Note finali dell'autore

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Ora che siete giunti alla conclusione di questa storia, è arrivato il momento di rispondere a qualche domanda e fare un po' di chiarimenti sulla storia e sull'origine di questo libro.

Per questo motivo, per qualsiasi quesito rimasto o approfondimento, chiedete pure nei commenti e aggiungerò la vostra domanda e risposta a questo capitolo.

Prima di tutto vorrei ringraziarvi per il vostro tempo, le stelline e i feedback, sia quelli positivi che i più negativi.

Ricevere una critica verso il proprio operato non è mai facile, ma è necessario per poter crescere non solo come autori, ma anche come persone stesse.

Ho scritto Il Branco nel 2016, fresco di diploma dopo aver frequentato la Scuola Internazionale di Comics. All'epoca ero molto fiero del risultato che avevo raggiunto e lo sono tutt'ora: per il me dell'epoca, scrivere un'opera migliore di questa non era effettivamente possibile.

Il Branco ha visto così la luce nella forma di un'opera auto-prodotta, raggiungendo un certo numero di lettori ma cadendo nei limiti di questa forma di stampa e distribuzione.

Per molto tempo più che rappresentare un trampolino di lancio verso altre opere, Il Branco è stato un muro che mi ha impedito di continuare a scrivere. Aver dedicato molto tempo a un'opera che avevano letto solo una manciata di persone senza la speranza di ricevere un contratto editoriale era stato molto demotivante.

Questo, unito al mio lavoro di scrittore pubblicitario che mi esauriva completamente, ha portato a una pausa sostanziale nella mia dedizione alla narrativa.

Con il tempo sono maturato e ho avuto modo di guardare l'intera esperienza sotto una diversa luce: per quanto sia fiero di quest'opera, non è certo priva di difetti e l'aver affrontato una tematica così sensibile come l'antispecismo con un po' di superficialità è uno dei miei grandi rimpianti.

Nella stesura del romanzo, mi sono concentrato maggiormente sull'aspetto psicologico e sull'evoluzione dei personaggi che sul realismo delle scene, sfociando in momenti ben oltre il limite della sospensione dell'incredulità (e anche un pelo cringe, talvolta).

Ho trovato quindi nella pubblicazione in questa forma una sorta di pace interiore: Il Branco esiste e continuerà a esistere, chiunque vorrà leggerlo lo troverà in queste pagine e posso finalmente dedicarmi ad altre opere senza alcun peso sulle spalle.

Nonostante tutti i suoi difetti, spero che abbiate amato questa storia, che vi siate affezionati ai personaggi e di avervi allietato alcune ore di vita in questo periodo storico molto difficile.

Grazie a tutti,

Andrea "Scriba" Presenti

Il BrancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora