7.

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Mi rigiro per la cinquantesima volta nel letto. Un misto di ansie e paranoie non riesce a farmi dormire.
Decido di alzarmi anche se sono le tre di notte, tanto è inutile, non riesco ad addormentarmi.

Vado in cucina, prendo un bicchiere di latte e mi metto sul divano a fissare il vuoto. È quasi un mese che sono qui dentro e ancora non sono riuscita a legare con tutti come Giacomo, Flaza e soprattutto Christian.
Alla fine con lui un rapporto ce l'ho, un rapporto tossico, ma almeno è già qualcosa.

Sento del rumori provenire della gradinata, così mi sposto per vedere chi sta arrivando, anche se si vede poco e niente. Proprio la persona a cui stavo pensando, si fa vedere.

«Anche tu non riesci a dormire?» domando.

«Già» rispose seccato.

Roteo gli occhi e mi giro dalla parte opposta alla sua. È impossibile stare in pace con lui, ogni suo atteggiamento mi fa innervosire.

Finisco il latte e vado in cucina per pulire la tazza. Lui sta tranquillamente bevendo il succo, mentre continua a guardare fuori pur di non guardarmi.

Appena ho finito di pulire la tazza, la asciugo per poi metterla a posto.
Mi giro e quasi andavo a scontrarmi con lui, ma menomale che non è successo.

Finalmente mi guarda e rimaniamo per un po' così. A osservarci, senza che nessuno dei due dica qualcosa.
Anche se la luce è poca, riesco a vedere chiaramente il suo volto ed esaminarlo.
Per quanto lo odio, è veramente bello.

«Sei...» lui alza un sopracciglio ed io sospiro, per non far uscire parole che magari non voglio dire «nel mezzo»

Lui fa un passo indietro e sorride infastidito «Io sarei nel mezzo? Sono qui da prima di te»

Quando è arrabbiato si morde sempre il labbro inferiore, gesto che mi fa impazzire ogni volta, così sono costretta a togliere il contatto visivo.

«Devo andare dall'altra parte e tu stai occupando tutto lo spazio»

«E allora fai il giro più lungo»

Appena sento quelle parole, mi giro di scatto verso di lui.
Per tutte cose carine che mi vengono in mente, ora è soltanto un presuntuoso e uno stronzo.

«Ma sei serio?» domando abbastanza infuriata «Ma ti senti quando parli o ti serve ampliphon?»

«Quindi mi dovrei spostare per far passare te, quando potresti fare il giro?»

«Beh le persone che hanno almeno una briciola nel cranio lo fanno!»

La luce si accede tutto d'un tratto, facendomi leggermente male agli occhi, dato che ero abituata al semi buio.
Mi giro e vedo Serena e Alex dietro di me, mentre Mattias e Mattia davanti a noi.

«Davvero ragazzi? Anche a quest'ora?» domanda Mattias assonnato.

Guardo prima il biondo, ma poi riporto lo sguardo sul ragazzo davanti a me, lui mi stava sempre osservando.
Faccio qualche passo indietro, mantenendo sempre il contatto visivo su di lui.

«Buonanotte»

Mi giro completamente e vado in camera, non salutando nemmeno i quattro presenti oltre a Christian.
Mi asciugo le mani ai pantaloni, dato che per colpa del moro non sono riuscita a prendere un fazzoletto.

**

La coreografia con Christian questa settimana non la provo, dato che io mi devo concentrare più sui miei pezzi e lui sui suoi.
Veronica mi ha appena confermato che la devo fare per forza, anche se sa del mio rapporto con lui.

Vado nella Sala Relax e sto un po' con Carola prima di riniziare le lezioni.
Lei dopo deve incontrare la maestra Celentano, dato che devono discutere di alcune cose insieme.
Mentre io ho una lezione con Andreas per il ripasso della coreografia.

«Quindi vai tranquilla Carola, la maestra di adora, non ti manderebbe mai via» affermò tranquillizzandola «Stai tranquilla»

Lei annuisce abbracciandomi.
Non ho mai visto una persona con così tanto potenziale però da non credere praticamente mai in sé stessa.

«Tutto bene?»

Dal nulla si intromette Mattia, così da farci sciogliere l'abbraccio.
Lei gli sorride e lo abbraccia, per poi ritornare vicino a me.

«Si stava solamente parlando delle mie paranoie»

«Carola,» entra Luigi in sala «mi aiuti a mettere la matita?»

Lei annuisce senza esitare, se ne va verso di lui e si mettono a sedere in fondo alla stanza.
Mattia si mette accanto a me ed entrambi ci mettiamo con braccia conserte a guardare quei due.

«Secondo te c'è qualcosa?» mi domanda lui.

Alzo le spalle «Non so, ma a quanto pare si»

«Lo ammetteranno mai?»

Mi scappa una risata e mi giro verso di lui scuotendo la testa.
Lui si mette a ridere con me, dicendo che la mia risata è contagiosa.

Fa un grande respiro e mi guarda «Tipo tu e Chri»

Smetto immediatamente di ridere, per poi guardarlo con uno sguardo omicida «Non sei divertente»

——
Ciao!!
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo nei commenti.
Se volete leggere una storia su Amici21, andate a leggere l'altra mia storia, "Avvenire", è totalmente diversa da questa ma spero vi possa piacere❤️

Due Stupidi Lovers || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora