Osservo Davi e Denis giocare nello scivolo del ristorante che ha scelto Neymar, poi mi giro proprio verso di lui quando lo sento parlare. Ha un sorriso leggero sulle labbra e mi osserva come se non avesse occhi che per me.
Il pranzo sta andando piuttosto bene, a parte un leggero imbarazzo dell'inizio, ma poi il ghiaccio si è sciolto grazie ai bambini e abbiamo iniziato a parlare tutti normalmente. Devo ammettere che per un secondo, quando la cameriera ci ha scambiato per una famiglia, mi si è stretto il cuore e ho tentennato, rischiando di far prevalere le mie emozioni, ma poi mi sono ripresa e ho cercato di essere carina e gentile, ma senza abbassare troppo le difese.
Il brasiliano mi ha fatto male e non posso comportarmi come se niente fosse, facendogli capire che può fare tutto quello che gli pare e facendogli credere che lo perdonerò sempre e subito qualsiasi cosa farà.
"Mi piace che vadano così d'accordo." annuisco trovandomi d'accordo, mi piace vedere i bambini giocare così in sintonia. Da quando siamo arrivati al ristorante, non si sono separati nemmeno per un minuto. Davi è molto protettivo nei confronti di Denis, l'ha aiutato addirittura a fare le cose che ancora non riesce a fare da solo, come mettersi l'acqua o tagliare alcuni cibi. Vanno ancora più d'accordo della sera del compleanno di Neymar.
"Si è bello..."
"Ora tocca a noi." lo dice con naturalezza, mantenendo un'espressione seria "Non possiamo restare così. Lo so che ho sbagliato, ma io voglio rimediare."
Mi lascio scappare una risata nervosa sentendo le sue parole, passandomi poi una mano sui capelli in maniera infastidita. "Ti sento dire questa pappardella da quando hai scoperto di avere fatto sesso con me anni fa senza richiamarmi. Praticamente ripeti sempre la stessa cosa, non ti stanchi?"
"So che sei incazzata, ne hai tutto il diritto, ma io sono sincero. Avevo solo paura di essere stato preso per il culo ora che davvero mi sono innamorato." ovviamente questo non può lasciarmi indifferente, ma comunque cerco di mantenere una facciata apatica. "Non mi sono mai sentito come con te. Ero al settimo cielo e poi mi sono sentito perso. Probabilmente avrei dovuto ascoltarti, ma sono un coglione e non l'ho fatto. Inutile negarlo, ho sbagliato tutto con te."
"Almeno ti sei accorto." tento di restare il più distante possibile, ma non è semplice farlo, non quando i suoi occhi verdi sembrano così sinceri. E quanto non aiuta il fatto che il colore sia uguale a quello di mio figlio? Quegli occhi che sanno regalarmi un sorriso e un po' di pace ogniqualvolta le cose non vanno come dovrebbero. Denis, da quando è venuto al mondo, è stato la mia salvezza. Non amerò mai nessuno come lui. "Ok... e che vorresti fare? Sentiamo."
"Perché non usciamo solo noi? C'è una festa di beneficenza tra qualche giorno, ci sono diversi colleghi con le loro fidanzate e mogli, potrebbe essere un'occasione per passare del tempo insieme e anche per dimostrarti davanti a tutti che sei importante." allunga la mano sopra il tavolo, con leggera incertezza come se avesse paura che mi possa allontanare, ma appena si rende conto che non ritrarrò, la posa sulla mia. "Mi piacerebbe che tu fossi accanto a me. Mi piaceva quando uscivamo insieme. Era bello avere una donna come te accanto."
"Mi sarebbe piaciuto sentirti dire queste cose settimane fa." ammetto, vedendo un briciolo di senso di colpa colorargli lo sguardo, ma poi annuisco accettando il suo invito. "Va bene... verrò alla festa, ma è solo una prova per vedere se le cose tra noi si possono sistemare ancora una volta."
"Giuro che non ti deluderò una seconda volta. Mi manchi davvero, Pearl. Mi manca ridere con te, mi manca parlare con te, ma mi manca anche fare l'amore con te." è la prima volta che lo definisce in questo modo, facendomi stringere il cuore. Stavolta non riesco a trattenere un sorriso, mi è impossibile. "Non posso immaginare che tu non abbia pensato nemmeno una volta a noi. Io ho cercato di non farlo, ma continuava ad avere in mente la tua bocca sulla mia, il tuo corpo unito con il mio... continuavo a vedere l'immagine di te che sussurravi al mio orecchio quanto ti piaceva, continuavo a sentire l'odore della tua pelle." abbassa il tono per potermi parlare in questo modo, facendomi accelerare i battiti cardiaci. Non è semplice stare impassibili con il suo tono roco abbinato a queste parole, improvvisamente mi sembra di sentire troppo caldo intorno a me.
"Certo che ho pensato a noi, ed è per questo che ho provato a risolvere, Ney. All'inizio volevo lasciarti il tuo tempo per parlare con calma e farti capire quanto tenessi a noi, ma non me l'hai permesso." sospiro appena, togliendo la mano da sotto la sua e iniziando a giocherellare nervosamente con il fazzoletto rosso sul tavolo. Lo so, gli sto dando un'altra possibilità, ma è comunque difficile non pensare a come è stato duro con me negli ultimi giorni.
"Puoi ripetermelo quanto vuoi, puoi pure insultarmi se ti va, me lo merito, ma stavolta non sbaglierò con te, Pearl. Non farò un solo errore." sembra così sincero che vorrei lasciarmi andare e credergli a prescindere, ma so che non è la cosa più giusta per proteggermi. Va bene dargli la possibilità di provare a recuperare, ma tenendo i piedi per terra. "Io so che ho qualcosa di importante in ballo con te, giuro che lo so. Sarei doppiamente coglione se sbagliassi ancora. Voglio costruire qualcosa di serio con te. E voglio esserci per Denis, come un padre dovrebbe sempre fare. Ho perso già troppo tempo con entrambi, basta così."
"Probabilmente non avrei mai perdonato un altro così tante volte come ho fatto con te. In passato ho smesso di vedere ragazzi già dopo la prima uscita, per molto meno, ma con te è diverso." fa un sorrisino sentendo ciò che gli sto dicendo, perciò alzo all'istante gli occhi al cielo "Non essere compiaciuto, non hai ancora avuto nulla. Hai solo la possibilità, se la sprechi, puoi scordarti di me. Per quanto farà male, non ci sarà più nulla tra noi."
"Ok... non lo farò. Non serve a nulla dirti di fidarti di me, perciò passiamo alle dimostrazioni e non alle parole." annuisco debolmente, sperando che sia davvero così, perché non sarebbe per nulla facile eliminarlo definitivamente con la consapevolezza che è solo uno stronzo che mi ha fatto innamorare e poi mi ha spezzato il cuore.
Non faccio nemmeno in tempo a ribattere che Denis torna da me con una piccola margherita che ha raccolto dal giardino, porgendomela con un sorriso dolce sulle labbra. Immediatamente mi sciolgo, sorridendo a mia volta. Questi piccoli gesti spontanei di mio figlio mi fanno sempre un effetto inspiegabile.
"Sono felice di questo bellissimo giorno. Questo fiore è per te, mamma." lo afferro e lui mi fa inchinare per potermi dare un bacio sulla guancia, per poi correre via in modo entusiasta, per raggiungere nuovamente suo fratello.
Io mi porto il piccolo fiorellino al naso e lo annuso, girandomi verso il brasiliano quando lo sento parlare, ancora una volta. "Denis ti ama tanto, si vede che l'hai cresciuto perfettamente. Mi dispiace di aver messo in dubbio il tuo modo di essere mamma, penso che tu sia una madre fantastica. L'hai cresciuto senza me, senza un padre, sarei dovuto solo stare zitto."
Ammetto che sentire queste parole mi fa piacere, è bello che riconosca che non è semplice crescere un figlio da sola, soprattutto all'età a cui l'ho avuto io, dovendo rimandare tanti progetti. Denis è stato inaspettato e ha stravolto tutti i miei piani, ma è la cosa più bella che ho, non cambierei mai nulla di quello che ho fatto e che mi ha portato a essere sua madre. "Va bene... ora non parliamo più delle cattiverie che ci siamo urlati contro, altrimenti recuperare diventa veramente difficile."
Lui annuisce trovandosi d'accordo con me, poi richiama l'attenzione del cameriere per poter ordinare il dolce. Mi permetto di esaminarlo attentamente, continuando a giocherellare con il fiorellino che ho tra le dita, analizzando ogni dettaglio del suo viso e perdendomi nella perfezione del suo profilo.
Inutile negarlo, l'attaccante davanti a me è probabilmente l'uomo più bello e affascinante che abbia mai visto. Inoltre, sa bene come porsi per risultare ancora più attraente agli occhi della gente, e nonostante questo suo narcisismo mi faccia irritare parecchie volte, è anche questo che lo caratterizza e mi fa essere così presa da lui.
"Qua dentro, comunque, sei la più bella. In realtà, sei la più bella in ogni stanza quando entri." si gira verso di me, esternando questo pensiero come se non potesse più tenerselo dentro, prendendomi alla sprovvista e facendomi arrossire di botto, distogliendomi dai miei pensieri. Mi maledico per la mia reazione, ma ormai è troppo tardi per dissimulare.
Lo ringrazio debolmente e poi abbasso lo sguardo, evitando di perdermi nei suoi pozzi verdi, mentre dentro di me spero davvero che non sprechi questa opportunità... non vorrei affrontare un'altra delusione.
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Il regalo di una notte|| Neymar
FanficPearl è una ragazza come tante altre, ha una semplice famiglia che la ama e la appoggia nelle sue scelte, una migliore amica che la sostiene come una sorella e gestisce un piccolo negozio di fiori. Per staccare un po' la mente, una sera decide di an...