cuore e che lo avrebbe amato, voluto.

ma purtroppo non si poteva tornare indietro e non mi rimaneva altro che piangere silenziosamente la notte, ripensando a quando ero veramente felice, a quando lui era ancora al mio fianco.

''quindi, hai intenzione di dirci perchè ci hai fatto venire qua di corsa oppure vogliamo continuare a giocare al gioco del silenzio?'' disse all'improvviso felix, distogliendomi dai miei pensieri e facendomi voltare verso di lui e la seungin.

''sì scusate, stavo pensando'' risposi prontamente, sedendomi sul letto e dedicando la mia completa attenzione a loro.

''a cosa?'' mi chiese seungmin sistemandosi meglio sul tappeto di camera mia, sbadigliando poi e stropicciandosi gli occhi.

''o a chi?'' aggiunse jeongin con un sorrisino malizioso che sembrava urlare 'io so cosa sta succedendo'.

''oooh, avanti dicci jisung, siamo a tutt'orecchie'' rise felix, alzandosi dallo sgabello vicino al mio armadio e sedendosi al mio fianco sul letto, circondandomi le spalle con un braccio.

''credo di essere pronto a mettermi con changbin'' dissi, guardando in basso e ignorando completamente gli sguardi dei miei amici, i quali cominciarono a urlare come pazzi e battere le mani.

''che aspetti allora?'' domandò seungmin quando si rese conto del fatto che io non sembrassi essere chissà quanto contento o esaltato.

''è complicato-'' iniziai, ma venni interrotto da un 'non è vero' di felix ''invece sì che è complicato, lix'' ricominciai ''io sono sicuro che changbin mi piaccia ma al tempo stesso c'è una cosa che non mi fa dormire la notte ed è il fatto che minho non si sia ancora fatto vivo'' conclusi, sospirando e alzando lo sguardo al soffitto, sentendo la gola stringersi leggermente e gli occhi pizzicare.

cherry kisses [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora