Due Stupidi Lovers || Christian Stefanelli

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È arrivato il giorno del pomeridiano e non vedo l'ora di far vedere la mia coreografia che a mio parere è bellissima.
In casetta oltre che con Carola e Serena, ho legato molto anche con Luca e Mattia, infatti per tutta la settimana ho sperato che quest'ultimo rimanesse dentro, dato che aveva la sfida con Nunzio e l'ha vinta.

Ora tocca a Christian a esibirsi. Non ci siamo più parlati dopo ciò che è accaduto ed entrambi cerchiamo di stare il più distanti possibile.
Sta ballando la sua coreografia assegnata e come pensavo è proprio bravo, ma peccato che non gliel'ho potuto riferire in tempo.

Raimondo gli ridà la maglia e tutto il pubblico impazzisce.
Ritorna al suo posto e con un sorriso avido mi guarda.
Distolgo lo sguardo, mentre sento che il prossimo a scendere è Luca.

Canta una canzone di Gino Paoli e alla Pettinelli non è piaciuto, ma Rudy gli ridà lo stesso la maglia.
Maria mi chiama, così corro dalla Peparini cercando di non inciampare nei miei stessi piedi e poso la maglia di fronte a lei.

«Veronica vuoi dire qualcosa?» le domanda Maria

«Si, allora, questa è una coreografia contemporanea e ho deciso di assegnargliela subito così da farci vedere tutte le qualità che possiede»

«Guardiamo se le ha veramente»

Commenta la maestra Celentano, così da farmi venire ancora più ansia di quello che ho già.

«Facciamo entrare Giulia per la dimostrazione»

Appena inizia la canzone mi riscaldo cercando di guardare anche tutti i passi che fa, così da poter ripassare.
Finisce e il pubblico applaude finché non esce.
Io mi metto al centro tirando un bel sospiro e faccio un cenno a Maria per far partire la musica.

Finisco sotto un caloroso applauso e subito mi viene da sorridere, non me lo aspettavo.
Vado a prendere l'archetto e me lo metto, per poi andare al centro.
Nonostante tutto, mi è piaciuto come ho ballato e soprattutto spero di aver mandato un messaggio.

«Scusa Veronica, prima vorrei sentire il parere della Celentano»

«Mi è piaciuta» il cuore mi si è fermato dalla gioia e il pubblico non fa altro che applaudire «Ci sono cose che mi sono piaciute, come la tua semplicità di trasmettere, ma anche altre che non mi sono piaciute»

La ringrazio sorridendo e poi guardo la mia insegnante, speranzosa nella mia conferma della maglia.

«Una sola parola, fantastica. Riprenditi questa maglia»

Super contenta riprendo la maglia e ringrazio Veronica.
Però prima di andare su, volevo dire una cosa.

«Vorrei dire solamente una cosa» dico e Maria mi lascia parlare «Non è che poi mi può dire i miei sbagli così da correggerli?»

La Celentano ride, si aggrega anche il pubblico.
Ecco, ho appena fatto una figura di merda.

«Poi do tutto alla tua insegnante»

La ringrazio sorridente e poi me ne vado verso il banco.
Senza figuracce io non ci so stare.
Ritorno al mio posto, cercando di non fare altri "danni".
Mi siedo e sospiro sorridendo verso Mattia.

«Brava» sento sussurrare davanti a me.

È Christian.

«Anche tu»

**

Siamo rientrati in casetta e tra poco ci raggiungeranno pure i nuovi entrati.
Sinceramente non vedo l'ora di farci conoscenza, dato che prima non ci sono riuscita.

«Tu cosa vuoi da mangiare?» mi domanda Serena affacciandosi nella cameretta.

«Tranquilla, faccio da me»

Faccio per alzarmi, ma lei mi stoppa subito.

«Te lo chiedevo perché ora c'è Chri in cucina»

Mi rimetto a sedere subito, più ci sto lontana e meglio sto.
Lei si siede sul mio letto e mi guarda.

«Perché non chiarite?» domanda tranquillamente «C'è stato solo un piccolo compromesso»

Scuoto subito la testa «Non parlo con chi pensa di me quelle cose»

Lei annuisce soltanto e non aggiunge altro.
Si alza e va verso la porta.

«Pollo e insalata?»

Annuisco sdraiandomi e lei se ne va annuendo.
Non voglio mettere in dubbio che ci sia stata una incomprensione, ma il mio orgoglio dice di non avvicinarmi e a quanto pare lo stesso vale per lui.

Nel mentre che guardo il soffitto sento delle voce avvicinarsi.
Sono Nicol e la nuova ragazza.

«Ciao! io sono Maria, ma chiamami Rea» afferma la bionda avvicinandosi.

«Ciao! Io sono Giulia»

Mi alzo e le stringo la mano.
Lei mi sorride e guarda Nicol.

«Quindi è lei quella che stanno chiamando da mezz'ora?»

Nicol annuisce disperata, mentre i miei occhi si spalancano.
Grande Giulia, ti fai sempre riconoscere...