18. Meglio della fantasia

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Neymar

"A scuola ero sicuramente la più simpatica." Pearl si vanta fintamente, giocando con una ciocca di capelli che le sfugge dallo chignon che si è fatta velocemente prima di mangiare. "Facevo sempre le battute più fredde e inimmaginabili, ma ridevano tutti, ti giuro." tenta di convincermi, mentre io la guardo con un sorrisetto derisorio.

"Fatico a crederlo solo perché ora sei cosi dannatamente seria. Cerchi sempre di mantenere il controllo su tutto." sentendo le mie parole sorride in modo un po' malinconico, annuendo come per darmi ragione. "Scusami, non volevo farti ripensare a chissà cosa. Ti sei spenta..." constato, osservando i suoi occhi.

"No, sto bene... solo che sono cambiata molto dalla ragazzina che ero a scuola. Ora sono completamente un'altra, se guardo indietro non posso nemmeno paragonarmi. È come se la me di allora e la me di oggi fossimo due persone distinte." credo sia la prima volta che mi parla cosi apertamente di sé e non può che farmi piacere. "Crescendo si perdono molte sfaccettature di quando si è spensierati... e poi certe cose che vivi, ti cambiano inevitabilmente. Non tutto può essere controllato."

Per un secondo penso che stia parlando di ciò che è successo anni fa tra noi, ma poi mi maledico mentalmente. Non devo essere cosi egocentrico da pensare che sia quello ad averla fatta cambiare totalmente. Certo, avrà contribuito a renderla più diffidente, senza dubbio, ma nulla di più...

Mi alzo dalla mia sedia e mi avvicino a lei, porgendole la mano per incitarla ad alzarsi. Lei mi guarda un po' confusa e titubante, ma poi fa intrecciare le nostre dita e così la conduco in soggiorno. "Non ti ho invitata in casa mia per metterti di malumore." le dico, una volta che le indico il divano e le faccio cenno di accomodarsi "Voglio solo che passiamo del tempo insieme. Niente ricordi spiacevoli o tristi. Sei molto bella quando ridi." le parole mi escono da sole dalla bocca, ma vedendola sorridere in modo imbarazzato, non mi pento di averle dette.

Mi giro di spalle e faccio per andare a prendere qualcosa da bere, ma mi blocco quando la sento alzarsi e poi sento la sua mano posarsi sulla mia spalla. Mi giro lentamente verso di lei e la osservo mentre si morde il labbro inferiore e mi osserva con occhi furbi, mentre la sua mano si sposta sul mio braccio e poi sul mio addome.

Deglutisco quando le sue unghie rosse passano sulla mia pelle coperta dalla maglia, visto che mi sono tolto la felpa perché qua dentro fa caldo, e desidero che la smetta al più presto. Se continuerà cosí, non potrò scacciare via le mie fantasie su di lei.

"Pearl... non è il caso." La mia voce non è tanto convinta, mentre osservo la sua mano insinuarsi sotto la mia maglia e accarezzarmi direttamente i pettorali e poi la pancia. "Che stai facendo?"

Aggancia nuovamente i miei occhi e vedo brillare il verde delle sue iridi. Ci vedo desiderio e un pizzico di malizia, cosa che non mi aiuta per nulla a tenere a bada i miei pensieri. "Cosa pensi che stia facendo, Neymar?" me lo chiede con fare divertito, per poi togliermi la maglia e iniziare a baciarmi prima il petto, poi scende fino agli addominali.

Chiudo gli occhi per qualche secondo, già completamente rapito dal suo tocco, come un adolescente, mentre mi chiedo mentalmente fino a che punto voglia arrivare.

"Non so che intenzioni tu abbia, ma ti assicuro che c'è solo un modo in cui può finire tutto questo." e mi sembra chiaro... averla cosi vicina, che mi accarezza in questo modo, nella mia testa ha ben pochi finali. "Quindi, se non sei sicura di volerlo fare, smettila."

Lei ridacchia sentendo le mie parole, come prendendosi gioco del mio evidente tentativo di trattenermi, poi mette la mano destra dietro al mio collo e fa in modo che le nostre labbra si incontrino. È un bacio passionale e bisognoso, e lo diventa ancora di più quando le chiedo l'accesso e lei me lo concede.

Io afferro immediatamente il suo viso con le mie mani e la tengo ferma, mentre le nostre lingue si incontrano e quasi danzano insieme. Sento milioni di emozioni scatenarsi in me, emozioni che si confondono con quelle di Pearl. Si mischiano e non capisco più cosa provi io e cosa provi lei. So solo che più ci baciamo, più sento crescere forte il desiderio che ho di lei.

Velocemente le sgancio la cerniera di questo maledetto vestito bordeaux che mi ha mandato in panne dal primo momento in cui è salita nella mia auto, poi sposto la mia bocca sul suo collo e scendo fino baciarle le clavicole, poi il seno lasciato scoperto dal reggiseno che le ho appena sganciato. Appena la mia bocca incontra la sua pelle, la sento sussultare e mugugnare qualcosa che non capisco, mentre i nostri respiri si fanno più corti.

Faccio cadere a terra il vestito e lei mi aiuta a togliermi velocemente i pantaloni, continuando a guardarmi dritto negli occhi per qualche secondo, poi con l'indice traccia il segno dei miei tatuaggi. Il suo tocco cosi delicato, in questo momento, mi fa letteralmente impazzire.

"Dio, ti voglio cosi tanto." le sussurro a un soffio di labbra, prima di baciarla e liberarci anche dell'intimo. Lei ricambia con la mia stessa passione e poi, con un coraggio che non le ho mai visto prima, mi fa sedere sul divano e, subito dopo, si siede a cavalcioni su di me.

"E io voglio te." mi sussurra seria, prima di permettermi di perdermi in lei senza aggiungere altro e senza troppi giri di parole. Per un secondo, appena succede, mi manca il fiato. Non so perché, ma mi sento letteralmente completo quando entro in lei, come se al momento non mi mancasse più nulla. Ringrazio chiunque ci sia lassù, perché desideravo questo da troppo e non ne potevo davvero più.

Lei socchiude appena la bocca, chiudendo gli occhi di tanto in tanto, mentre passa le mani sul mio petto e fa scontrare le nostre labbra ogni qualvolta è possibile. Questo contatto mi fa impazzire ancora di più, mentre lei nuda, seduta sopra di me, è uno spettacolo ancora più bello di come mi ero immaginato.

Il suo fisico è ai miei occhi perfetto. Il suo seno tondo, seppure non tanto grande, il suo addome non completamente piatto, le sue cosce e le sue gambe vellutate che accarezzo di tanto in tanto. È come avere davanti una Dea, e penso che lei non sia nemmeno consapevole della sua bellezza.

Con una mossa rapida le levo la pinza dai capelli e lascio che le scivolino liberi sulle spalle. Questa immagine di lei completamente al naturale penso che non potrò mai scordarla.

Sento una sensazione strana mentre faccio sesso con lei. Mi sento come non mi sono mai sentito. Mi sento coinvolto emotivamente, oltre che fisicamente. Sento il cuore andare veloce, e non solo per l'atto, ma per quello che è in grado di scatenarmi dentro Pearl.

Mi tiene in pugno da quando l'ho vista al bancone del bar e solo ora mi rendo conto di quanto io sia davvero preso da lei. Lo sento in ogni parte di me in questo momento. Sento delle scosse elettriche ogni volta che mi bacia. Sento i brividi mentre la nostra pelle sudata si accarezza. E vorrei non smettere mai. Vorrei farla mia per sempre. Per l'eternità.

"Dio, mi fai impazzire." sussurro con voce roca, passando una mano sui suoi capelli sudati, mentre con l'altra la tengo ferma alla base del collo. "Sei bellissima e..." mi interrompo quando lei mi bacia con passione, la lascio fare, senza nemmeno pensarci.

Sta conducendo lei il gioco. Sono completamente inerme nelle sue mani. E tutto questo mi piace da morire.

Continuiamo cosi per non so quanto, perché perdo la cognizione del tempo e di tutto ciò che esiste nella realtà, uniti in una cosa sola, fino a che raggiungiamo entrambi l'appagamento.
Mi costringo a tenere gli occhi aperti per vedere il suo viso quando raggiunge l'apice, e mi sento davvero bene, e anche un po' compiaciuto, quando vedo la sua espressione completamente soddisfatta.

Ripete il mio nome diverse volte, e questo rende più eccitante e soddisfacente il momento, poi crolla su di me, ma rimaniamo ancora uniti.

Posa il suo viso sulla mia spalla, mentre cerca di far tornare il suo respiro regolare, e io non riesco a fare a meno di sorridere, mentre le stampo un piccolo bacio sul collo, beandomi di questa sensazione e del momento di pace che sento sia fisicamente che mentalmente. Ogni mio muscolo è rilassato e appagato. Al momento non potrei chiedere di più. È stato davvero meglio di come mi ero immaginato.

Ammetto che un po' mi spaventa e meraviglia l'intensità dei sentimenti che ho provato, ma al momento mi vieto di pensarci, continuando a godermi le sensazioni che non mi abbandonano e sentendomi fortunato ad avere Pearl sopra di me che, con il cuore che torna piano piano regolare, mi accarezza dolcemente il petto.

Penso davvero che potrei quasi abituarmi a tutto questo. Penso che mi piaccia più di quanto voglia accettare.

Il regalo di una notte|| Neymar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora