22. Ho bisogno di lui

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Neymar

"Che ti prende?" mi affianco a Kylian una volta finito l'allenamento e gli metto un braccio intorno alle spalle mentre rientriamo negli spogliatoi "Non è andato bene l'appuntamento con la rossa?"

Lui scrolla le spalle e posa lo sguardo su di me "Non è che non sia andato bene... è che l'ho riaccompagnata a casa, ma non l'ho nemmeno baciata... e non smetto di chiedermi se io abbia sbagliato o meno. È che non ho captato segnali e non so se lei lo volesse o no."

Cerco di trattenere una risata sentendo le sue parole, poi gli sorrido in modo quasi intenerito. "Ti fermi troppo a pensare, Kiki. Se una donna decide di uscire con te, vuol dire che gli piaci e qualcosa potrebbe nascere." lui mi guarda quasi spaesato e mi chiedo quando sia diventato così insicuro, la colpa è tutta di quella stronza della sua ex. L'ha completamente cambiato. "Fatichi davvero così tanto a credere che tu possa piacerle?"

Una smorfia nasce sul suo volto e ancora una volta fa spallucce, quasi con aria sconsolata. "Un po'... mi sono trovato davvero bene con lei e ho paura che possa essere così solo per me."

"Kylian, ma non puoi smettere di provare a essere felice perché potrebbe non andare bene. Devi rischiare." E lo penso davvero, se si rinchiude in sé e allontana le cose belle che vuole, non andrà da nessuna parte, equivarrebbe a smettere di vivere. "Dovresti telefonarle e invitarla nuovamente a uscire, anche magari a pranzo oggi, e prendere in mano la situazione. Io sono certo che anche lei sia interessata a te, e in fondo anche tu lo sai."

Per qualche secondo mi guarda come se gli avessi dato l'idea più assurda che abbia mai sentito, ma poi il suo viso si rilassa e annuisce appena, facendomi così capire che la chiamerà. "E tu invece? Sei raggiante stamattina. Non hai smesso di ridere un solo secondo."

Mentalmente ripercorro in modo automatico ciò che è successo ieri nel magazzino di Pearl, in modo particolare quando le ho confessato di essere innamorato di lei. È stato un momento molto intenso, e non penso che sarò in grado di scrollarmi di dosso questa sensazione di appagamento. Provo davvero qualcosa di forte per lei. Sono coinvolto sia mentalmente che fisicamente...

"Le ho detto di amarla." lo confesso senza nessun imbarazzo, so che è stata la cosa giusta e non mi vergogno a dire che dopo poco più di un mese sono completamente innamorato di lei "E pure lei mi ha detto di amarmi... credo di non essermi mai sentito così felice, Kylian." e pensavo di essere stato felice tante volte nella vita, ma mai quanto ieri. Quando i nostri corpi erano una cosa sola, ho sentito davvero l'amore che si sprigionava intorno a noi, e poi confessarselo a parole ha reso tutto più vero.

Il mio amico strabuzza leggermente gli occhi e poi sorride in modo sinceramente felice "Fratello, sono davvero felice per te. Scusami se ho messo in dubbio che potesse funzionare tra voi... non volevo ti facessi del male, tutto qua."

Scuoto la testa per allontanare le sue parole e poi gli regalo un sorriso e un occhiolino "È tutto ok, capisco quando i miei amici sono sinceri e vogliono solo proteggermi. Anche io farei di tutto per te e per vederti stare bene."

"Lo so, Ney. Lo so." mi regala un abbraccio veloce e poi entriamo dentro gli spogliatoi per poterci lavare e andare via dal centro sportivo.
Inutile dirlo, la mia mente è già proiettata su Pearl e su cosa succederà nel momento che la rivedrò. Mi manca già, nonostante siano passate meno di 24 ore dell'ultima volta che ci siamo visti, non vedo l'ora di essere davanti a lei, per poterla baciare e stringere a me.

*****

Pearl

"Ti ama..." Maggie ripete le parole che ho appena pronunciato io, ma con un tono di voce molto meno entusiasta del mio, cosa che mi fa rimanere leggermente male. Pensavo che avesse capito che entrambi abbiamo intenzioni serie, visto che ho cercato di spiegarglielo dopo l'ultima volta che abbiamo discusso, ma a quanto pare non è così. "E tu ami lui..."

"Maggie quale è il problema?" stavolta rispondo nervosamente senza riuscire a controllarmi, sono davvero stanca di cercare di mantenere la calma per non discutere con lei. Non posso sentirmi giudicata e stare zitta ogni santa volta.

"Ti amerà anche dopo?" Me lo chiede quasi come se la risposta fosse scontata, alterandosi sempre di più "Lo sai anche tu che non sarà così. Stai incasinando le cose, a te e non solo. Starai ancora male, e lo sai bene, Pearl."

"Non puoi parlare come se sapessi già come andrà a finire. Non fare così." Ora alzo anche io la voce nervosamente "Sto bene con lui e sembra sincero, perché non posso concedermi un po' di felicità, dopo tutto?"

Maggie ride nervosamente e per qualche secondo mi guarda come se non mi riconoscesse e mi fossi completamente bevuta il cervello. "Stai impazzendo, non c'è altra spiegazione. Ti lascerà presto, e non starai male solo tu. Perché sei così egoista?"

Non è la prima volta che mi definisce così, ma stavolta mi dà ancora più fastidio. Io sarei egoista? In questi anni ho sacrificato tutto e mi sono sempre messa all'ultimo posto, non direi proprio che egoista sia un aggettivo che mi descrive.

"Stai scherzando, vero? Non penso a me da anni. Non capisco come tu possa dirmi una cosa del genere. Tu che hai vissuto con me ogni singolo giorno della mia vita." La osservo attentamente e poi sospiro profondamente come per cercare di calmarmi e di cacciare indietro le lacrime che stanno spingendo per venire giù. "Non posso accettarlo, davvero."

"È quello che diventi quando c'è di mezzo lui. Mandi a puttane ogni cosa perché lui torna e ti dà un po' di attenzioni. Dovresti riprenderti, invece mi vieni a dire che gli hai detto di amarlo?!" È sempre più nervosa e scioccata, e io sto assorbendo ogni briciola della sua rabbia "Ti lascerà sola una seconda volta e questa sarà peggiore."

Faccio per risponderle ma vengo distratta dal campanello sopra la porta del negozio. Alzo immediatamente la testa e i miei occhi prima si posano su mia madre e poi sul bimbo che la tiene per mano. Sorrido in modo forzato e cerco di mostrarmi calma e sorridente. Non voglio che si preoccupino.

"Pearl, voleva a tutti i costi passare a salutarti." annuisco sentendo le parole di mia madre e poi mi inchino in modo tale che il bambino possa corrermi incontro.

Sorrido mentre viene verso di me e poi spalanca le sue piccole braccia per stringermi forte. Quanto lo amo. "Mamma, mi mancavi." Sorrido automaticamente sentendo le sue parole e la sua vocina tenera, e gli lascio un bacio sulla fronte, accarezzandogli poi i capelli scuri.

"Anche tu amore mio. Denis, mamma stasera ti porta una sorpresa." lui inizia a battere le mani felice e poi inizia a saltellare sul posto e a ripetere "mamma" in modo entusiasta.

Scoppio immediatamente a ridere davanti alla scena, ma mi gelo sul posto quando sento la voce di Neymar ripetere la stessa parola di mio figlio. Deglutisco rumorosamente e alzo lo sguardo su di lui che è immobile sulla soglia della porta, accanto a mia madre, e fissa prima me e poi il bambino, in modo alternato.

"Mamma?" il brasiliano lo ripete ancora, aspettando una mia qualsiasi reazione, ma per qualche secondo mi sento come se fossi fatta di pietra e non riuscissi a muovermi. "Cosa significa 'mamma'? È tuo figlio?"

Annuisco solamente, incapace di formulare una frase di senso compiuto, e vergognandomi terribilmente per averglielo nascosto e averglielo fatto scoprire così. Non volevo questo. Volevo solo trovare il momento giusto per farglielo sapere. Ma non è una cosa semplice da confessare. Ogni momento sembra sempre sbagliato.

"Non ci posso credere." Ride nervosamente e poi si allontana dal negozio mormorando un "Vaffanculo." che per fortuna Denis non sente. Sento il cuore diventare pesante, e per qualche attimo sembra vada più lentamente, mentre non so cosa fare.

Non posso seguirlo e lasciare il bambino, visto che è qua solo per me, inoltre sono abbastanza convinta che Neymar al momento non abbia nessuna intenzione di starmi a sentire, andare da lui equivarrebbe a litigare. Ho visto la rabbia e la delusione colorargli lo sguardo, e so che ha bisogno di qualche attimo per riprendersi, ma non posso nemmeno lasciar passare chissà quanto tempo.

Non voglio perderlo. Deve starmi a sentire. Deve farmi spiegare. Ci siamo detti di amarci. Se davvero mi ama, deve almeno darmi la possibilità di spiegare. Ora che l'ho ritrovato, che mi sono aperta con lui, non voglio vada via... ho bisogno di lui.

Il regalo di una notte|| Neymar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora