11. Una colazione

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Neymar

Busso alla porta della stanza di Carol e, pochi secondi dopo, lei mi appare davanti. Inarco un sopracciglio quando mi rendo conto che ha addosso solo una vestaglia da notte che lascia ben poco all'immaginazione, dando solo conferma all'opinione che ho su di lei. Sapeva benissimo che sarei arrivato qua, visto che è lei che mi ha informato su quale fosse l'hotel dove alloggia, se avesse avuto un po' di amore per se stessa non mi avrebbe accolto in queste condizioni, considerando l'amicizia che mi lega a Kylian.

"Ciao, ti aspettavo." mi lancia un'occhiata maliziosa che io fingo di non cogliere, mentre entro nella sua stanza. Mi guardo un po' intorno e noto che ha la valigia aperta sopra al letto, facendomi così capire che la stava preparando, probabilmente è prossima alla partenza. "Devo dire che mi ha lasciata sbalordita ricevere un tuo messaggio, Ney. A cosa devo questo onore?"

Mi giro verso di lei sentendola parlare e la osservo mentre si posa al muro con le spalle e mi fissa dalla testa ai piedi con aria furba, mentre si porta i lunghi capelli biondi dietro le spalle, lasciando in bella vista la scollatura, mentre sbatte le palpebre con fare civettuolo. Ci sta davvero provando con me? Ridicola.

"Sono qui perché sono stufo di vedere Kylian illuso da te. L'hai lasciato mesi fa, perciò ora stagli alla larga." quasi ringhio, mentre lei continua a fissarmi come se non sentisse nemmeno una mia parola. Sembra essere troppo impegnata a lanciarmi occhiate maliziose, facendo trasparire chiaramente cosa sta attraversando la sua mente.

"Potresti sostituirlo tu." me lo propone facendomi un occhiolino e avvicinandosi a me. Io indietreggio immediatamente e lei scoppia in una fragorosa risata. "Non hai nulla da invidiargli, e se devo essere sincera sono un po' stufa di vederlo guardarmi con smarrimento ogni volta che mi vesto per andarmene, come se fosse un bambino che sta per essere abbandonato." continua a ridere come se non avesse nessun peso ciò che ha appena detto, come se non fosse una cattiveria bella e buona. "Forse potrei divertirmi un po' con te, saresti un ottimo pretesto per tornare a Parigi quando mi va."

Si avvicina nuovamente a me e passa l'unghia dell'indice sul mio petto, mentre si inumidisce le labbra. Io seguo i suoi movimenti per qualche secondo, poi afferro il suo polso e la fermo, tenendola stretta con rabbia, ma dai suoi occhi blu non svanisce la malizia, anzi. "Smettila immediatamente con queste cazzate, non ho nessuna intenzione di venire a letto con te." sbraito nervosamente "Stai lontana da Kylian, lui non merita di stare male per colpa tua. Gioca con chi cavolo ti pare, ma basta prenderti gioco di lui, perché sono stufo e sono davvero arrivato al limite della sopportazione."

"Altrimenti? Cosa pensi di fare se non mi faccio da parte?" mette su un'espressione fintamente offesa "Hai intenzione di darmi una qualche punizione?" si libera dalla mia presa con uno strattone e passa la mano tra i miei capelli, mordendosi il labbro inferiore e facendo volutamente scivolare la spallina destra della vestaglia, lasciando nuda la spalla. "Avanti, Ney. Perché non mi dimostri che quello che si dice in giro su di te è vero? Perché non usi tutta questa rabbia che hai dentro per qualcos'altro di più utile?"

La guardo per qualche secondo, mentre mi perdo a pensare come faccia un essere umano a essere così spregevole. Mi chiedo come faccia a non provare nemmeno il più minimo senso di colpa nei confronti di Kylian. Mi chiedo come sia possibile che la sua mente non si fermi nemmeno un secondo a pensare quanto sia sbagliato quello che le esce dalla bocca.

Sposto la sua mano da me e poi mi allontano, dirigendomi verso la porta, pronto ad andarmene, ma non prima di aver sistemato tutto, non prima di aver fatto ciò per cui sono venuto fin qua. "Non mi interessa di chi scegli per andare a letto, ma ti giuro che se scopro che ti sei riavvicinata a Kylian, in qualunque modo tu lo faccia, ti farò terra bruciata con tutti. Non frequenterai più nessun calciatore, visto che ti piacciono così tanto, perché farò sapere a tutti che razza di persona sei." vedo la malizia, finalmente, scomparire dal suo viso, mentre un'espressione nervosa si impossessa di lei. Se fossi in un'altra circostanza mi metterei a ridere per essere riuscito a farle cambiare umore. "Ah, un'ultima cosa. Non farei sesso con te nemmeno in un'altra vita, provo solo schifo per le persone come te."

Il regalo di una notte|| Neymar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora